sabato 10 novembre 2012

 Polo o "pollo" romagnolo dell'ortofrutta???

Prendendo informazioni sul contenuto dell'articolo sottostante e avuto conferme che si parla del "niente", non resta da pensare che siano polli chi ci crede e incominciano a pensare, che .  "non inizieranno ad essere  dei "polli"  anche questi se pensano che ci crediamo???

  POLO ROMAGNOLO, SFIDA ALLA SPAGNA: "EXPORT, AGGREGAZIONE, INNOVAZIONE"

Inserito Lunedì, 5 novembre, 2012 - 11:10
Il fattore "export" come arma vincente per battere la concorrenza spagnola. L'ortofrutta romagnola lancia la sfida al Paese iberico, uno dei principali concorrenti, per conquistare nuove quote di mercato oltreconfine. Non solo in Germania, storico sbocco, ma anche in Gran Bretagna, nei Paesi dell’Est Europa, per arrivare a Cina e Stati Uniti.
Ad esserne convinto è Mauro Tonello (foto in alto), presidente di Coldiretti Emilia Romagna, intervistato da IlSole24Ore. “Siamo tra i maggiori produttori d’Europa - afferma Tonello - e vogliamo affermarci di più anche oltreconfine. L’export è l’arma su cui puntare per trovare un equilibrio tra produzione e consumi. Dobbiamo vincere la scommessa di abbattere costi di lavorazione più alti di quelli spagnoli, così come quelli relativi al packaging e ai trasporti”.
L’export sui mercati finali del distretto ortofrutticolo romagnolo ha sfiorato i 480 milioni di euro nel 2011 ed è in ulteriore crescita quest’anno. Ora si deve superare il gap della polverizzazione aziendale. Le aziende ortofrutticole romagnole hanno infatti una dimensione media di 1,9 ettari, contro i 2,8 della Spagna e i 5,2 della Francia.
“Dobbiamo puntare su una doppia strategia - dichiara sempre a Il Sole 24 Ore Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo (nella foto a fianco) - per superare la penalizzazione dovuta ai costi della manodopera, dell’energia e alle barriere fitosanitarie di Paesi come gli Usa: aggregazioni, per fare massa critica e contenere i costi, e investimenti in ricerca e innovazione, per essere competitivi a livello globale”.
Il polo romagnolo potrà sicuramente giocare la carta della credibilità sul piano dei controlli sanitari e della rete logistica. “Abbiamo vantaggi che ci rendono più adeguati a competere sui bacini oltreconfini - spiega l’economista agrario Gianluca Bagnara - e ora si tratta di recuperare quote di mercato con alcune parole chiave: organizzazione e specializzazione delle filiere produttive”.

13 commenti:

  1. Quanta aria fritta!!!!

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  2. Gallina vecchia..

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  3. Il problema è che tanti beccano ancora come polli da mangime!

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  4. Ci vorrà pure una stronzata per deviare i discorsi dalla magra liquidazione!!

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  5. Ma quando vai in banca che devi rimborsare le rate dei mutui non c'è mica tanto da deviare!

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  6. Ti fanno intravedere un cambiamento una speranza ,così per tirare avanti un 'altr'anno,in marzo del pollo non rimangono nemmeno le piume

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  7. RAMBO ,ALLORA CI CONTINUANO A PIGLIARE PER IL CULO?!?!?!

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  8. La favolina di NATALE da raccontare ai bifolchi sotto l'albero per fargli credere che il futuro gli riserverà piacevoli sorprese. QUELLI CHE CI HANNO PORTATO NEL BURRONE CI FARANNO RISORGERE?????? AHAHAHAHAHAHHAHAHA

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  9. La cooperazione che fa unarticolo e si trova d'accordo con tonello, che sta succedendo?? della serie volemose bene e tiriamo a campare, visto che non sappiamo cosa fare?!!?!

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  10. Finchè gli agricoltori continueranno a farsi prendere per il culo da questi qui, non c'è speranza.

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  11. che faccia da .... che hanno Tonello e la Coldiretti, sempre parlato di km.0, ora dice che l'arma vincente è l'esportazione!!!
    Mercoledì alle 17.01 · Mi piace

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  12. Se i soci di coldiretti non si incazzano dopo questa ennesima presa per il culo,e la prova palese che all'agricoltore puoi fare di tutto,anche sodomizzarlo senza la vasellina! Tu Dante prova a risvegliare l'orgoglio del tuo "compagno di merende"!

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  13. Ho avuto esperienze con i miei amici compagni di merende assolutamente incredibili,capisco ora come fanno i talebani a convincere dei coglioni a farsi saltare in aria

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