lunedì 21 ottobre 2013

UNA VOCE FUORI DAL CORO!



QUALCUNO CHE DICE LA VERITà SULLA 
SITUAZIONE ATTUALE 
DELLA FRUTTICOLTURA, 
E NON LE SOLITE FRASI DI RITO!!



INTERVISTA A FRANCESCO DONATI VICE PRESIDENTE CONFAGRICOLTURA RAVENNA




1 come è andata quest'anno la produzione?
Siamo di fronte ad un'annata produttiva piuttosto contraddittoria, dovuta in parte alla situazione meteo primaverile, per cui ci troviamo varietà, pur nell'ambito della stessa specie, con ammanchi del 40-50% rispetto ad altre con differenze minime. Questo vale un pò per tutte le specie frutticole: mediamente stando alle previsioni di vari enti dovremmo ritrovarci con circa il 25% in meno rispetto al 2011 , annata di piena produzione, ed il 10-12% in meno sul 2012; è ancora da effettuare la raccolta della frutta invernale per cui avremo dati certi sull'annata solo fra qualche mese; l'altra parte di calo produttivo è da addebitare alla mancata sostituzione di impianti abbattuti.

2 quale è andata meglio, quale peggio?
Considerando il valore della produzione ad ettaro non esistono migliori o peggiori; probabilmente rimaniamo con tutto, chi più e chi meno, sotto i costi di produzione ad ettaro.

3 perchè?
Sentendo quelle che possono essere le probabili liquidazioni si avranno quotazioni unitarie discrete per le varietà con scarsa produzione, per le produzioni quasi normali si prevedono quotazioni bassissime (forse anche inferiori al 2012); per le produzioni invernali è prematura una valutazione.

4 come sono stati i prezzi?
I prezzi alla produzione come ho accennato non copriranno i costi; i prezzi al consumo, per quanto visto e tralasciando quelle che sono state le "promozioni", hanno sostanzialmente tenuto e si possono definire stabili da qualche anno.

5 problemi del mercato?
Apparentemente questa si annunciava un'annata che non doveva presentare problemi: sulla frutta estiva non ci sono state sovrapposizioni di aree produttive, il clima estivo in tutte le aree di consumo è stato tale, la qualità organolettica ottima, la qauntità in flessione più che doppia rispetto al calo dei consumi dove questo si è verificato; eppure è bastato un rallentamento della domanda per scatenare il panico negli operatori commerciali che detengono il prodotto, con massiccio ribasso delle quotazioni e conseguente disastro per i produttori (anello debole della catena produttiva). Se gli operatori commerciali non riescono ad ottenere il massimo dalle annate positive i problemi e le inefficienze lungo la filiera ci sono eccome.

6 come sarà l'annata vitivinicola?
E' un mondo che conosco marginalmente per cui non sono in grado di esprimere valutazioni corrette.

7 nella sua azienda cosa produce?
Nettarine, mele, kiwi e seminativo.

8 quali interventi si rendono necessari per il settore?
Dopo almeno 20 anni di immobilismo - mentre i nostri concorrenti hanno corso - penso che l'intera filiera frutticola sia da ripensare. E' necessario "accorciarla" eliminando una serie di figure anacronistiche che non hanno più ragione di esistere, per abbattere costi che non sono più sostenibili, ed infine un'equa distribuzione del valore aggiunto che attualmente è appannaggio dei segmenti di filiera che più si avvicinano al consumatore.
Quali interventi sono necessari? Sostanzialmente tre, che si declinano poi in una serie di azioni: programmazione, aggregazione e commercializzazione, diversa gestione fondi OCM.
1) Azioni per la programmazione: Istituti di ricerca e costitutori coordinati in modo da evitare tanti doppioni varietali e con la costituzione di varietà idonee alle nostre condizioni pedoclimatiche (inclusi i mutamenti climatici). Sperimentazione e apprezzamento da parte del consumatore da effettuare prima della messa a dimora degli impianti produttivi al fine di individuare le varietà richieste, quantificare i futuri consumatori e determinare le quantità da produrre onde evitare surplus. Programmazione delle strutture necessare al condizionamento delle produzione per evitare investimenti in strutture sovradimensionate - come accade oggi - con costi di ammortamento superiori di € 0,15/0,20 al chilo rispetto ai nostri concorrenti.
Diversa gestione della logistica dalle centrali al punto vendita che oggi sembrano concepite all'insegna dello spreco.
Diversa gestione dei punti vendita: trattandosi di prodotti delicati e fortementi deperibili la vendita a pubblico servizio proprio per le manipolazioni improprie degli acquirenti porta alla degradazione del prodotto e a scarti consistenti facilmente debellabili grazie alla presenza di personale addetto alla vendita ed alla corretta informazione al consumatore sulla conservazione in ambiente domestico e sul consumo.
2) Aggregazione e commercializzazione: a fronte di pochissimi buyers abbiamo migliaia di operatori commerciali in concorrenza fra loro con effetti deleteri sui prezzi. Basta guardare gli esempi dell'organizzazione neozelandese per la gestione del kiwi, l'olandese The Greenery per la commercializzazione del prodotto locale o ancora più vicino a noi il Consorzio FROM per la gestione delle mele trentine ed altoatesine nato dalla volontà delle cooperative locali attraverso le loro OP (organizzazioni di produttori)
Sempre in tema di aggregazioni anche la cooperazione agricola è da rimettere al passo coi tempi dando piena applicazione alla Legge 31.01.92 n. 59 - nuove norme in materia di società cooperative - applicata solo parzialmente al fine di rendere appetibile al produttore l'ingresso nelle strutture organizzate.
3) Diversa gestione ed impiego dei fondi OCM e dei piani di filiera: si può pensare di utilizzare fondi per finanziare massicciamente nuovi strumenti legislativi o già esistenti (vedasi Legge Sabatini) per supportare gli investimenti dell'imprenditore agricolo.
Incremento e migliore utilizzo dei fondi per la promozione dei consumi di frutta su azioni mirate a far conoscere le proprietà salutistiche della frutta e canalizzati attraverso l'unica società commerciale.
Come si vede il lavoro per rilanciare la filiera frutticola non manca.

 Ecco come i giornali tagliano gli articoli!!!
 Questione di spazio o di ..... "potere"???

Inaugurata in questo blog
la sezione comunicati stampa
con 2 importanti comunicati !!

martedì 15 ottobre 2013


Dichiarazioni e mosse strategiche 
a confronto!!


Dichiarazioni chiare e limpide, come forse nessuno dei nostri cooperatori ha mai fatto!!!
Ora aspettiamo dei fatti concreti, 
anche perchè vorrei sapere come sono considerati e che ruolo hanno i 40/50enni e i 60enni li buttiamo?!?!
c'è chi ha detto sia poco diplomatico e troppo diretto
quando parla....bene è quello che ci vuole!!

 
Quest'altro articolo invece non mi convince molto!!!
Marini pres.te Coldiretti litiga col Direttore
nonchè "capo supremo" Gesmundo e se ne va, poi va in politica 
appoggiato da Coldiretti....mah...!!
...Ops è vero siamo in Italia quindi tutto normale!!
La mia sensazione è che
Gesmundo sempre più "padrone" di Coldiretti,
scaricano colpe su Marini e.....
se fosse vero l'abbandono del progetto FAI (Filiera Agricola Italiana) sarebbe perchè 
oggetto di scontro o perchè essere un fallimento e si vuole incolpare Marini???
Sull'ultimo pezzo dell'articolo dubito fortemente sulla veridicità
di cio che è scritto, non credo proprio
che con Gesmundo ed ora Tonello siano aperti al dialogo.
per l'unità del mondo agricolo.

Riporto Frase del nuovo Presidente di Fedagri 
dal primo articolo qui sopra:
"coldiretti negli ultimi anni ha fatto scelte completamente diverse dalle nostre.
Sono scelte che dimostrano uno scarso interesse 
per i produttori agricoli, 
mentre l'obbiettivo è il ricollocamento della propria organizzazione.
Coldiretti ha deciso che il mondo produttivo non ha bisogno di loro e quindi non c'è possibilità di dialogo!!

Giustissimo quello che dice il Presidente fedagri Mercuri

lunedì 7 ottobre 2013

Tempo di Vendemmia 
Uva poco dolce, prezzi amari!!!



Dopo tre giorni di pioggia, che sia così???
E intanto i giorni di pioggia aumentano siamo arrivati a 6/7 giorni mettendo tutto assieme, si sta rivelando una delle peggior vendemmie che io mi ricorda.

Però coldiretti che come al solito fa di tutto per  farsi notare, questa volta esagera!!!
non si può negare l'evidenza di una pessima stagione, pessima gradazione e pessimo prodotto almeno adesso, con difficoltà anche nelle cantine con un prodotto che è più acqua che vino ormai!!!
Le affermazioni di coldiretti sulla vendemia sono state confermate???
Ma se non ne hanno azzeccata una!!

Già da agosto quando parlavano di vendemmia per sviare il problema pesche, poi più che i commercianti, sarebbero le cooperative a rendere conto di quel che fanno, associazioni comprese che sono di proprietà degli agricoltori.
Infine ricordo a Sangiorgi che lui non è un agricoltore, ma bensì un dipendente e per mettersi in evidenza come associazione questa volta passa al ridicolo, 6/7 giorni di pioggia lo sanno tutti che per l'uva sono disastrosi!!
A questo punto è una polemica abbastanza inutile, anche se bisogna tenre gli occhi aperti sui prezzi!

sabato 5 ottobre 2013

 Ma che succede in casa "gialla"

 

Sergio Marini lascia presidenza Coldiretti

E annuncia nuovo progetto per l’Italia

 
COLDIRETTI: SERGIO MARINI RICONFERMATO PRESIDENTE 
CERNOBBIO - Nell’occasione del Forum internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione che si terrà a Cernobbio il 18 e 19 ottobre prossimi, dopo quasi sette anni di presidenza di Coldiretti rimetterò il mio mandato”. Lo annuncia Sergio Marini spiegando che “è una decisione importante e consequenziale alla volontà di costruire un nuovo progetto per il rilancio dell’Italia, quale naturale evoluzione dei traguardi raggiunti e della storia recente di Coldiretti”.


Dalle voci dietro le quinte si parla di dissidi interni tra una fazione di presidenti locali nonchè consiglieri nazionali 
 e il "general" Gesmundo!!
Ora vedremo cosa succederà nei prossimi giorni e chi diventerà 
il prossimo Presidente!!

Aggiungiamo interessante articolo dove c'è un pò di verità!! 
Gesmundo padrone assoluto???
 

MARINI SE NE VA, COLDIRETTI CAMBIA I PRESIDENTI MA NON IL SEGRETARIO ORGANIZZATIVO. LUNEDI’ RIUNIONE AI VERTICI. PAROLA A TONELLO IL SEGRETARIO NAZIONALE ECONOMICO EZIO CASTIGLIONE RIMANE IN ASPETTATIVA

imagesUn faccia a faccia lunedì che servirà a dare spiegazioni ai vertici Coldiretti. Da quanto apprende AGRICOLE per tirare le somme sulla situazione generale dell’organizzazione dei coltivatori diretti, sembra sia stata fissata una riunione interna. Il consiglio di lunedì prenderà atto delle dimissioni del presidente e darà mandato come da statuto al consigliere anziano, Mauro Tonello, di procedere. Tonello convocherà l’assemblea elettiva. Prevista invece per martedì l’assemblea di Uecoop. Le dimissioni annunciate giovedì sera dal presidente Sergio Marini sembra siano state infatti una sorpresa anche all’interno della stessa Coldiretti. Marini è il quarto presidente nazionale ad andar via mentre il segretario organizzativo Vincenzo Gesmundo rimane sempre al suo posto. Lo Bianco, Micolini, Bedoni e ora tocca a Marini lasciare il timone. Intanto sembra che non sia ancora rientrato dall’aspettativa il segretario nazionale economico Ezio Castiglione, “deus ex machina” del progetto Fai-Consorzi agrari e già amministratore unico della società di gestione fondi agroalimentari di un ente vigilato dal ministero delle politiche agricole, deputato a dare garanzie alle imprese agricole nei confronti delle banche per l’accesso al credito. Lo ha sostituito qualcuno  all’interno dell’organizzazione? Coldiretti segue il progetto o lo abbandonerà? Ora bisognerà vedere se Castiglione deciderà di seguire le orme di Sergio Marini. E dall’aspettativa passare alle dimissioni.

Altro Articolo su Marini che smentisce un pò quelli messi
in precedenza

Questa sera vi aggiungo una piccola "chicca"
Gennaio 2008
2   Trasversali in piena carica
scrivono questa lettera forse .... "incoscienti" del......

..... "pericolo" che correvano !!!  :-)