martedì 8 luglio 2014

in allestimento 
1° Post
Politico, Sindacale , Commerciale





10° Anno del G.T.A


Caro amico Agricoltore,
allo stato attuale di inizio estate 2014, come dieci anni fa, quando partì la nostra attività di "trasversali", si ripresentano le stesse problematiche strutturali e commerciali.

Nonostante le attività svolte in questi ultimi 10 anni, le cose non sono sostanzialmente cambiate, né in procinto di cambiare.
A cosa sono servite tutte le nostre iniziative per la sensibilizzazione delle associazioni di categoria,delle O.P.,della stessa G.D.O. e di tutti gli attori della filiera ?
Quando si è iniziata la "battaglia"eravamo molti, agguerriti,determinati (alcuni) ed impegnati a modificare le scelte dei consigli di amministrazione,anche direttamente entrando all'interno degli stessi.
In seguito chi è entrato a coprire dei ruoli all'interno dei consigli delle strutture commerciali e delle associazioni di categoria,in molti casi ha messo da parte i buoni propositi,o addirittura,si è allineato con la vecchia dirigenza,mettendo davanti gli interessi personali,rispetto agli ideali rivendicati nella partecipazione al movimento dei trasversali.
Quelle poche persone che non si sono né adeguate né piegate al sistema pregresso,sono state espulse o eliminate,molto spesso con il beneplacito degli stessi colleghi agricoltori,magari anche trasversali.
Senza dimenticare tutti quegli agricoltori che hanno sempre delegato e hanno continuato a delegare,nella speranza o illusione che,un "SANTO LIBERATORE", possa in qualche modo risolvere problemi strutturali che,nè le rappresentanze preposte, né la politica, negli ultimi 20 anni, sono riusciti a modificare.
Dopo 10 anni di sensibilizzazione sul versante del cambio di strategie,per una inversione di rotta decisa nel nostro settore,che portasse alle tanto agognate aggregazioni,sia in campo sindacale che commerciale,nulla è cambiato,non solo per mancanza di volontà dei dirigenti, ma anche e soprattutto,per la mancata partecipazione dei soci alle assemblee,disinteressandosi di fatto,completamente, della elezione dei propri rappresentanti all'interno dei consigli di amministrazione. Come insegna anche il famoso Amm. Delegato Franco Tatò ( vedi trasmissione. LA7 "OTTO e MEZZO" visibile attraverso il nostro blog, “gtagricoltori.blogspot.it” ) .
Nonostante tutto e nonostante le grandi delusioni avute,soprattutto da parte di alcuni  dei nostri stessi colleghi,la nostra attività prosegue, assieme ad altri gruppi e movimenti spontanei,sorti in altre parti d' Italia , che hanno deciso di mettere assieme le proprie esperienze dando vita alla FIMA (federazione nazionale movimenti agricoli), per essere riconosciuti e diventare interlocutori forti a livello nazionale con le istituzioni preposte.
Per questo ti invitiamo,SE NON L'HAI GIA' FATTO, a rinnovare l'adesione al G.T.A. che,  anche per il 2014, rimane di 25 euro.


                                                                                                    Il Consiglio direttivo del G.T.A

Ps. Gli SMS è un servizio che ha un costo e senza l’adesione saremmo costretti a rinunciarci !!!

Ascoltare bene il Manager Franco Tatò dal minuto 13


  E infatti anche il 2014 come il 2004 
sembra essere anno di crisi,
con il "silenzio assordante" delle strutture di commercializzazione. 
Ed ora che facciamo, lo capiamo di non consegnare più gli scarti, e se l'industria vuole il prodotto paga??
Lo capiamo di raccogliere frutta di qualità smettendo di affidarci al calibro B e C ??

Dobbiamo fare qualcosa di nuovo, o smettere di raccogliere, smettere di piantare o sopratutto mandare a casa qualcuno??
CI SVEGLIAMO QUESTA VOLTA???

Comunque la colpa è dei soci, come dice Tatò ed io aggiungo sopratutto di quelli che "tradiscono" i colleghi, ma solo perchè non mandiamo a casa la classe dirigente, questa è la nostra colpa!!

161 commenti:

  1. DOMANI SERA INIZIANO LE ASSEMBLEE DELLE O.P CON APOFRUIT A CESENA E VENERDì S.P. IN VINCOLI PARTECIPARE ANCHE A TUTTE E DUE E AVETE IL DOVERE DI INTERVENIRE SE AVETE UN MINIMO DI DIGNITà!!!
    POI DAREMO NOTIZIA DI ALTRE ASSEMBLEE DI ALTRE O.P
    INTERVENTI MIRATI, CONCRETI E "DURI"!!

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  2. Come farebbe bene se ogni socio di OP mandasse una bella lettera di recesso da socio

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  3. ok, le dimissioni, ma non iniziamo a dividerci tra privati e coop.ve come al solito!!
    Il problema è generale e in tutti i settori, non solo pesche! le O.P o Coop.ve hanno moltissime colpe, ma i commercianti di certo non ci aiutano!

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  4. E se invece mandasse la fotocopia degli scarponi al cda ed allega alla fotocopia "presto questa immagine si trasferirà sulle vostre chiappe "....

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  5. SONO 10 ANNI CHE IL G.T.A FECE LE SUE PROPOSTE ED è RIMASTO INASCOLTATO DA O.P, ASSOCIAZIONI E AGRICOLTORI E ORA SIAMO IN QUESTA SITUAZIONE DISASTROSA, FORSE SE FOSSE STATO ASCOLTATO QUALCOSA SAREBBE CAMBIATO!!

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  6. Pensate ad una struttura che , forte della certezza che i soci comunque conferiscono , si ritrova con il 70-80 % di disdette che , anche se vanno in essere dopo 4-5-6-7 anni , di fatto danno un termine alla struttura .

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  7. ok, le dimissioni, ma non iniziamo a dividerci tra privati e coop.ve come al solito!!
    Il problema è generale e in tutti i settori, non solo pesche! le O.P o Coop.ve hanno moltissime colpe, ma i commercianti di certo non ci aiutano!

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  8. I commercianti non devono render conto agli agricoli , le OP invece si .

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  9. certo però io ragiono anche se lasciassimo i commercianti con poco prodotto se vogliono lavorare pagano di più!!
    a farsi da chi vende ai privati di nascosto!!

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  10. sono d'accordo , ma quella dovrebbe essere una conseguenza del buon funzionamento cooperativistico

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  11. pensa che c'è chi "vende" ai privati di "nascosto" anche con "l'aria che tira" quest'anno......più "fallimento" di così per la cooperazione.....

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  12. I PREZZI CONTINUANO A CALARE, CHE NE DIRESTE SE SI SMETTESSE DI CONSEGNARE SCARTI E GRANDINATO PESANTE, SMETTIAMO DI "REGALARE" IL NOSTRO PRODOTTO ALL'INDUSTRIA!!!SE UNO HA PRESO UNA BELLA GRANDINATA HA FATTO BINGO ,CHE NON LO VEDA MICA APERDERE TEMPO A RACCOGLIERE LO SCARTO, ....AL MARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  13. Oggi ho avuto la sventurata esperienza di passare in laboratorio mentre facevano un controllo commissionato dalla GDO sulle albicocche; varietà oggi trovate in vendita: Pinkcot (data di raccolta 2014, 5 giugno), Sweetcot (10 giugno), Or. Rubis (10 giugno), Kioto (20 giugno) e Lady cot (fine giugno-inizio luglio). Tranne Lady cot e Kioto, le altre avevano almeno 20 gg di frigo, considerando il fatto che le date che ho riportato fanno fede alla maturazione fisiologica e non commerciale, che possiamo anticipare anche di 5 gg. Pezzatura variabile, ed in qualche cestino ho trovato Sweetcot talmente grossa che in una mia mano ce ne sono state 6; ho una mano normale, e appena posso pubblicherò la foto. Tutte le strutture romagnole, sia cooperative che privati, avevano i campioni di cui sopra, nessuno escluso...questa è la qualità che sappiamo fare noi, sottoscritto compreso, perchè non vorrei passare da uno che critica e basta, le mie colpe me le prendo tranquillamente

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  14. Ma coinvolgere la gdo nei programmi di breeding?
    In Inghilterra la catena waitrose è in costante contatto con l'azienda sementiera rijk zwan e i suoi produttori per mettere sugli scaffali sempre nuove varietà di pomodori e attirare di conseguenza clienti. Vista la dinamicità del vivaismo delle drupacee.. Perché non fare qualcosa di simile? In Italia qualche piccolo esempio in altri comparti esiste

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  15. Andrea, bel suggerimento, grazie. Nel mio progetto di MG sono coinvolte solo alcune OP romagnole, e anche solo far entrare i vivaisti, cosa che x alcuni aspetti reputo positiva, e sulla quale sto provando a forzare la mano, e' difficile x tanti motivi. Penso che un gruppo allargato sia sempre una risorsa, ma penso anche che la GDO italiana a parole fa qualita', nei fatti molto meno...il tuo suggerimento lo terro' comunque ben presente, grazie ancora

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  16. Per incominciare si potrebbe partire anche solo con una op e una catena distributiva.. Con il concetto di "varietà costituita e coltivata in esclusiva per X".. Visto che le catene stanno puntando sempre più sul prodotto premium, il prodotto unico potrebbe fare gola per differenziarsi dai concorrenti e conquistare consumatori..

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  17. Andrea, ma tu conferisci a una OP?

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  18. No.. Mai stato cooperatore.. Ma credo nelle grandi potenzialità che potrebbe avere la cooperazione

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  19. Andrea, posso dirti che con le attuali dirigenze, le OP un ragionamento come quello fatto da te, che io condivido, non sono in grado di farlo. Come scrivevo oggi pomeriggio, non riesco a far entrare i vivaisti perchè loro si mettono di traverso, pensa te la GDO. Con questo non voglio dire che sia tutta colpa delle OP, che tra l'altro hanno anche alcuni tecnici bravi a mio avviso, ma loro ci stanno mettendo del suo, anche perchè se la GDO ci fa fare i controlli qualità, è perchè il prodotto è veramente scadente, e molte volte, cosa x me gravissima, nemmeno rispondente alla varietà dichiarata.

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  20. che alto livello, non so se le nostre dirigenze vi capiscono!!

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  21. E DISASTRO FU !!!!!!!!! LA NUOVA PESCHICOLTURA DISORGANIZZATA,QUELLA DELLA FUGA DALLA COOPERAZIONE DEI GERIATRICI BARONI,DEGLI ASTRI NASCENTI CANONICI FILIPPI MINI ,QUELLA CHE VEDE INGROSSARE SEMPRE LA SCHIERA DEI VENDITORI MENTRE QUELLI CHE COMPRANO SONO SEMPRE + CONCENTRATI,QUELLA CHE STA FALLENDO

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  22. .....è il silenzio assordante degli agricoltori la cosa che più mi spaventa......

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  23. CURA CHOC ,BLOCCO DELL' OCM INTANTO CHE L'OFFERTA NON PARLA UNA LINGUA SOLA
    CON QUESTO SISTEMA FALLISCONO LE AZIENDE E SI IMPOVERISCE IL TERRITORIO

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  24. Secondo me ..è un pò che lo dico bisogna smettere di consegnare il prodotto che gli industriali dicono che sono scarti....pezzatura piccola,troppo grande macchiata grandinata......con quella roba loro ci fanno i soldi..........quindi quando si consegna se lo scarto che fanno supera il 25% senza motivo fatevi riconsegnare e buttatela nel campo è tutto guadagnato.

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  25. sarebbe già qualcosa non consegnare gli scarti a parte!!

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  26. Da non agricoltore, quindi sicuramente più' facilitato a dire quanto seguira', sono d'accordo con Cecchin e Rambelli. Qualcuno dovra' provare a iniziare a fare qualcosa, e voi potete xche' avete la materia prima. Aspettare la decisione dall'alto e' solo un'alibi....anche xche' in alto, al contrario del corpo umano, questa volta non c'e' la testa ma il vuoto, oramai dovreste averlo capito

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  27. Il problema è sempre quello noi imprenditori agricoli deleghiamo sempre ad altri..........e ci facciamo fregare da sempre...Svegliaaaaaaaaaaaaa

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  28. ......io è un pezzo che l'ho capito,caro Stefano.......mi chiedo da un pò di tempo,che cosa aspettano a capirlo anche gli altri.....

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  29. Fabiano oramai mi conosci, mi sono inserito in questo gruppo perchè vedere il vostro lavoro che va a puttane mi fa un male incredibile, oltre che mettere in difficoltà anche il mio di lavoro. Sono però uno che non si arrende e che vuole provare a cambiare lo stato delle cose. Vedo che tanti in questo gruppo hanno idee comuni, come altri che ovviamente dissentono...ma perchè non trovarsi ed iniziare abbozzare un documento, o una proposta, in modo da provare ad aggregare attorno a questo tante unità, magari prima saranno solo agricoltori, poi dopo verranno anche altre figure. Si potrebbe iniziare da pochi per poi coinvolgere altri; io sarei disponibile, che ne dici? Immagino che qualche tentativo l'avrete fatto, ma io sarei x provare

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  30. ..ogni tentativo può e deve essere fatto,dico e,purtroppo,devo constatare,che la maggioranza degli agricoltori subiscono in un assordante silenzio l'incapacità di reazione di una quasi inesistente classe dirigente......

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  31. A me piacerebbe che ci si mettesse a ragionare di persona, troviamoci e iniziamo a PROPORRE.......IO CI SONO

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  32. ..anche noi ci siamo,per te è un problema trovarci una sera ?

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  33. Assolutamente, basta saperlo qualche giorno prima che mi organizzo a casa con la famiglia......unica cosa, facciamolo presto, se possibile entro luglio, primi giorni di agosto, perchè dopo parto x un'esperienza di lavoro in Australia, 4 mesi

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  34. o sono di Santa Maria Nuova, comune Bertinoro, ma spostarmi non è assolutamente un problema, venire a Faenza o da qualche altra parte per me non cambia

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  35. ...comunque a breve ti faccio sapere,ci troviamo a casa di qualcuno....

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  36. PARE CHE UN TECNICO AGRINTESA, ANZI IL CAPOTECNICO, ABBIA DICHIARATO CON ALCUNI AGRICOLTORI CHE IN UN ANNO COME QUESTO SI SALVA CHI FA LA QUANTITà.
    E DIRE CHE ANNI FA MI SEMBRAVA, UNA PERSONA A POSTO!!!
    ....MA COME SI FA A DICHIARARE UNA SIMILE BESTIALITà???
    CI SONO PREZZI CHE SONO LA METà DEI COSTI DI PRODUZIONE SE DA UN KG. CI RIMETTI CON 2 CI RIMETTI IL DOPPIO MI SEMBRA FACILE , NOOO??
    QUESTO è IL LIVELLO DEI NOSTRI DIRIGENTI!!!

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  37. L'annata agricola 2014 è il fallimento della Politica di Coldiretti.
    Nessun prodotto ha un prezzo discreto, pesche, grano, medica, ....uva mele e pere, si dice già da ora.
    E' il fallimento della politica di coldiretti, peccato che i loro associati , molti "dormono" altri vivono di "poltrone e poltroncine"!!
    COLDIRETTI occupa almeno il 70% dei consigli di molte O.P ortofrutticole, occupa la maggioranza dei CDA dei CAP, occupa poltrone di rilievo come presidenza CONERPO, presidenza agrintesa, presidenza Confcoop.ve, presidenza fedagri negli ultimi 5 anni, presidenza Conserve Italia, presidenza Caviro.
    Coldiretti e i suoi uomini sono anche quelli che hanno voluto dividere il conerpo in : naturitalia e alegra e poi è rimasto anche il conerpo.
    QUINDI, CHI, SE NON COLDIRETTI è LA CAUSA DI TUTTO QUESTO
    FALLIMENTO??
    TROPPE VOLTE CON IL BENESTARE DI MOLTI PERSONAGGI PER QUESTIONE DI INTERESSI PERSONALI E TROPPE VOLTE ANCHE LE ALTRE ASSOCIAZIONI HANNO DATO IL PROPRIO BENESTARE E QUASI MAI SI SONO OPPOSTE ALLE POLITICHE DI COLDIRETTI!!!
    Ricordo anche la frammentazione che si è creata nell'offerta dell'ortofrutta, con la sciagurata legge regionale voluta da coldiretti, nel dare ai commercianti privati la possibilttadi poter diventare O.P ,..... le famose O.P di carta .che hanno frammentato l'offerta!!,
    Cari associati coldiretti , svegliatevi dal letargo!!!
    è anche il fallimento della politica regionale che da anni ci ha riempito di fardelli burocratici e maggiori vincoli per aver .... "l'ortofrutta migliore" e sana, ma non ha mai creato le condizioni per un maggior valor aggiunto dei prodotti

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  38. Questa volta qualcuno dobbiamo mandarlo a casa, forza da dove iniziamo???
    ottima analisi Rambelli!!
    Aggiungerei che è il fallimento di chi non ha mai voluto fare marketing, cioè tutti!!

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  39. Sembrava che il problema dell'agricoltura fosse il Cav. Bruni, ma sembra quasi che da 5 anni a questa parte le cose vadano anche peggio e non c'è più un minimo di cooperazione tra le varie O.P.
    Cav. Bruni "silurato" dai suoi amici e da Coldiretti , i protagonisti di questo fallimento!!!

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  40. E poi attenzione, quest'anno l'uva partirà con prezzi di 18/20 euro, stiamo riuscendo a rovinare anche questo settore.
    pensate solo che per il grano prodotto non deperibile non siamo capaci di fare sistema, ognuno vende per conto suo con prezzi da fame!!

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  41. Pesche e nettarine, tutto da ripensare

    Ci siamo di nuovo. La campagna della frutta estiva sta segnando prezzi infami. Pesche e nettarine vengono pagate ai produttori (a fine anno, fra l'altro) poco più di 30 centesimi il chilogrammo. E se guardo dalla finestra rabbrividisco per due motivi: il primo perchè ormai, nella pianura cesenate, i frutteti sono diventati una rarita, sostituiti da incolti o estensive. Il secondo perchè fa un freddo cane, piove e con questo clima nessuno mangia la frutta. I prezzi bassi sono causato da una serie di motivi, fra i quali quello che la produzione di massa non paga più. O quasi più. Purtroppo negli anni abbiamo costruito modelli (vedi cooperative o grandi strutture private) fatte su misura per le produzioni di massa. Un modello che, fino a 10 anni fa, ha prodotto soldi per tutti, poi negli ultimi 10 anni ha ampiamente scricchiolato (vedi annate negative degli ultimi tempi) e oggi sta su solo coi puntelli.

    E il modello di produzione di massa non va d'accordo con la bontà della frutta: prima si raccoglie, meno buona è, meno ne viene consumata, meno costa. Che fare allora? Produrre poco per vendere a prezzo maggiore, ma con costi di produzione minori. Se riduciamo gli ettari, e riduciamo le piante ad ettaro, abbassiamo i costi di produzione. In più, aumento il calibro di ogni frutto. Credo che in questo modo i produttori otterrebbero maggiore soddisfazione economica. ©

    Cristiano Riciputi

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  42. sull'ultima parte non sono molto d'accordo!!

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  43. All'assemblea delegati Agrintesa presidente e direttore, hanno detto:
    1) non sanno bene a cosa sia dovuta questa crisi
    2) chiederanno un decreto per avere una specie di aima
    3) hanno il 128% in più di prodotto rispetto all'anno scorso e sta marcendo
    4) gli spagnoli vanno peggio di noi
    5) va tutto male non solo le pesche
    6) alla domanda cosa avete fatto per non arrivare a questo punto hanno risposto "non abbiamo fatto niente"!!!
    7) i delegati hanno solo replicato timidamente!!
    8) sperano si marcisca della roba così si fa del buco
    9) ma guai a smettere di piantare

    che tristezza, è la fine!!!

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  44. Allora, siccome dicono che chiederanno un decreto per ottenere una specie di "AIMA" , però vogliono continuare a darci i soldi per piantare
    OCM, totale controsenso, come agricoltori partiamo da un punto in comune, che quest'inverno non si pianta nessun pesco, nessun albicocco, nessun prugno con l'OCM, vogliamo rompergli il giochino altrimenti saremo sempre schiavi delle coop.ve??
    CE LA FACCIAMO ??

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  45. bisognerebbe istituire una commissione d'inchiesta per valutare i danni delle varie dirigenze al sistema ortofrutticolo italiano

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  46. DA NOTARE CHE MINGUZZI DI ALFONSINE COMMERCIANTE PRIVATO E PRESIDENTE DI FRUITIMPRESE, L'ANNO SCORSO QUANDO I PREZZI ERANO ALTI USCIVA SPESSO SULLA STAMPA PER DIRE CHE SI SAREBBERO ABBASSATI CHE COSì ERANO QUASI TROPPO ALTI, QUEST'ANNO è USCITO SULLA STAMPA STESSO GIORNO DI ALTRI 2 COMMERCIANTI PER DIRE CHE I PREZZI ERANO BASSI E SI PREVEDEVA UN ANNO DI MAGRA!!!
    ORA IN PIENA CRISI PERCHè NON SI FA SENTIRE, CHE A LUI COME TUTTI I COMMERCIANTI QUESTA SITUAZIONE FACCIA COMODO???

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  47. All'assemblea delegati Agrintesa, pare che Vernocchi oltre a dire che lui sta "facendo" , abbia detto :
    " bisogna insistere anche sulle associazioni perchè facciano qualcosa".
    Proprio lui parla di associazioni, ......quando si dice aver la faccia...... tosta!!§
    Lui che è nella coldiretti che spara addosso alla cooperazione da 5 anni, parla di associazioni che si devono muovere, intanto fai tu la scelta da che parte stare!!!

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  48. TRATTA DA FACEBOOK:
    Lei: "Che mestiere fai?
    Lui: "Sono di Coldiretti"
    Lei: "Cioè?"
    Lui: "Sono in giro per l'Italia a riempire le piazze e sventolare bandiere"
    Lei: "Bello, divertente; quasi quasi ci faccio un pensiero"
    Lui: "E tu?"
    Lei: "Lavoro in campagna"

    TROPPO BELLA!!!!

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  49. C'è CHI DICE CHE COMMERCIANTI TIPO MINGUZZI, MINI, CANONICI, ECC. ECC.. STIANO CERCANDO PESCHE, SARà VERO??
    1) LA FRUTTA SI VENDE E A NOI NON CI VIENE DETTA LA VERITà??
    2) SONO PIù BRAVI SUL MERCATO ??
    3) O VISTO L'ANNATA I MOLTI CHE VENDEVANO DI NASCOSTO VANNO IN COOPERATIVA SPERANDO IN QUALCOSA DI MEGLIO???

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  50. ....comunque anche Mini e Canonici la "pagano" poco come gli altri la frutta.....però gli serve per fare concorrenza al ribasso......tanto la portano a casa "senza prezzo".....

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  51. Quando un direttore o presidente di una cooperativa, si permette di dichiarare che avendo le celle frigor quasi piene, si spera che una parte di prodotto marcisca così non lo devono mettere sul mercato e se lo tolgono dal mezzo, penso che se quel direttore o presidente si è andato a casa incolume, le pesche costano ancora troppo e gli agricoltori sono dei conigli!!

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  52. Luigi Cesare Alessandro Ivaldi14 luglio 2014 alle ore 00:34

    Gli agricoltori devono avere dei rappresentanti che lavorano e sanno cosa vuol dire, non da chi è dietro ad una scrivania; è ora di finirla con i modelli di preclusione.

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  53. Per rimanere in tema ..... ho chiesto alla mia associazione di categoria di mobilitarsi per l'attuale situazione, dopo aver mandato qualche mail alle altre associazioni della zona imolese , la risposta è stata che dalle associazioni Ravennate sconsigliano qualsivoglia attività visto che è in previsione un leggero aumento dei prezzi ......dite la Vostra .

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  54. non è vero che a Ravenna si dice questo almeno nella mia, ma non credo neanche nelle altre.
    la situazione è che è stato chiesto il ritiro di mercato di pesche nettarine e prugne e si attende una risposta tra circa una settimana.
    venerdì a bologna si sono incontrati in video conferenza anche con Roma, spagna e francia e c'erano cooperative ed asociazioni.
    ....la tua non so dove fosse!!!
    questa è la situazione non per difendere qualcuno ma per dare la notizia

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  55. ....l'unica verità è che non frega niente a nessuno di questa situazione,in primis gli agricoltori,perchè a quest'ora,con quello che si è detto alle ultime assemblee di coop.ve e,quello che hanno fatto le associazioni nell'ultimo decennio,doveva già essere partita una mezza "rivoluzione".......

    l'unica cosa che conta ora come ora è la proposta che ha fatto qualcuno di mandare in "massa" disdette da socio da coop.ve e associazioni,ma in massa,non della serie "armiamoci e partite" ccome è già successo....... vedrai come corrono.....

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  56. Spagna, Italia, Francia e Grecia chiederanno il ritiro di mercato "straordinario", se l'UE lo concede forse crescono qualche cent. se non lo concedono potrebbe esserci l'effetto contrario e calare ancora!!

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  57. RICAPITOLANDO:
    LE COOP.VE E O.P VOGLIONO CHIEDERE UNA SPECIE DI RITORNO ALL'AIMA LA VEDONO COME UNICA SOLUZIONE PER IL FUTURO.
    POI VOGLIONO CONTINUARE A DARCI L'OCM PER PIANTARE, QUINDI CI TROVEREMO A PRODURRE PER DISTRUGGERE, PERò LA COOPERATIVA AVRà........ VITA LUNGA....forse!!
    ...SIATE CONTENTI!!!!

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  58. Avere l'AIMA vuol dire avere un prezzo di riferimento per il mercato. ........quindi le buone saranno 2 cc in più dell AIMA ....

    Un suicidio.

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  59. Dobbiamo smettere di piantare per 2 anni e cambiare l'OCM e smettere di lavorare per le strutture, siamo schiavi delle strutture commerciali!! smettere di consegnare scarti e roba scadente da regalare al'indiustria

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  60. Allora parliamo seriamente ,tanto per far nomi ,all APOFRUIT è stato immolato un giovane direttore 2 anni fa a detta di tutti valido, con idee innovative ,è ritornato il PIRA ,il quale ha scelto di riscendere dopo la brillante liquidazione invernale di poco tempo fa lasciando un altro probabile giovane vitello sacrificale e non mi meraviglierei che fra poco ritornasse in sella il vecchio barone,i piccoli GRANATA non hanno possibilìta' di crescere ,stesso discorso a INTESA ,in quanto la figura del mitico AMIDEI si aggira ancora tra gli uffici,non parliamo le altre op di comodo dove si stanno arricchendo delle famiglie che diventeranno i nuovi latifondisti e compreranno anche la nostra terra perchè con ceffoni come quello di quest'anno non c'è via di uscita

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  61. Tante volte ci hanno detto non ci vuole solo la protesta ma anche la proposta, bene .... a parte che io anzi noi le proposte le abbiamo sempre date, ora di proposte prendo queste che secondo me dovrebbero diventare il cavallo di battaglia degli agricoltori, non solo per l'ortofrutta ma con qualche aggiustamento vanno bene per altri settori. noi agricoltori dovremmo "costringere" le nostre O.P a d attuare queste azioni del Prof. Della Casa

    Crisi delle drupacee: l'epilogo di un destino segnato

    ROBERTO DELLA CASA:

    Chi finge anche solo sorpresa sull’attuale situazione commerciale per pesche e
    nettarine mente prima di tutto a se stesso se ha solo un minimo di competenza
    sul funzionamento del mercato dell’ortofrutta. Infatti, vi basterà rileggere
    quanto scrivevo nel luglio del 2011 su Italiafruit ( cfr Il Fondo su
    Italiafruit Weekly ) in merito alla situazione del comparto pesche e nettarine
    durante la crisi di quell’anno, per renderVi conto che da allora nulla di
    significativo è cambiato, per cui le ragioni delle difficoltà di oggi sono in
    minima parte dipendenti dalla crisi economica attuale, che non fa altro che
    accentuare le profonde carenze di fondo della peschicoltura nazionale, che sono
    ancora quelle di tre anni fa.

    Le 5 aree di azione
    Perciò, anziché unirmi al coro dei piagnistei, vorrei provare a descrivere in
    modo sintetico 5 aree prioritarie d’intervento per rilanciare il comparto.
    Niente di straordinario, lo anticipo, gran parte delle cose che sto per
    scrivere sono note ma, secondo me, il punto chiave è che richiedono una
    sequenza specifica d’applicazione per essere efficaci, se no rischiano di
    rivelarsi inutili. A questo proposito vorrei che foste Voi, cari lettori, ad
    indicare la Vostra sequenza di applicazione, per vedere se la pensate come me
    e, nel caso, perché non si sia fatto e non si stia facendo quanto realmente
    servirebbe per lo sviluppo della nostra peschicoltura con un programma
    coordinato di interventi, anziché tante azioni – anche consistenti – ma troppo
    isolate per essere efficaci.

    Procederò quindi nell’analisi in ordine alfabetico e non seguendo la sequenza
    di applicazione che ritengo corretta.

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  62. 2° PARTE


    AGGREGAZIONE – malgrado vi sia la presenza di imprese di dimensioni rilevanti
    per il settore ortofrutticolo nella fase di commercializzazione delle drupacee,
    l’assetto organizzativo della peschicoltura – più al sud ma anche al nord - non
    è rispondente alla concentrazione in atto a livello produttivo nei competitors
    e così anche in ambito distributivo, sia all’estero che in Italia. Quando cito
    a modello l’esperienza della Val di Non, con lo sviluppo di un Consorzio di
    Gestione della produzione di 16 cooperative, tutti evidenziano sempre e solo le
    differenze con le drupacee, a partire dalla deperibilità per finire all’
    ampiezza dell’areale produttivo; nessuno, dico nessuno, evidenzia le analogie -
    a mio avviso superiori alle differenze - che dovrebbero dare coraggio per
    alzare il livello di aggregazione rispetto all’attuale, non solo in termini
    dimensionali ma anche di qualità dell’organizzazione.

    CULTURA D’IMPRESA – La maggior parte delle attività imprenditoriali richiede
    visione di ciò che accadrà nel medio periodo perché gli investimenti fatti
    necessitano tempi di ammortamento quasi sempre significativi, ma in
    frutticoltura il concetto è ancora più esasperato perché occorre anche
    attendere che l’investimento fatto entri in produzione. Malgrado ciò non
    sappiamo nemmeno esattamente quanti ettari di pesco siano piantati in Italia
    per le principali varietà e, in base all’età, con quale orizzonte produttivo.
    Di questo non vi deve essere neppure una reale domanda, come non vi è per un’
    analisi dei reali consumi, se no si sarebbe generata un’offerta. Le ragioni
    risiedono in una grande carenza di cultura imprenditoriale nel comparto,
    carenza tipica del mondo agricolo, che preferisce sfidare la sorte affidandosi
    al fiuto piuttosto che provare a programmare e gestire il business. Per questo,
    appena si ha notizia che qualcosa pare funzionare si passa direttamente a
    copiare in modo generalizzato senza farsi troppe domande sul futuro. I disastri
    di questo approccio sono sotto gli occhi di tutti anche per le drupacee ma
    senza maggiore consapevolezza e cultura non si cambia metodo.

    INNOVAZIONE TECNOLOGICA – Le tecnologie ci possono essere di grande aiuto per
    rivitalizzare il comparto delle pesche e delle nettarine. Non solo sul fronte
    delle pratiche agronomiche per ridurre l’effetto delle malattie, dei parassiti
    e favorire la standardizzazione della produzione ma, soprattutto, a livello
    delle strutture di lavorazione dove all’efficienza per ridurre i costi possono
    accompagnare l’efficacia per selezionare qualità standardizzate nell’ottica del
    consumatore che permettano di rispettare la promessa fatta all’utente finale,
    troppe volte disattesa soprattutto su questi prodotti.

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  63. 3° PARTE

    INTERNAZIONALIZZAZIONE – Come si può pensare che due mercati, Italia e
    Germania, su cui si concentra la collocazione commerciale di gran parte della
    produzione nazionale, possano essere sufficienti per prodotti con un calendario
    di meno di quattro mesi? Ci si giustifica dicendo che la deperibilità non
    permette di pensare a mercati lontani anche se, rispetto alla distanza che ci
    separa dai paesi scandinavi, che regolarmente forniamo con pesche e nettarine,
    i mercati da servire in rapporto a quelli serviti siano ancora tanti,
    soprattutto in termini di quota di pancia occupata. Spedire ed esportare sono
    due attività distinte e nella seconda certo non eccelliamo, soprattutto su
    questa categoria. Occorrerebbe diversificare maggiormente per avere possibilità
    di redistribuire l’offerta soprattutto nelle annate di abbondante produzione o
    quando vi siano sovrapposizioni fra areali produttivi.

    RAZIONALIZZAZIONE VARIETALE - Malgrado i grandi passi avanti della ricerca
    verso varietà di migliori caratteristiche qualitative, non solo sul fronte
    produttivo, come accadeva dieci anni fa, ma anche rispetto alle esigenze dei
    consumatori, i singoli agricoltori godono ancora di eccessiva libertà nelle
    scelte varietali, che porta ad avere un patrimonio da commercializzare ancora
    troppo ampio e disomogeneo per poter garantire con continuità qualità costante
    al consumo. Tutto questo determina un atteggiamento prevenuto da parte del
    consumatore che crede che ogni acquisto sia un esperienza a se e, per questo,
    diviene molto difficile far accettare prezzi da prodotti premium su pesche e
    nettarine.

    Questa è la breve descrizione delle 5 priorità che ho volutamente trattato in
    ordine alfabetico ma che, come accennavo, richiedono un approccio con una
    sequenza ben diversa per cogliere le necessità strategiche e coniugarle con le
    emergenze tattiche.

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  64. Date un occhio a questo indirizzo , molto interessante.....per chi non lo conosce già!!!

    http://www.italiafruit.net/Default.aspx

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  65. Purtroppo pochissimi fra gli agricoltori e dirigenti del settore ortofrutticolo hanno la visione moderna attuale e manageriale del prod Della Casa...molti di noi produttori e nostri rappresentanti del mondo
    (dis) organizzato e delle associazioni (sindacali) sono rimasti alla visione del comparto stile anni 80 (molti sono effettivamente in ruoli dirigenziali da troppo tempo e noi continuami a votarli)...ci svegliamo?
    eravamo mezzadri abbiamo lottato per essere coltivatori diretti e torniamo a fare gli schiavi di tutti
    quelli che sono a valle del comparto produttivo? schiena dritta e farsi sentire nelle assemblee di chi ci deve tutelare...ma no continuamo a piantare produrre sottocosto grazie al capitale duramente risparmiato negli anni godendo di prendere 1 cent in piu del nostro vicino fino a quando
    con noi finira la frutticultura romagnola e italiana...se non fossi cosi radicato nella terra emigrerei...
    magari con 5-6 anni a meno di 20 cent a kg (media bins attuale) forse voltiamo pagina...qui almeno
    qualcuno se ne accorto gia da un po...b.c.

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  66. Stesso disco stessa musica,...bla bla bla!!!!
    Se non iniziamo a preenderci le nostre colpae (come sistema romagnolo)
    non si andrà mai da nessuna parte!!!

    Granfrutta Zani: estate "no" per le pesche, albicocche ok

    Per Granfrutta Zani pesche e nettarine rappresentano circa il 30% della produzione totale commercializzata. Negli ultimi anni l'Op romagnola ha effettuato un'azione di rinnovamento varietale andando ad estirpare vecchie varietà e impiantandone di nuove, sulla scorta delle richieste del consumatore in termini di colore, sapore, calibro.

    In particolare ha investito su pesche e nettarine a pasta bianca "riuscendo - spiega il responsabile commerciale per l'Italia Raffaele Bucella (a sinistra nella foto con il general manager Alessandro Zani) - ad offrire ai clienti un prodotto uniforme, sia per presentazione sia per sapore, da metà giugno fino alla fine di settembre, diventando per questi segmenti fornitori di riferimento".

    Offerta abbondante, crisi dei consumi, clima avverso
    "Per quest’anno prevediamo di ottenere una produzione superiore di circa il 10-15% rispetto al 2013 e da oggi al termine della stagione dovremo commercializzare ancora circa 20.000 tonnellate di merce", aggiunge Bucella. "La qualità della frutta estiva al momento, a causa dell’andamento meteorologico avverso, indubbiamente non è il massimo".

    La campagna 2014 pesche e nettarine di Granfrutta Zani è iniziata ai primi di maggio con prodotto spagnolo: "Lo trattiamo a livello di servizio, per i clienti della Gdo Italiana", spiega Bucella.

    "Rispetto al 2013 abbiamo registrato un anticipo nei raccolti di circa 15 giorni e ciò ha creato non pochi problemi; infatti ci siamo sovrapposti con il prodotto proveniente dal Sud-Italia. A livello varietale, attualmente, per quanto riguarda le nettarine, stiamo terminando la commercializzazione di Big Top, mentre Royal Time e Royal Majestic sono le varietà principali che stiamo vendendo per le pesche a pasta gialla".

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  67. Il fatto è capire perché le aziende si sono indebitate... il contadino era famoso e si salvava sempre perché non faceva debiti e investiva solo quando aveva abbondanti mezzi propri... queste aziende anche in anni come questo barcollano un po ma poi restano saldamente in piedi... forse qualcuno è stato più ingordo e adesso soffre...

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  68. Matteo Baldini non e'questione di ingordigia se tu imprenditore , in qualsiasi settore, aspettassi di avere tutti i fondi che ti servono per investire non partirebbe mai niente , una certa leva finanziaria e' necessaria. Quando descrivi il famoso contadino che investiva solo capitali propri giustamente coniughi al passato.

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  69. Se sei sempre sotto i costi di produzione ti indebiti ,è una questione matematica ,invece ti pagare gli investimenti crei nuovo buco

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  70. Adesso voglio che mi spiegate PERCHÉ nei mercati tipo a Bologna ci sono pesche e albicocche sia spagnole che francesi a prezzi spesso PIÙ alti di quelli italiani...
    Ma soprattutto PERCHÈ se si vuole spedire gli stessi nostri articoli in quei paesi è pressoché impossibile..!!
    Noi facciamo entrare tranquillamente nei nostri mercati la loro merce quando di nostra ce n'è in abbondanza ma vendere a loro è soprattutto le albicocche in Francia non c'è la fai.....

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  71. Gabriele loro a volte riescono a vendere a prezzi più alti perchè hanno ciò che richiede il mercato, mentre noi siamo ancora fermi a produrre la massa indifferenziata!!

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  72. la colpa è solo nostra perchè noi diciamo di essere organizzati,ma lo siamo solo sulla carta,mentre gli altri lo sono per davvero con le loro "organizzazioni" ed il sistema paese....

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  73. Ok.. E fino qui siamo d'accordo...
    Però mi viene da dire... Perché a casa loro si fa fatica a vendere mentre loro da noi fanno il cazzo che vogliono..??? Non dico che non possano vendere da noi ma se siamo in europa allora perché i loro mercati sono quasi irraggiungibili..???
    Ma allora l'unione europea dove cazzo sta..?????

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  74. irraggiungibili o non ci si vuole andare?

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  75. È un fatto puramente politico...
    La toro politica agricola è più forte della nostra (che se ne sbatte i coglioni) e non ti fanno entrare perché giustamente prima si vendono le loro...
    Non faresti così anche tu..??

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  76. comunque le albicocche francesi in questo periodo sono presenti sul nostro mercato in quanto vi è una tradizione nell'importazione che ormai dura da anni.. fino a poco tempo fa non esistevano le albicocche tardive nei nostri frutteti (e tutt'ora la produzione italiana non riesce da sola a coprire il fabbisogno del periodo).. quindi la domanda è sempre stata soddisfatta dal prodotto d'importazione.

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  77. Ma i consiglieri d'amministrazione delle varie O.P, non sono agricoltori anche loro, non vivono di agricoltura anche loro, ......o no??
    Perchè stanno sempre zitti nelle assemblee , a parte pochi noti???

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  78. A fine ottobre a Ravenna alla camera di commercio c'è un convegno peschicolo a livello nazionale, cosa facciamo quel giorno la rivoluzione???
    sarebbe il giorno giusto!!

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  79. Pensando che sia una lagna e non parleranno dei veri problemi (mica son scemi) proporrei di fare qualcosa di pesante pur sempre senza violenza!!

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  80. Dobbiamo eesere presenti in massa, ed intervenire se dicono cazzate, non dvono parlare se dicono stramberie!!!!


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  81. ATTENZIONE PREZZI ATTACCATI DA UNA COOPERATIVA DI PRESUNTA LIQUIDAZIONE.

    AA 20-23 cent.
    A 13-15
    B 12
    C 8

    siamo al limite dei costi di raccolta, cosa facciamo??
    1) smettiamo di raccogliere e andiamo al mare
    2) blocchiamo le strutture di lavorazione e lasciamo chiuso
    3) continuiamo a raccogliere e per giunta anche gli scarti e così manteniamo strutture , commercianti e dirigenti, mentre noi affoghiamo???

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  82. IL TANTO CONCLAMATO ( dalla politica e cooperazione ) "SISTEMA EMILIANO-ROMAGNOLO" DELL'AGRICOLTURA, basato sull'aggregazione e sulla cooperazione.....HA FALLITO !!
    si sono sempre vantati di essere i primi della classe di avere l'ortofrutta migliore con DOP; IGT, DOC , certificazioni, disciplinari vari ecc.ecc, ma in realtà è solo burocrazia non avendo mai creato valore aggiunto!
    Avevamo la cooperazione che poteva essere una "potenza", oggi non so si possa chiamare ancora così, ma di sicuro è piena di dirigenti incapaci dai commerciali a tutto il CDA.
    Stiamo perdendo vari mercati e non si parla ancora di crisi del vino con l'uva 2014 che sarà a 15-18 euro, come le pesche,come le patate, il grano poco di più, ecc.ecc.
    La regione si è sempre vantata di aver distribuito tutti i soldi dei PSR, ok ma come sono stati spesi, in burocrazia, tra enti pubblici e associazioni, ai soliti noti, nel PSR 2007-2013 ne sono andati alle O.P come se non ne prendessero abbastanza, poi coi PSR molti si sono comprati l'auto invece di investire in agricoltura, ma l'errore più grande che errore non è, ma è stato fatto per accontentare la coldiretti è stato dare la possibilità di creare tante piccole O.P ( vedi commercianti) e favorire la vendita in proprio con contributi per costruirsi le celle frigor in azienda, con questa azione si è uccisa l'aggregazione dell'offerta, in terra di cooperazione la politica ha contribuito alla disgregazione e qui l'assessore Rabboni ha non poche colpe, come ha le colpe a mio parere di non aver mai preso vere decisoni in favore dell'agricoltura, ma più in favore di coldiretti!!
    Ma perchè sulle opere di disgregazione dell'offerta, la "vera" cooperazione, dei vari Gardini, Drei, Vernocchi, Ricci, Gordini lo stesso Marino ex nazionale confcooperative e tanti altri perchè sempre in silenzio davanti a queste politiche disgregative???
    E ora....siamo al tragico disastro, con la coldiretti che dopo i settori cereali, carne , latte e zucchero ha "ucciso" il settore ortofrutta con la complicità dei suoi "figli" dentro alla cooperazione e della politica regionale!!
    ......alla prossima riflessione!!!

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  83. Con questi prezzi bisogna sabotare il convegno , se non hanno argomenti concreti!
    Che ne dite di dare le disdette a tutte le coop.ve e commercianti creiamo un pò di caos!!

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  84. ma nonostante tutto si manifesta davanti al ministero per le inportazioni riso dalla canbogia e l'ortofrutta? non frega gnente a nessuno.

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  85. COPAGRI FAENZA OVVERO UGC-CISL NON SAPENDO COSA DIRE AD UN ASSOCIATO "INCAZZATO" HA RACCONTATO CHE L'OI PESCHE E NETTARINE STA PENSANDO DI DARE ORDINE DI SMETTERE DI RACCOGLIERE X 2-3 GIORNI.
    QUESTA è UNA BALLA COLOSSALE!!
    COPAGRI IMOLA INVECE DIREBBE AI SUOI ASSOCIATI CHE SENTENDO LE ASSOCIAZIONI DI RAVENNA, GLI è STATO DETTO CHE NON C'è BISOGNO DI FAR QUALCOSA PERCHè SONO PREVISTI AUMENTI DI PREZZO.
    ANCHE QUESTA è UNA BALLA COLOSSALE!!
    MA DOVE VOGLIAMO ANDARE FINCHè I NOSTRI RAPPRESENTANTI SI COMPORTANO IN QUESTO MODO??
    ....... E GLI AGRICOLTORI TACCIONO!!

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    1. E' giunto ll momento di rovesciare i tavoli

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  86. SMS GTA
    Alcuni nostri associati chiedono la disponibilità di agricoltori x azioni dimostrative davanti alle sedi delle nostre rappresentanze agricole x info 3385306181

    oggi mi è arrivato questo , si sta progettando qualcosa??

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  87. I CDA e i direttori commerciali delle O.P sono colpevoli di anni di immobilismo almeno per gli ultimi 15 anni poi sono colpevoli del problema etossichina , insomma hanno causato danni ingenti agli agricoltori, e se .......li "denunciassimo"????

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  88. Regola n. 2 della cooperazione:

    COOPERARE TRA LE DIVERSE STRUTTURE COOPERATIVE ANCHE DI DIVERSA PROVENIENZA, PER IL BENE E L'INTERESSE DEGLI ASSOCIATI !
    GIà PER QUESTO POTREMMO MANDARLI A CASA TUTTI !!!

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  89. Hai ragione Gianfranco, perche' qui si e' perso il senso delle cose...bisogna ripartire dai fondamentali, come quello che hai riportato tu

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  90. ....i "fondamentali"...è così anche nel calcio......e quando le cose non vanno,si cambia allenatore....

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  91. QUELLO CHE NON SUCCEDE IN EMILIA- ROMAGNA!!
    Struttura centralizzata -
    Dall'esperienza è emerso che le forme di cooperazione di successo hanno per lo più una struttura di tipo centralizzato. Un responsabile o un coordinatore della collaborazione gestisce i processi interni e gli aspetti organizzativi, si occupa della vendita e funge da perno centrale della cooperazione.

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  92. In molti stabilimenti balneari ci sono pesche gratis con la scritta offerte da coldiretti, ma le hanno pagate ai loro associati per dire così???
    Che schifo di sindacato e quanti soci un pò coglioni!!

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  93. Il "fare qualcosa" spero non sia andare a Roma giovedì davanti a montecitorio , perchè queste sono puttanate, dobbiamo prendercela con chi ci ha portato in questro disastro (O.P e associazioni)

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  94. L'sms parla di azioni davanti alle sedi delle nostre rappresentanze non di Roma!

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  95. Dopo balle COPAGRI arrivano quelle Coldiretti:
    Coldiretti ha inviato SMS agli asociati dichiarando che ha fatto richiesta al Ministro che si attivi per chiedere all'UE il ritiro di mercato, peccato però che il ritiro di mercato ne può fare richiesta solo chi ha il prodotto in mano , cioà le strutture di coomercializzazione, perchè devono fornire dati precisi di produzione,
    continuate pure a fidarvi !!!

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  96. Porca T....... già regalano le pesche al mare ora raccontano, questa balla colossale, ecco dove bisogna manifestare, davanti a loro non a montecitorio!!
    Organizzate che io ci sono !!

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  97. Ci prendono proprio totalmente x fessi, un pò ce lo meritiamo, ma ora bisogna dire basta!!

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  98. Hanno rovinato la cooperazione, hanno rovinato l'agricoltura italiana, regalano i nostri prodotti per la loro immagine, l'immagine gliela diamo noi , andando a manifestare davanti alla loro sede!!!
    presto vi daremo notizie

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  99. La grandinata di Breganze:
    «Ho perso tutto, chiudo»
    La grandine ha distrutto il 100% di vigneti di Silvio Conzato «Purtroppo non posso contare nemmeno sull'assicurazione»
    Grandinata a Breganze
    BREGANZE. «Abbiamo perso tutto, tutto. La grandine ha spazzato via più del 100 % dei vigneti, perchè non ha distrutto solo l'uva del raccolto di quest'anno, ma anche i tralci che avrebbero prodotto i frutti l'anno prossimo. Non ci resta in mano niente, non so come faremo ad andare avanti, temo che saremo costretti a chiudere». È scosso dall'emozione Silvio Conzato, viticoltore breganzese, mentre racconta la sua odissea, vittima due volte, del maltempo e della burocrazia. Per lui, che assieme alla moglie Corona Leoni gestisce da decenni un'azienda agricola in via Chizzalunga, non c'è ora da fare i conti solo con sei ettari di vigneti rasi al suolo dalla grandine, ma anche con l'incubo di non vedere nemmeno un euro di risarcimento. Questo perchè, per una serie di contrattempi e malintesi burocratici, la polizza che doveva essere stipulata già a maggio non è mai partita effettivamente, giacendo per settimane in un cassetto fino a quando, a fine giugno, il signor Conzato, presentandosi negli uffici Coldiretti di Zanè, aveva scoperto che il suo contratto non era nemmeno mai stato redatto. (...)
    ECCO COLDIRETTI COSA FA, SVEGLIATEVI AGRICOLTORI , SVEGLIATEVI!!!

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  100. Premetto che non sono assolutamente simpatizzante Coldiretti ma, se non sbaglio anche le altre associazioni non si stanno certo distinguendo

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  101. Allora sappiamo che copagri non conta niente politicamente, insomma è quasi inesistente!
    La CIA diciamo che sta diventando inesistente e poi divisa un pò in 2 , quindi osa può fare se non qualche pagina sui giornali per tenere buoni i soci, d'altronde non ha mai fatto "rivoluzioni" anzi al contrario!
    Coldiretti sappiamo che racconta balle , che va al mare a regalare pesche per questione di immagine,.... la sua, sappiamo che i CDA della cooperazione sono pieni di uomini coldiretti, mi chiedo come mai in questo momento non critichi la cooperazione, comportamenti strani!
    Confagricoltura informerà gli associati di quello che sta facendo e che si può fare, partecipa ai lavori di agrinsieme per chiedere il ritiro di mercato,sappiamo che cure immediate non ce ne sono.
    non sarà molto ma non prende in giro gli associati!!

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  102. é vero che coldiretti è l'associazione maggiore e ha il maggior peso politico , bene.... allora perchè l'agricoltura è messa così male

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  103. Avete ragione un pò tutti e 2. però secondo me non si può farla passare liscia alle strutture commerciali, che ci hanno portato a questo disastro, la cosa migliore sarebbe cambiare almeno parte CDA e presidente, però io farei un azione dimostrativa anche davanti alle coop.ve, con le pesche ormai a 10 cent. bisogna chiudere tutto!

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  104. prenderemo in considerazione anche questa ipotesi, se organizziamo qualcosa

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  105. Come G.T.A abbiamo chiesto tante volte alla cooperazione di chiudere 2-3 giorni per far capire l'importanza che abbiamo facendo lavorare molta gente dentro agli stabilimenti, ma niente il Gardini e altri si sono sempre rifiutati, tanto loro lo stipendio lo prendono!!

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  106. A Roma giovedì non ci si va, forse solo il 30, ma se il 30 non abbiamo ancora il ritiro di mercato, che ca..o ce ne facciamo dopo, che già conta poco ???
    Problema ETOSSICHINA la commercializzazione ha dormito e gli agricoltori hanno avuto un grosso danno.
    Ritiro di Mercato la commercializzazione ha dormito e gli agricoltori hanno un altro danno, più tutto il resto che sono 20 anni che non si fa niente.
    Quindi , i signori Amidei, Piraccini, Drei, Treossi, Vernocchi, Ferri, e altri direttori e presidenti vanno mandati a casa!! MANDATELI A CASA!!!!!

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    1. Si certamente il mondo cooperativo organizzato (che siamo noi soci) poteva collaborare di piu in questi anni sono stati commessi errori e abbiamo il potere se vogliamo di cambiarli ma come facciamo a mandare a casa e cambiare i comportamenti di Zani, Minguzzi, Spreafico, Piraccini Secondo, Petteni e Bassi Leonelli i commercianti piemontesi e veronesi, le aziende del sud, gli spagnoli e i greci ma soppratutto i nostri colleghi che si sono fatti il magazzino a casa, che precalibrano di notte per fare l' asta e soppratutto che danno il prodotto in mano al primo che passa senza prezzo...questi sarebbero i primi da mandare a casa bc

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  107. E' vero che siamo noi soci, infatti il mio grande rammarico sono gli agricoltori che non si muovono e che hanno paura nelle assemblee!!
    però ti ricordo questo: COOPERARE TRA LE DIVERSE STRUTTURE COOPERATIVE ANCHE DI DIVERSA PROVENIENZA, PER IL BENE E L'INTERESSE DEGLI ASSOCIATI !
    poi sappiamo che ci sono soci Ruffiani e anche venduti e spero non privilegiati o ci sono???
    Intanto quali comportamenti di quelli che tu nomini ??
    E anche qui ti ricordo che Zani è un O.P e non si è mai tirato indietro se c'era da fare qualcosa con la cooperazione, poi ti ricordo che minguzzi è quello che commercia la pink lady dell'agrintesa, quindi!!!
    Per il resto i commercianti non devono rispondere ai soci, ..... sono commercianti non li puoi obbligare a fare certe cose!!
    Spagnoli e greci, cosa vorresti mettere regole anche all'estero, non le vogliamo noi le vuoi mettere all'estero, ...mi fai un pò ridere. Infine quelli che hanno fatto il magazzino a casa anch'io sono d'accordo che sbagliano , ma non ti viene in mente che sono sfiduciati dalla cooperazione, era la cooperazione che se funzionava faceva sparire i commercianti, invece i commercianti crescono.
    Bisogna cambiare l'OCM basta dare soldi per piantare produzioni che vanno buttate via , solo per mantenere delle strutture e lo stipendio dei dirigenti. il mercato va aggredito come leoni, noi invece siamo gazzelle!!!
    Ti Saluto

    Ps. spero sei un agricoltore poco informato , perchè se sei un dirigente di cooperazione saresti da cacciare a calci in culo!!

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  108. ATTENZIONE, IMOLA ASSEMBLEA DI COPAGRI, CIA, CONFAGICOLTURA RIUNITE IN UNICA ASSEMBLEA, PARE CHE CI SIA UN BEL Pò DI CASINO!!
    MA GUARDA A FORZA DI CALARE IL PREZZO UN Pò SI SVEGLIANO GLI AGRICOLTORI!!

    Forza agricoltori o adesso o mai più!!!

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  109. Ma se il presidente di una cooperativa praticamente ti dice che per la coltura della pesca è finita perchè non riusciamo ad essere competitivi, però non sa cosa farti piantare, non si dovrebbe andare a casa se solo 4 anni fa ha costruito un magazzino da 30 milioni di euro??
    Poi non siamo competitivi o non cerchiamo neanche di esserlo??
    Glielo ho detto 5 anni fa che se non sapeva cosa fare si andasse a casa!!

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  110. ....da "Ortofrutta notizie" di Apo Conerpo : il nuovo consiglio di amministrazione di Naturitalia , Pres.Roberto Cera, vice pres. Vittorio Beccari, vice pres. ADRIANO PETTENI, cons.Stefano Andraghetti, cons.LUCA CANONICI, cons.DOMENICO CENNI, cons.Tonino Checcoli, cons.Gabriele Chiesa,cons.Graziano Ciaranfi, cons. Vito Di Fruscolo, cons.PIETRO FABBRI, cons. MAURIZIO FILIPPI, cons.Michele Mangolini, cons.Massimo Michelini, cons.Alfio Messina, cons.Davide Minelli, cons.PATRIZIO NERI, cons.Giuseppe nola, cons.ALESSANDRO PERUGINI. Quelli in GRASSETTO (e sono solo quelli che conosco),non sono forse i commercianti dell'ortofrutta,più conosciuti i Romagna ??.....caro bc (o anonimo),non so chi tu sei,ma quello che ti ho riportato è il nuovo consiglio di amministrazione di NATURITALIa, branca "pseudo-commerciale" di APO-CONERPO....a dimostrazione che se vogliono le due realtà(coop.ve e commercianti),collaborano tra di loro.....ho dei dubbi che in questo caso lo facciamo per dare un risultato ai soci o agli agricoltori( nel caso dei commercianti), visti i "risultati"......sicuramente in questo modo "sfruttano" meglio eventuali contributi......è la cosa più "ridicola" è che CANONICI passa spesso davanti a casa mia con carrelloni pieni di bins rossi .......

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  111. le colpe sono di tutti le componenti il sistema produttivo dai singoli agricoltori a operatori commerciali privati fino alle strutture organizzate anzi dai soci delle coop e ai dirigenti che eleggono era lecito aspettarsi qualche programmazione e soluzione in piu in questi anni...la principale responsabilità al sistema ortofrutticolo romagnolo è quello appunto di non essere riuscito a fare sistema ciè una costruire un identificazione territoriale al prodotto pesche-nettarinein in un territorio vocato e investire per farla percepire come tale al mercato....tipo un comitato di gestione di prodotto aperto alle coop e ai privati seri....rimanendo a fare della massa indiferenziata adesso siamo divisi in un mercato in cui la romagna (divisa ) vale il 26% della produzione nazionale dominata dal sud italia (ben disorganizzato e + competitivo + del 60%) e per quanto riguarda l'esportazione negli ultimi 5-6 anni gli spagnoli hanno raddoppiato la loro quota e esportano in quantià circa il doppio dell'italia (che nel frattempo ha diminuito di 1/4 la propia quota) quindi il mercato lo fanno loro
    questo per dire che certo le strutture organizzate devono collaboare (e dirigenti storici attuali e loro referenti politici non hanno la minina voglia di farlo basta vedere come Agrinsieme sembra collaborare solo per l'immagine e comunicati stampa ma non sta producendo nessuna reale integrazione operativa nelle funzioni delle coop e ssociazioni che ne fanno parte!
    una rappresentanza unita senza dietro un integrazione delle rispettive strutture economiche non ha forza....ed è anche un po una presa in giro... ) tuttavia la collaborazione rimane una condizione necessaria ma non sufficiente per invertire la rotta della fine della frutticultura romagnola basata su aziende medio piccole a conduzione diretta...
    quindi si certo la cooperazione ha fatto degli errori (Apoconerpo con due sociètà commerciali è uno di questi...) ma semplificare e banalizzare affermando che la cooperazione ha fallito come a indicarla come unica responsabile della situazione attuale (visto anche il limitato peso che ricopre nello scenario produttivo in cui si sono affaciati nuovi protagonisti) è la stessa banalità che negli anni scorsi sosteneva coldiretti e detto dai trasversali fa sorridere...rispettosamente bc

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  112. ....caro bc,c'è poco da sorridere,condivido l'analisi che hai fatto ma non condivido l'affermazione finale,cioè che banalizziamo e semplifichiamo quando diciamo che la cooperazione ha fallito,"visto il limitato peso che ricopre nello scenario produttivo".....il limitato peso è dovuto al fatto che non si è fatto niente per rendere la cooperazione "attraente" ed aggregare sempre più imprese agricole....gli amministratori hanno pensato sempre di più a se stessi che al bene comune.....e noi di banalità non ne abbiamo mai dette come la coldiretti,perchè noi abbiamo "tentato" di stimolare agricoltori e vecchie dirigenze a migliorare la cooperazione e ad avvicinarla di più al socio,mentre l'intenzione di coldiretti è sempre stata quella di "demolirla".....

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  113. ....quindi se la cooperazione si allontana dal socio e non "allarga" e migliora la sua operatività e funzione, ha "fallito"......anzi hanno fallito gli uomini al " comando".......

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  114. ...e l'esempio del fallimento più emblematico, è proprio quello di Canonici che siede nel consiglio di amministrazione di una "branca" operativa della cooperazione, e poi "ritira" prodotto a suo "piacimento" da soci di una coop.va dello stesso gruppo (ApoConerpo),addirittura con i bins della stessa cooperativa......tutto questo è a dir poco ridicolo,altro che far sorridere...

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  115. E non pensate che i vari commercianti (Petteni/Canonici/Neri) ecc non vendano anche direttamente loro o tramite altri uffici commerciali (per qualcuno il Ceor ecc.).
    Tutti questi fanno solo il loro interesse, un po di qua un po di là .
    E' questo il mondo che deve salvaguardare il reddito dei produttori, o le tasche dei vari commercianti????
    Che schifo!!!!!!!!!!!!!

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  116. Nessuno di noi ha mai pensato che i commercianti siano la soluzione, tutt'altro, ma ti ripeto che i commercianti non devono rendere conto ai soci la cooperazione si!!!
    Poi ti ripeto anche che non ce l'abbiamo con la cooperazione, ma con gli uomini che la gestiscono attualmente da cooperatori non hanno niente!!
    ma poi cosa vorresti dire che Canonici che come ha detto Fabiano passa carico di cassoni rosi, lo fa con il benestare della cooperativa???

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  117. ....é vero, i commercianti privati fanno i loro interessi,infatti come dice Gianfranco non devono rendere conto ai soci,ma la cooperazione......poi magari i soci non fanno più il loro "mestiere", è vero,ma quante colpe ha il mondo "organizzato" che non ha saputo tenere le menti "sveglie".....anzi ha cercato di utilizzare abbondanti dosi di "soporifero".....ed i più "svegli" pensano di risolvere il problema a vendere (senza prezzo) qualche partita di frutta nei bins della cooper.va per non dar "nell'occhio".......

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  118. PENSATE , ,LE PESCHE ,BELLE SAPORITE ,ANCHE GRAZIE A LORO LA ROMAGNA HA VISSUTO DECENNI DI PROSPERITA' ,I BIFOLCHI HANNO ACCUMULATO COSPICUI RISPARMI SI SONO FATTI LA CASA E SPOSATO I FIGLI ,NEL 2014 NON SI VENDONO ,VIVONO LA MADRE DI TUTTE LE CRISI,UNA INVOLUZIONE FISIOLOGICA O UNA CATERVA DI ERRORI FATTI DA INCAPACI CHE NEGLI ANNI HANNO ROVINATO IL SETTORE ????

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  119. Buona la seconda!

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  120. Credo sia in parte vera la seconda.. In parte perché in realtà non sono incapaci. Sanno il fatto loro. Vi tengono in scacco così come tengono in scacco tutti gli agricoltori, per lo meno nel settore frutta (che un po conosco essendo di Vignola). Io non sono un produttore, ma sono un consumatore che ama l agricoltura ed in particolare la frutticoltura.. La amo perché sono circondata da persone oneste che da generazioni mettono sudore e fatica nella loro attività, con un piglio devo dire decisamente poco imprenditoriale, ma molto genuino. E cosa accade? Che vengono SFRUTTATI senza alcuna possibilità di negoziazione..l alternativa e' la vendita a domicilio o sulla strada, che si qualche introito in piu porta ma credo non essere sufficiente per giustificare le fatiche.. Vi leggo con molto interesse perche vedo in Romagna gli stessi problemi che sono qui. Da esterna vi dico che le cose le potete cambiare perché noi consumatori AMIAMO il buono, non il bello. Si deve poter tornare ad apprezzare la frutta per il suo profumo, il suo sapore e non tanto per le sue dimensioni (assurdo!) o colore (assurdo!)... Quindi la realta e' fatta di voi tutti che sapete produrre il buono, e di noi che quel buono lo vogliamo (ma che le nuove generazioni succubi della grande distribuzione non conosceranno se non si fa qualcosa)... In mezzo il sistema che schiaccia voi, diseduca noi al consumo consapevole ed intelligente, e intasca introiti da questo circolo vizioso... Occorre capire come rompere il meccanismo. Da parte ns rivolgendoci ai produttori direttamente..ma nn tutti hanno la fortuna di vivere nelle vicinanze delle aree produttive..da parte vs la coscienza che i consumatori sono (ancora, ma non per sempre temo) con voi e con la voglia di poter acquistare buona frutta, sapendo che il prezzo del prodotto deve essere composto per la maggior parte da un giusto costo che vada riconosciuto a voi e non al sistema. Grazie per esserci!

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  121. grazie per quello che hai scritto, poi secondo me sono bravi a tenersi stretto la poltrona...anche per colpa nostra, ma come operatori commerciali temo siano veramente degli incapaci!

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  122. il vero problema siamo noi , noi che in questi anni abbiamo creduto a tutto quello che ci raccontavano , il piemonte , la spagna ,il veneto ingolfavano il mercato , la crisi , ok vogliamo ammettere che in questo anno si sta verificando la "TEMPESTA PERFETTA " una inspiegabile concomitanza di offerta nn scalare come dovrebbe essere visto le diversita climatiche dei paesi produttori ma farei un passo indietro al 2013 mancava circa il 20 % di produzione e il prezzo perfettamente in linea con gli ultimi 10 15 anni di produzioni piene , e questo secondo me il vero problema .Poi alle assemblee vogliono far passare le logica che x noi in Romagna la peschicultura è finita il consumatore preferisce altre tipologie di frutta facili da consumare ma nn dicono che la spagna con logiche di mercato ben mirate ha sottratto buona parte dei mercati all Italia ,condivido pienamente Adriana Masi quando dice che ci sfruttano come vogliono , con rammarico vedo fallito un mondo Cooperativo creato dai nostri Padri con spirito di unione solidale verso un settore produttivo vitale ,oggi abbiamo Cooperative che nn danno piu risposte ma guardano al proprio profitto e nn piu a chi le ha create

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  123. Nel TRENTINO ALTO ADIGE la mela è una parte integrante dell'economia locale ,difesa ,venerata e valorizzata ,,in Romagna le pesche nettarine sono una parte integrante dell'economia ,ma snobbate maltrattate ,violentate e sodomizzate dai baroni della frutta ,usate per interesse privati,mai valorizzate ,frammentate in tanti mucchietti ,,,,,,un schiv

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  124. MERCOLEDì LA GITA/MANIFESTAZIONE A ROMA SEMBRA SIA UN IDEA DI VERNOCCHI E VERRà ORGANIZZATA DA AGRINSIEME, MA VERNOCCHI, DREI E ALTRI RIUSCIRANNO A PORTARE IL LORO SINDACATO??

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  125. Le pesche costano ancora troppo!!!
    Si vede che per i soci Zani le pesche costano ancora troppo, all'assemblea pochi presenti e quasi tutti silenti…..!!
    io ho provato a fare anche la parte degli altri ma ad un certo punto mi hanno detto "basta, hai parlato abbastanza altrimenti non c'è spazio per gli altri"!!
    Comunque non ho ricevuto molte risposte alle varie cose che ho detto e chiesto.
    Mi hanno risposto : colpa delle condizioni atmosferiche, delle quantità e bassi consumi, ho ribattuto dicendo si in parte è vero, ma….COSA è STATO FATTO DA 20 ANNI AD OGGI???
    Pensate che abbiano risposto?!?!
    Si sono rifugiati anche dietro al fatto che va tutto male, ok allora chiudo , gli ho detto,….pensate che abbiano risposto ?!?!
    Quindi per tirare una conclusione, NON vogliono sentire parlare di aggregazione e strategie commerciali comuni, non vogliono sentir parlare di cambiare l’OCM, quindi piantiamo col rischio di buttar via semmai chiedendo soldi e non ti sanno dare strategie e soluzioni certe per il futuro.
    Quando ha detto che un imprenditore è normale che rischi, gli ho risposto che se fossimo imprenditori o avremmo già chiuso o avremmo già cambiato diverse cose.
    infine gli ho chiesto se lo scarto è un costo o un guadagno NON MI HA RISPOSTO…. Neanche a dirlo!!
    UN ADDETTO AL SETTORE MI HA DETTO: “NON è UN COSTO PERò SE NON ENTRASSE LO SCARTO A PARTE SAREBBE DESTINATO A CRESCERE IL PREZZO DELLE “BUONE”, MENTRE GLI AGRICOLTORI COSA FANNO…..CONSEGNANO, COSì SI DANNO DELLE MARTELLATE NEI COGLIONI!!
    Da Zani entrano più di 100 q.li di scarto al giorno, pensate quanto ce ne calcolando tutte le strutture e quanta roba consegniamo all’industria a GRATIS !!!
    Abbiamo un grande potere se vogliamo, ma non lo usiamo.....altro che schiavi!!!

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  126. UOMINI DI CONFCOOPERATIVE CHE SI CHIEDONO CHE VANTAGGIO ABBIAMO A DAR CONTRO LA COOPERAZIONE RISPONDO CHE NON ABBIAMO VANTAGGI E NON PARLIAMO MALE, MA DICIAMO VERITà, MA PER MANTENERE STRUTTURE INEFFICIENTI E I VOSTRI STIPENDI NOI NON ABBIAMO UN REDDITO!!

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  127. E in più per 10 anni non ci avete ascoltato o qualcuno ha fatto finta di ascoltare, ma ora siamo arrivati dove purtroppo avevamo pronosticato!!

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  128. Se non partecipa coldiretti , dobbiamo fare una grande iniziativa davanti alle loro sedi è ora di finirla poi pretendere che i vernocchi vari straccino quella tessera!!

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  129. Daniele Lega il vero problema siamo noi , noi che in questi anni abbiamo creduto a tutto quello che ci raccontavano , il piemonte , la spagna ,il veneto ingolfavano il mercato , la crisi , ok vogliamo ammettere che in questo anno si sta verificando la "TEMPESTA PERFETTA " una inspiegabile concomitanza di offerta nn scalare come dovrebbe essere visto le diversita climatiche dei paesi produttori ma farei un passo indietro al 2013 mancava circa il 20 % di produzione e il prezzo perfettamente in linea con gli ultimi 10 15 anni di produzioni piene , e questo secondo me il vero problema .Poi alle assemblee vogliono far passare le logica che x noi in Romagna la peschicultura è finita il consumatore preferisce altre tipologie di frutta facili da consumare ma nn dicono che la spagna con logiche di mercato ben mirate ha sottratto buona parte dei mercati all Italia ,condivido pienamente Adriana Masi quando dice che ci sfruttano come vogliono , con rammarico vedo fallito un mondo Cooperativo creato dai nostri Padri con spirito di unione solidale verso un settore produttivo vitale ,oggi abbiamo Cooperative che nn danno piu risposte ma guardano al proprio profitto e nn piu a chi le ha create PER FORZA IO IN 30 ANNI MAI SENTITO PARLARE DI MARKETING SERIO ,SONO UNA MIRIADE DI MARCHIETTI FALLITI IN POCO TEMPO,COMMERCIALI LAUREATI ALL'UNIVERSITA' DI TOPO GIGIO,CONSIGLIERI SCELTI COL CULO CALDO PER SCALDARE LE POLTRONE ,STRATEGIE INESISTENTI SOLO UN TIRA A CAMPA,POI LA COOP NON FUNZIONAVA ,FUGA VERSO I I COMMERCIANTI.QUASI TUTTI ANCHE LORO DIVENTATI PSEUDO COOPERATIVE SFRUTTANDO I SOLDI UE PER INGRANDIRE LE LORO AZIENDE----------------ORA MERCATO PERSO E DIFFICILMENTE RECUPERABILE PERCHè CI MANCANO DIRIGENTI E COMPETITIVITà

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  130. ....esatto,....i dirigenti ci mancano per colpa della "cooperazione" che invece di pensare a creare un "giusto ricambio" ha pensato a "se stessa", invece la competitività l'abbiamo persa perchè i nostri sindacati si sono dimenticati di "sindacare" per dedicarsi al "disbrigo carte" ed una sindacale addirittura "preferisce" dedicarsi alle indagini demoscopiche......

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  131. ANCHE QUEST'ANNO PER LE PERE CI POTREBBE ESSERE LO STESSO PROBLEMA DELL'ANNO SCORSO OVVERO IL TRATTAMENTO POST-RACCOLTA PER LA MANCATA DEROGA SUL TRATTAMENTO CON ETOSSICHINA, I NOSTRI RAPPRESENTANTI TUTTI DOVE SONO??
    MEGLIO ANDARE A ROMA PER QUELLO CHE PER CHIEDERE L'ELEMOSINA ALL'UE !!
    O è COLPA DELLA STAGIONE ANCHE LA MANCATA DEROGA???

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  132. BENEEEE!!!!
    Già dalle pesche ci rimettiamo, se poi con le pere finisce come l'anno scorso è un vero disastro, tante aziende chiuderanno io compreso col rammarico, di non aver cacciato a calci in culo i nostri pessimi dirigenti!!!

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  133. ....io invece continuo a lottare perchè non voglio avere "rammarichi", anche se dovessi "cambiare mestiere",voglio poter dire che ho fatto di tutto per salvare la mia azienda ed il settore,e comunque continuare a guardare la gente negli occhi girando a testa alta...

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  134. AGGREGAZIONE: DOPO CHE FABIANO VI HA FATTO VEDERE CHE IL CDA DI NATURITALIA (COOPERAZIONE-CONERPO) è COMPOSTO ANCHE DA COMMERCIANTI PRIVATI, VI DIRò DI PIù, NATURITALIA è ISCRITTA A FRUITIMPRESE (ASSOCIAZIONE DEI COMMERCIANTI) E ANCHE TERREMERSE è SOCIA FRUITIMPRESE. L'AGGREGAZIONE LA FANNO PER I LORO INTERESSE, MA A NOI CI DICONO CHE NON SI PUò FARE CHE NON SI ANDREBBE D'ACCORDO.
    UNO SCHIFO !!!

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  135. Il presidente conerpo dovrebbe spiegare o dimettersi!!

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  136. QUALCUNO ACCUSA LA COOPERAZIONE DI NON VOLERE LEI STESSA
    LA DEROGA SUL TRATTAMENTO CON L'ETOSSICHINA O ALMENO DI NON CHIEDERLA CON INSISTENZA, PERCHè DOVENDO ESPORTARE IN GERMANIA, NON LA VOGLIONO COME RESIDUO. MENTRE FRUITIMPRESE SI STAREBBE DANDO DA FARE PER OTTENERLA, è VERO O NO ??
    SI PREGA LA COOPERAZIONE DI SMENTIRE UFFICIALMENTE QUESTA NOTIZIA CHE SE FOSSE VERA SAREBBE MOLTO GRAVE VISTO CHE L'HANNO USATA NEL 2013 COME CAUSA PER BASSO PREZZO DELLE PERE!

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  137. ci stanno raccontando che anche nel 2014 (cosi come nel 2013) sono stati fatti tutti i tentativi per ottenere la deroga all'uso dell etossichina al 90% non si otterra neanche quest'anno (sembra pure che abbiamo abbassato il LMR ad una soglia tale che anche con la deroga sarebbe cmq impossibile con i prodotti attuali trattare e rimanere entro il limite) il motivo e la complessità dovuta alle competenze incrociate ministero dell agricoltura dell ambiente e della salute ..la Spagna anche per il 2014 ha la deroga..questo complicherà la campagna soprattutto per l'abate (kaiser e decana sono in scarica)
    dove sembra modena e la romagna produzione normale ma area ferrarese molto carica... a modena
    i commercianti sull abate hanno incominciato a girare offrendo 40 cent/kg sfruttanto il momento
    attuale...intanto sulle mele anche i trentini hanno divuto mandare allindustria parte delle celle di prodotto buono visto lo scarso consumo quindi lindustria sembra ben approvvigionata e sembra partire
    con prezzi di 2-3 cent kg...forse e solo speculazione bc

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  138. Ma scusa un pò aninimo o BC rileggiti i commenti sopra dove palra di NATURAITALIA non hai ancora capito che cooperazione e commercianti fanno finta di essere uno contro l'altro, poi mangiano tutti alla stessa... "conca" !!!!

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  139. Non ci credo che abbiano fatto tutti i tentativi possibili per ottenere la deroga, a parte il fatto che avevano detto ad aprile di aver risolto il problema incontrando il ministro a bologna mentre non era vero, (1° balla), io non vedo articoli sui giornali, non vedo manifestazioni o forse non è così importante la deroga come c'è scritto sopra e l'hanno usata per trovare una scusa all'inefficienza sul mercato dei nostri operatori commerciali.
    mi viene da credere che sia vero quello che accusa la cooperazione.

    il motivo è la complessità dovuta alle competenze incrociate ministero dell agricoltura dell ambiente e della salute , ma per favore........ che la raccontino ad altri questa!
    Quali trentini avrebbero buttato all'industria mele buone??

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  140. Invece di andare a far finta di manifestare perl'elemosina del ritiro di mercato, era meglio andar manifestare veramente per l'etossichina se veramente interessa!

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  141. ....in Spagna le "compentenze incrociate" dei vari ministeri non creano dei problemi come da noi in Italia,.....come mai ?? ......e chi sarebbero i "trentini" che hanno mandato mele buone all' industria ?? ......sicuramente non Melinda, o almeno a me non risulta......

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  142. ....riconfermo,a me no risulta che in trentino abbiano destinato mele "buone" all'industria.....

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  143. L'ENNESIMA INCONCLUDENZA DEI NOSTRI RAPPRESENTANTI !!!

    Pere: il Ministero della Salute dice ancora no ai prodotti anti-riscaldo

    Un altro motivo di profondo disagio per gli agricoltori italiani, già alle prese con la crisi della frutta estiva, è arrivato il 28 luglio dal Ministero della Salute.

    L'autorizzazione all'utilizzo di prodotti tradizionali anti-riscaldo delle pere in post-raccolta - si legge nella comunicazione ufficiale della Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione (Ufficio VII Prodotti fitosanitari) del MinSal - è stata rigettata in quanto, rispetto al parere del giugno 2012, non vi sono nuovi elementi tali da consentire la valutazione del rischio per il consumatore.

    In pratica, viene applicata una regola che suona più o meno così: "Colpevoli, fino a prova contraria".


    Riscaldo superficiale su pere (Foto Diproval - Unibo).

    Delle due, l'una
    E così si aprono due questioni prioritarie. Innanzitutto, come più volte ricordato dagli operatori dl settore, e ripreso poi da FreshPlaza, il mancato utilizzo in deroga al vietato uso - ottenuto da altri Paesi comunitari produttori di pere, come Spagna e Portogallo - mette i produttori italiani nella condizione di subire la concorrenza sleale di chi, come già nel 2013, potrà trattare e commercializzare, ma anche esportare, le pere in tutto il mondo per più tempo.

    In secondo luogo, i cittadini italiani non saranno tutelati dall'offerta di frutti (trattati) provenienti da altri Paesi. La decisione, infatti, riguarda il divieto all'impiego dei prodotti anti-riscaldo, ma non limita o impedisce di importare, e vendere, le pere straniere che hanno ricevuto quello stesso trattamento. Né si sta pensando di informare il consumatore italiano rispettivamente al presunto "rischio" che corre acquistando pere provenienti dall'estero (mentre è proprio a causa di questo eventuale rischio che i produttori italiani non potranno più competere ad armi pari con gli altri frutticoltori europei!) .

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  144. Rischio pere come nel 2013 trattamento post-raccolta non concesso. ma non ci avevano detto che il problema era risolto avendo incontrato il Ministro?? Disatro pesche,pere a rischio,quando noi agricoltori metteremo a rischio poltrone i nostri rappresentanti invece di farci prendere per il culo??

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  145. COLDIRETTI CHE HA DICHIARATO CON SMS AI SUOI ASSOCIATI DI AVER RICHIESTO IL RITIRO DI MERCATO ( CHE TRA L'ALTRO NON PUò NON AVENDO PRODOTTO DA VENDERE) OGGI è L'UNICA CHE NON MANIFESTA A ROMA, ASSOCIATI PRESI PER IL CULO PER L'ENNESIMA VOLTA!!

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  146. Drei presidente Agrintesa davanti ai delegati ha detto che la coltura del pesco è finita e non sa cosa far piantare, in un altro incontro di "dirigenti" più o meno ha ripetuto, dicendo che non hanno strumenti per prevedere cosa bisogna fare per i futuro, Vernocchi che in questo articolo, dichiara che è solo colpa del meteo e si chiede cosa si doveva fare di più!!
    chi non sa cosa fare a casa deve andare!!

    Davide Vernocchi (Fedagri-Confcooperative) quantifica le misure anti crisi a livello europeo
    Ritiri di pesche e nettarine: ci sono in ballo 30 milioni di euro
    Le rappresentanze agricole tornano a bussare alla porta di Bruxelles. Ieri, come preannunciato da FreshPlaza del 21 luglio, anche i produttori e cooperatori europei aderenti al Copa-Cogeca hanno inviato una lettera al Commissario Ue dell'agricoltura, Dacian Ciolos, sollecitando un intervento immediato contro la grave crisi che ha colpito il mercato europeo della frutta estiva.
    Quanto valgono i ritiri
    "Il regolamento comunitario 1308/2013, la nuova Ocm Unica, prevede come strumento straordinario anti crisi il ritiro fino a un massimo del 5% della produzione. Si parla quindi di togliere dal mercato europeo 1 milione di quintali di pesche e nettarine per un valore di 25-30 milioni di euro, che dovrebbero essere stanziati al 100% dall'Ue. Il prezzo di ritiro previsto dal Regolamento è pari a 26,90 euro/quintale, vale a dire circa 27 centesimi al chilo, a fronte di costi di produzione non inferiori ai 40 centesimi. Non è la soluzione di tutti i mali, quindi, ma un piccolo segnale che potrebbe dare fiato al settore". Lo dichiara a FreshPlaza Davide Vernocchi, presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative, dopo l'ennesimo giorno di silenzio da Bruxelles.

    "Qualcuno - continua Vernocchi - sostiene che gli agricoltori abbiano peccato di scarsa programmazione, ma dopo un inverno senza freddo, che ha fatto anticipare di 10-15 giorni le raccolte al Nord sovrapponendole a quelle del Sud Italia e della Spagna, e dopo ben 9 perturbazioni nel solo mese di luglio, cosa avrebbe potuto fare il mondo della produzione?".

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  147. ......dopo la "manifestazione" di oggi ho proposto al "mio" presidente di mettersi,subito dopo,attorno ad un tavolo e discutere assieme di come affrontare i problemi,......perchè se qualcuno non lo ha ancora capito,"salvagenti" per noi non ce ne sono più......

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  148. Se un Presidente non sa trovare soluzioni significa che è incapace. I soci di Agrintesa dovrebbero richiedere un assemblea straordinaria e chiedere e rimuovere il suddetto signore dall'incarico.

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  149. Oggi raccogliendo pesche vicino alla strada si è fermato uno e me ne ha chiesto una cassa, glielo data scelte bene e gli ho chiesto una cifra, beh..... mi ha dato più di quel che ho chiesto, meditate,....meditate a lungo su questa cosa!!

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  150. Caro Vernocchi, cosa può fare di più la produzione, molto può fare, visto ancora non è stato fatto quasi niente!!
    Intanto distinguerei produzione da commercializzazione e come produzione bisognerebbe iniziare a fare del buon prodotto di qualità e non della massa indistinta, come più volte le strutture di commercializzazione hanno voluto.
    Poi si dovrebbe come produttori smettere di consegnare scarto a parte da regalare all'industria.
    Le strutture di commercializzazione dovrebbero adottare strategie commerciali di medio lungo termine fra di loro, dovrebbero incentivare la raccolta di prodotto di qualità, e poi perchè non cambiamo l'OCM ???
    Dobbiamo continuare a piantare per mantenere strutture e poltrone anche inutili??
    per poi chiedere l'elemosina per buttare via, non mi sembrano strategie a lungo raggio!!
    Si si certo è colpa della stagione, ma ha solo anticipato e esasperato l'ennesima crisi la 5° in 10 anni, contro 2 anni discreti e 3 mediocri.
    Dimmi cosa è stato fatto negli ultimi 15 anni per cercare di evitare almeno in parte le crisi??
    NIENTE, si è solo pensato di dare la colpa ad altri spagnoli, piemontesi , sud, stagione, ecc, ecc. ma se subiamo sempre gli altri ci sarà qualcosa che non va e che non avete mai voluto cambiare, tanto lo stipendio ce l'avete lo stesso.
    Quindi mettetevimettiamoci al lavoro prima che sia troppo tardi, partendo dal cambiare l'OCM, e se non sapete cosa fare,..... andatevi a casa!

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  151. Il problema è' che tutti questi presidentelli scalda poltrone a pagamento, non saprebbero cosa fare nemmeno a casa!

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  152. .....almeno non "fanno niente " a casa loro e non "pregiudica" tutto il lavoro dei soci....

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  153. Buongiorno,
    pensavo che qualcuno commentasse l'assemblea Agrintesa di Bagnacavallo, ma siccome nessuno l'ha fatto scrivo 2 parole.
    A parte la poca presenza probabilmente per stanchezza e sfiducia e comunque fanno male i soci a non partecipare.
    L'assemblea era partita abbastanza bene se non calcoliamo le solite "panzane" dei dirigenti, con soci che intervenivano con interventi mirati e altri un pò meno.
    l'intervento migliore è di un socio che ha fatto notare che la cooperazione ha fallito, che quello che è stato fatto non ha portato risultati, peccato che su questo intervento abbia preso la parola l'agronomo Minguzzi Angelo spezzando una lancia a favore della cooperazione con stupore di molti presenti.
    Ma non poteva starsene zitto, o per 2 motivi almeno ha interessi a difendere il "sistema" ???
    O Anche lui è pssato sulla "barca del sistema" per difendere i suuoi interessi???
    Per concludere,cari dirigenti Agrintesa , è vero la cooperazione è una gran bella cosa, forse ce la invidiano, ma di sicuro non ci invidiano ne dirigenti e rappresentati!!

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    1. .....questo è l'esempio che ci dice,che alla fine,la colpa di avere degli "incapaci" (quando va bene) a rappresentarci ed a gestire i nostri interessi, è sola la nostra,poichè abbiamo tanti colleghi o presunti tali (personaggi "collegati" con interessi "trasversali" ),che si "vendono" anche per poco......( "trasversali" docet )..............

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  154. Si è conclusa in un ennesimo "nulla di fatto" la riunione di ieri pomeriggio, 6 agosto 2014, a Bruxelles tra la Commissione e i rappresentanti dei cinque principali paesi membri produttori di frutta: Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Francia.

    "Da parte nostra - ha detto a FreshPlaza Davide Vernocchi, presidente del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative - c'è enorme imbarazzo e delusione. Sono stati chiesti ancora dati che, peraltro, le singole amministrazioni avevano già fornito."

    "Siamo di fronte - ha aggiunto Vernocchi - a una tecnostruttura che non è vicina ai produttori ortofrutticoli. Inoltre, in un momento in cui si parla tanto di problemi legati all'occupazione, non c'è evidentemente la volontà di aiutare un settore che crea invece posti di lavoro."

    SEMPRE E SOLO ALLA RICERCA DI AIUTI, MA QUELL'ERA CARO VERNOCCHI è FINITA, BISOGNA MUOVERSI CON LE PROPRIE GAMBE, VEDREMO SE NE SIETE CAPACI.
    ANCHE VOI SIETE LONTANO DAGLI AGRICOLTORI, SONO 10 ANNI CHE VI DICIAMO CHE C'ERANO DA FARE CERTE, VI SIETE TAPPATI LE ORECCHIE, QUESTO è IL RISULTATO!!!!

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  155. ORTOFRUTTA, AL VIA DA UE MISURE URGENTI E RETROATTIVE PER RIMETTERE IN SESTO IL MERCATOCIOLOS: AGIRO` IMMEDIATAMENTE, E NON SOLO PER LE PESCHE A FRONTE DEL DIVIETO DELLA RUSSIA. DE CASTRO: LAVORO DI SQUADRA. MARTINA: BENE IMPEGNO UE
    Pubblicato il 11/08/2014 at 15:56

    FRUTTALa Commissione Europea si sta muovendo oggi per introdurre misure di supporto per il settore delle pesche nettarine in particolare per aumentare i vluim di frutta eleggibili per operazioni di ritiro e libera distribuzione. Questi mercati sono stati particolarmente colpiti dalle condizioni meteorologiche sfavoreoli con pressione aggiuntiva che si e` aggiunta a causa dai divieti imposti dalle importazioni dalla Russia. Commenando sulla decisione di oggi il commissario Ue all`Agricoltura Dacian Ciolos dichiara: “a seguito del recente calo di prezzi per i mercati di pesche un`azione urgente e necessaria per rimmettere in sesto il mercato e intendo agire immediatamente. Proporro` oggi che la Commissione Ue prenda misure immediate e retroattive volte alla riduzione dellofferta e la promozione della domanda. Sono stato fin dallinizio chiaro che agiro per usare la nuova Pac per offrire un assitenza temnpestiva, proporzionata e orientata al mercato. Questa prima misura oggi e un segnale di qeusta mia intenzione. Stioamo monitorando i mercati da vicino e non esiterao a fare altrettanto di assistere altri settori dipendenti dalle esportazioni della Russia se questo si rende necessario”.

    LE STRUTTURE DI COMMERCIALIZZAZIONE IN PARTE SALVERANNO I BILANCI, I DIRIGENTI SALVERANNO LE POLTRONE, ......E LE AZIENDE AGRICOLE.....AFFONDERANNO!!!

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  156. ......come da copione,Gianfranco...........

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