domenica 29 dicembre 2013


Liquidazioni frutta estiva 2013



Se non sarà proprio così poco ci manca!!
I dirigenti di certe O.P e coop.ve si vantano dei prezzi di listino, e pensano ancora che noi agricoltori crediamo ancora alla.....

Ma che arriverà da noi è questa....

 perchè se guardiamo, l'estratto conto e facciamo 

il calcolo della PLV non ci resta molto in tasca.
Poi ci sono realtà e situazioni diverse ma di sicuro i nostri bilanci non brillano!!
Dato che tutte le strutture organizzate hanno dichiarato un -20% di pesche e nettarine, anzi Agrintesa non ha dichiarato il dato esatto e con prezzi appena sufficienti in luglio e scarsi in agosto come può essere considerata un annata positiva??
Forse lo è per le strutture, ma si sa i dirigenti non pensano ai soci, ma solo alla struttura o alla loro poltrona!!
Per non parlare poi delle albicocche dove mancava un 50% del prodotto, annata discreta solo per le susine estive, pere e mele tra luci ed ombre!!

 Intanto vi segnalo questi IMPORTANTI  link:
Agrilinea : 

Brevettare conviene ??

 http://www.agrilinea.tv/site/index.php?option=com_content&task=view&id=587&Itemid=1


Fotogallery
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.498615790236037.1073741863.187220948042191&type=1


Ascoltare bene l'inizio dove si fa notare che alcune O.P non hanno dato il permesso ai loro tecnici o addetti di partecipare alla trasmissione la dice lunga sulla voltontà delle nostre O.P di valorizzare le nostre produzioni!
 


martedì 17 dicembre 2013

IMU 2014
Il Ministro De Girolamo ci ha letteralmente INGANNATI!!!
 
Ha detto che avrebbe fatto di tutto per non farci pagare l'IMU, invece..... nulla ha fatto!! 
E ancora peggio  ha fatto il PD che non ha fatto altro che cercare un modo per mettere dei contributi PAC (psr) e non, nelle casse di...... qualche potente associazione?!?! 

 Dopo che per anni la Coldiretti ha appoggiato Berlusconi ora il PD vuole "riportarla" tra le proprie file, cercando come abbiamo visto i giorni precedenti col "tesoretto" della FEDERCONSORZI e ora cercando di finanziare con i contributi PAC, i consorzi di Bonifica e le associazioni allevatori, le "vecchie AIA" ormai al fallimento!!!!  
E poi l'opinione pubblica dice che agli agricoltori arrivano molti contributi a fondo perduto, .....più che altro si perdono tra politica e i burocrati delle associazioni !!!
 

Notizie dalla stampa online

PAC, ANCORA NESSUNA IPOTESI SUL TAVOLO PER AGRICOLTORI. SI ASPETTA MERCOLEDI’PSR, POLITI: NO A PIANO BIODIVERSITA' E IRRIGUO. MEGLIO SU RICERCA E PROTEINE VEGETALI

Grano-Natura-1024x1280 

Il Mipaaf lavora sui Piani di Sviluppo rurale, il Psr, ma ancora nulla di fatto per quanto riguarda la Pac, per cui l’Italia è indietro rispetto agli altri paesi europei. Sono passati diversi mesi dalle 53 “preguntas” anticipate da Agricolae che il governo spagnolo pose alle associazioni e agli operatori agricoli al fine di mettere sul tavolo una proposta per l’applicazione della riforma che potesse “piacere” agli addetti ai lavori. Per ora in Italia si ha un appuntamento per il prossimo mercoledì 18 dicembre tra ministro e associazioni. Nessuna ipotesi sul tavolo e nessun incontro precedente. E da smentire le voci per cui ci sarebbero stati degli incontri sulla Pac tra De Girolamo e i presidenti delle organizzazioni agricole.

Per ora “nessuna ipotesi sul tavolo, aspettiamo la riunione del 18. Tutto ancora da discutere”, spiega ad AGRICOLAE Giuseppe Politi, presidente della Cia e coordinatore di Agrinsieme.

Per quanto riguarda le ipotesi messe sul tavolo sui Piani di Sviluppo rurale (i 4 piani nazionali relativi alla gestione del rischio, lo Sviluppo, l’irriguo e la biodiversità) Politi si dice “d’accordo con Guidi”: “Giudichiamo positivamente i piani sulla gestione del rischio e sullo sviluppo, ma non siamo d’accordo su quelli relativi al piano irriguo e alla biodiversità”. “Avremmo voluto – prosegue – un Piano nazionale sulla ricerca e un Piano nazionale sulle proteine vegetali, temi che veramente potrebbero dare una mano agli agricoltori”.

Notizie dalla stampa online

PSR, OLIVERIO (PD): SCONCERTATO PER DICHIARAZIONI CONTRO PIANO IRRIGUO NAZIONALE

“Apprendo con sconcerto alcune dichiarazioni rilasciate da autorevoli esponenti di Organizzazioni Professionali Agricole, che esternano contrarietà all’utilizzo di fondi PSR per il 2 ° Piano Irriguo Nazionale. Non tengono in considerazione che si tratta di fondi aggiuntivi rispetto a quelli destinati al nostro Paese nell’ambito della nuova Politica Agricola Comune e, soprattutto, evidenziano un’ingiustificata divisione nel mondo agricolo, indebolendo così il supporto alla fondamentale azione dei Consorzi di bonifica, nei quali unitariamente si riconoscono. Auspico la ricomposizione di una polemica priva di fondamento nell’interesse generale dell’agricoltura e dell’ambiente e soprattutto degli interessi generali degli italiani, ai quali bisogna far riferimento, pur nella legittima battaglia di rappresentanza politica”. Lo dichiara Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura.

La risposta da parte dei presidenti di tutte le organizzazioni agricole – tranne la Coldiretti – non tarda ad arrivare:

PSR, GUIDI: IO SCONCERTATO PER LE PAROLE DI NICODEMO OLIVERIO. LA MAGGIORANZA DEL MONDO AGRICOLO CONTRO PIANO IRRIGUO NAZIONALE

“Anche io esprimo sconcerto per le parole di Nicodemo Oliverio”, dichiara ad AGRICOLAE il presidente di Confagricoltura Mario Guidi in merito al comunicato inviato da Nicodemo Oliverio con cui esprime “sconcerto” per la contrarietá manifestata da Giuseppe Politi, Mario Guidi e Franco Verrascina nei confronti di un piano irriguo nazionale tra i 4 temi del Psr. “Quale sconcerto – prosegue Guidi – se diciamo solo che le risorse devono andare alle imprese agricole e non per mantenere le strutture dei consoryi di bonifica? E quale sconcerto – si chiede ancora il presidente degli imprenditori agricoli – se la maggioranza del mondo agricolo si e’ espressa contro questa misura?”

E poi:

PSR, GUIDI: LE RISORSE DESTINATE AD AGRICOLTORI, IN FORMA SINGOLA O ASSOCIATA

“Tutte le risorse al secondo pilastro devono essere destiante direttmente alle aziende agricole salvo assicurazioni e le misure per l’innovazione e la ricerca. finalizzate allo stesso mondo. Chi fara’ scelte diverse dovra’ spiegarlo direttamente agli agricoltori in forma singola o associata che aspettano con ansia queste risorse per miglirare la propria competitivita’”. Lo dichiara ad AGRICOLAE il presidente di Confagricoltura Mario Guidi in merito al comunicato inviato da Nicodemo Oliverio con cui esprime “sconcerto” per la contrarietá manifestata da Giuseppe Politi, Mario Guidi e Franco Verrascina nei confronti di un piano irriguo nazionale tra i 4 temi del Psr. “Occore poi promuovere anche in sede nazionale le organizzazioni dei produttori”, conclude.
Dalla coldiretti nessun segnale e nessun comunicato stampa sulla questione IMU, ....... chissà perchè!!!!!

clicca su:
 http://blogdieles.altervista.org/non-ce-nessuna-crisi-la-parabola-del-contadino-e-dello-speculatore-da-non-perdere/

domenica 8 dicembre 2013

Il coraggio delle proprie azioni!

 Finalmente!

Finalmente si ha il coraggio di fare certe dichiarazioni anche contrariando la Coldiretti!!

Gli Agricoltori approvano!!!

La politica ne prenda atto!!! 

 

La Coldiretti protesta e i ministri 

si mettono in coda

Nunzia De Girolamo, il nostro ministro del­l’Agricoltura, si è presentata al Brenne­ro esibendo il giubbotto della Coldiretti. Nel giorno in cui tutti sono Mandela, converrebbe spiegare al mi­nistro dell’Agricoltura che non tutti so­no Coldiretti


Che cosa sarebbe successo se il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, si fosse presentato davanti a una fabbrica della Fiat durante i giorni caldi del contratto, indossando una bella felpa rossa della Fiom (idea made in Lapo)? O pensate al ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, partecipare a un sit in con un cappellino della Cgil? Sarebbe successo, e giustamente, un finimondo.
Eppure Nunzia De Girolamo, il nostro ministro dell'Agricoltura, si è presentata al Brennero esibendo il giubbotto della Coldiretti. Nel giorno in cui tutti sono Mandela, converrebbe spiegare al ministro dell'Agricoltura che non tutti sono Coldiretti. L'organizzazione dei coltivatori diretti è solo una delle parti in una vicenda che è tutt'altro che chiara. Ieri Dario Di Vico sul Corriere della Sera ha scritto: «L'iniziativa di portare in segno di protesta alcuni maiali davanti a piazza Montecitorio, come ha fatto ieri Coldiretti, non può essere assolutamente condivisa. Se quella immagine dovesse essere ripresa da qualche giornale o televisione in giro per il mondo sappiamo chi dovremmo ringraziare dell'ulteriore gratuito discredito gettato sulle istituzioni del Paese». Ci sono due piani in questa vicenda. Uno di principio e l'altro di opportunità. Quello di principio riguarda la sacrosanta battaglia sul «made in». E qui si scontrano posizioni contrapposte: c'è chi vorrebbe il «made in» al 100 per cento sull'intera filiera. E chi più realisticamente ritiene che non avendo materie prime a sufficienza, la trasformazione e gran parte della produzione fatta in Italia siano sufficienti. Potremmo parlarne per ore. Ogni comparto dell'agroalimentare inoltre fa storia a sé. I vini francesi venivano fatti con i tagli pugliesi o l'olio sounding toscano con quello comprato ad Andria. Insomma non diciamo che la questione sia di poco conto e che non ci siano ragioni reciproche, ma affermiamo che con le pagliacciate in piazza o atteggiamenti talebani si risolve poco.
A proposito, la Nutella con quale materie prime si fa e la pasta Barilla quale grano usa? Siamo davvero certi di voler loro togliere l'inconfondibile marchio tricolore per il fatto che usino materie prime importate? E ancora, è davvero italiano, per i nostri talebani, un salume fatto da un suino comprato all'estero, cresciuto in Italia e alimentato (come avviene per la stragrande maggioranza dei casi) con mangimi Ogm di provenienza straniera? Non facciamo le verginelle, la questione alimentare e del «made in» è molto complicata, ma è molto semplice capire che dietro di essa si muove un grande serbatoio di voti che si chiama Coldiretti. Una organizzazione sindacale ben organizzata, con una straordinaria capacità comunicativa e molto abile a difendere i suoi legittimi interessi. In pochi si sono resi conto che durante il passaggio della finanziaria al Senato è stato provato un blitz bipartisan per rifinanziare la Federconsorzi per la bellezza di 400 milioni di euro. Il subemendamento è partito dal giro dalemiano e poi è trasmigrato in quello dell'attuale ministro dell'Agricoltura. Il rapporto tra Coldiretti e una parte variegata del centrodestra non deve stupire. La De Girolamo ha ereditato una situazione già presente da tempo in quel ministero e inaugurata dalla gestione Alemanno. Ma ritorniamo alla Federconsorzi. I fenomeni si erano inventati una leggina che avrebbe permesso di rivitalizzare finanziariamente quei baracconi locali che si chiamano consorzi agrari e che per la gran parte sono falliti o sotto commissariamento (in alcuni casi trentennale). Ma che hanno una particolarità: sono praticamente tutti gestiti da uomini della Coldiretti. Ovviamente in condivisione con le minoranze rappresentate dalle altre sigle del mondo agricolo. Il colpo è fallito grazie a un'altra intesa bipartisan (Pd non dalemiano e Forza Italia) che non riusciva a capire come si potessero dare quattrini (o titoli di Stato, si era alla fine ipotizzato) a un carrozzone che semmai andrebbe venduto, e nel contempo tassare capannoni e campi (anche se solo per gli incolti). Ecco, la morale di questa zuppa è molto semplice. È chiaro ed evidente a tutti che indossare una casacca, oltre a quella lucida del partito a cui si appartiene, non sia elegante dal punto di vista del galateo istituzionale. Ma non ci scandalizziamo e conviene non fare troppo i moralisti. Quello che invece scopriamo è come Coldiretti oggi (e a buona ragione vista la sua forza sul territorio) sia uno degli interlocutori politici più interessanti, sul cui carro tanti cercano di saltare. O sono già saltati?!


BRAVO PRESIDENTE MERCURI, ALLA PROSSIMA CI VUOLE DENUNCIA PER DIFFAMAZIONE VERSO COLDIRETTI!!
MA INTANTO HA RISPOSTO BENE RIBADENDO IL SEQUESTRO DI PASTA IN PUGLIA!!

Mercuri (alleanza cooperative): “Il presidente di coldiretti chieda scusa a tutte le cooperative”

In una intervista radiofonica il presidente Moncalvo ha dichiarato che durante la manifestazione al Brennero sarebbero stati ritrovati prodotti “diretti anche alle cooperative che dovrebbero invece tutelare i soci italiani”. La replica dell’Alleanza delle Cooperative: “Non è bloccando tir alla frontiera un giorno all'anno e con affermazioni come queste che si difende il made in italy”

Roma, 7 dicembre 2013 – “Il Presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo chieda scusa a tutte le cooperative e a tutti gli agricoltori italiani per le affermazioni rilasciate stamattina in una intervista andata in onda in diretta su Rai Radio1 nel programma “Terra”. Facendo un resoconto dell’iniziativa organizzata giorni fa al Brennero, Moncalvo ha infatti dichiarato che sarebbero stati individuati prodotti “diretti ahimé anche alle cooperative che invece dovrebbero tutelare i soci italiani”.

A dichiararlo è Giorgio Mercuri, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, cui aderiscono le cooperative agricole di Confcooperative, Legacoop e Agci, che spiega: “Non è bloccando tir alla frontiera una volta all’anno e con affermazioni come queste che si difende il made in italy, ma con il lavoro silenzioso di oltre 5.000 cooperative che esportano qualità in tutto il mondo”.

“Se una sola cooperativa, sulla base di quanto sostiene il neoeletto presidente della Coldiretti - prosegue ancora il numero uno delle cooperative agroalimentari - ha commesso un reato, si vada a sporgere una regolare denuncia alle autorità preposte, senza gettare discredito sull’intero sistema cooperativo che, a differenza di chi va a fare manifestazioni al Brennero, produce il 25% dell’agroalimentare made in italy, fatturando oltre 35 miliardi di euro e consentendo a 800.000 soci agricoltori di avere un reddito certo”.

“Pochi giorni fa - ricorda infine Mercuri - è stata scoperta e denunciata dalle autorità preposte in Puglia la Cooperativa Coldiretti che produceva pasta commercializzata come italiana ma per la quale veniva utilizzato grano proveniente dall’estero. Nessuna organizzazione si è permessa di attaccare per questo tutte le cooperative italiane”.
Finalmente un "figlio di Coldiretti" con le palle !!!!

E intanto coldiretti ci riprova

FABIO MELILLI: HO PRESENTATO EMENDAMENTO FEDERCONSORZI SU SOLLECITAZIONE DEI DIPENDENTI E DEL COMMISSARIO"HO CHIESTO CONSIGLIO A SPOSETTI. IL MIO COMPITO E' SOLO TENERE VIVO IL PROBLEMA, CREDO CHE SPETTERA' AL MINISTRO DE GIROLAMO DECIDERE IL DA FARSI"

fabio-melilli“Ho presentato l’emendamento su Federconsorzi su sollecitazione del commissario e dei dipendenti perché grazie a questo e all’attribuzione dei crediti relativi all’ammassamento riuscirebbero – mi dicono – ad avere diritto agli stipendi che gli spettano”. Così ad AGRICOLAE Fabio Mellili, membro della commissione Bilancio della Camera in quota Pd che ha presentato un emendamento collegato alla Stabilità per recuperare il “tesoretto” della Federconsorzi. “L’emendamento era stato già presentato in Senato – prosegue – e credo che in queste ore ci stia riflettendo il governo, in particolar modo il ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo”. Toccherà adesso ai gruppi stasera dopo le 22 o domani mattina al più tardi, decidere quali degli oltre 3mila emendamenti presentati “meriteranno” di essere segnalati alla Commissione. “Ho chiesto informazioni ad Ugo Sposetti, che aveva presentato l’emendamento in Senato, che mi ha confermato la bontà dell’iniziativa”, precisa ancora Melilli. E riguardo alla contrarietà manifestata da una parte del mondo agricolo, il deputato Pd spiega: “il compito dei parlamentari è quello di proporre gli emendamenti, credo che spetti al ministro dell’Agricoltura decidere la linea da seguire. Io ho solo avuto il compito di tenere vivo il problema e di sollecitare il governo, ma non conosco i motivi della contrarietà”. “Mi sembrava ragionevole – conclude – difendere il diritto dei lavoratori”.



“Tesoretto Fedeconsorzi”
Una “pessima commedia della politica italiana”


Il Gruppo Trasversale Agricoltori della Romagna aderente alla F.I.M.A (Federazione Italiana Movimenti Agricoli) stigmatizza fortemente l’operato dei parlamentari dei partiti della maggioranza di governo che in sede di legge di stabilità hanno già riproposto l’emendamento sui “famosi” 400 milioni del “tesoretto” della FEDERCONSORZI per ben tre volte!!
Dopo le 2 bocciature dei giorni scorsi e dopo l’imponente manifestazione al Brennero da parte della Coldiretti, viene riproposto l’emendamento, non vorremmo pensare che la Coldiretti abbia usato tutte quelle energie per una prova di forza nei confronti della politica per ottenere il tesoretto dei 400 milioni !!
Che già in un momento come questo di crisi e scarse risorse economiche sembra assurdo si debba pensare di destinarli in quel modo, ma è ancora più assurdo che Coldiretti  e soprattutto la politica non pensino invece a come non far pagare l’IMU agli agricoltori e avviare una serie di riforme per rilanciare il mondo agricolo.
Dubitiamo fortemente che se venissero stanziati quei fondi , ci possa essere un reale beneficio per tutti gli agricoltori italiani.
Al limite dovrebbe esserci un progetto condiviso da tutte le rappresentanze e non da una minoranza di essa che rappresenta poco più del 30% degli agricoltori.
Chiediamo con forza ai parlamentari di smetterla con questo teatrino e una volta tanto impegnarsi per il bene di tutta l’agricoltura, ricordiamo che non tutti gli agricoltori sono della Coldiretti e dentro alle urne ragioneranno con la loro testa per chi votare alle prossime elezioni, presto o tardi che siano!
Infine chiediamo ad Agrinsieme (coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Alleanza delle cooperative) che rappresenta la maggioranza del mondo agricolo di impegnarsi con tutte le energie per fermare questa indecenza della politica, e chiedere politiche di sviluppo per il settore a costo di organizzare un imponente manifestazione degli agricoltori associati. Troverebbero il supporto  di molti agricoltori anche associati Coldiretti, e sicuramente il supporto di molti gruppi autonomi di agricoltori.