domenica 30 dicembre 2012









Nell'articolo della rivista della cooperazione ravennate
qui sotto (n.12 dic 2012 ) qualcuno si è "inventato" che il 2012 è stato l'ennesimo anno di crisi delle pesche e nettarine, cosa assolutamente falsa, quest'anno non c'è stata la crisi conclamata, anzi lo stesso personaggio insieme a quasi tutti gli altri rappresentanti degli agricoltori a metà luglio,
ci volevano convincere che i 30-35 cent. era un prezzo soddisfacente.
Ora  hanno visto che  c'è una media 30-32 e che è 
proprio il "sistema organizzato" quello che ha le medie più basse
si inventano la crisi delle pesche, per negare l'evidenza dei propri errori e..... incapacità a dare risultati concreti???




Articolo luglio 2012
 
 

FRUTTA ESTIVA, VERNOCCHI: "FINORA RISULTATI INCORAGGIANTI"

Inserito Venerdì, 13 luglio, 2012 - 11:53
"La campagna 2012 delle fragole e delle ciliegie si è chiusa con un bilancio abbastanza soddisfacente e con un buon equilibrio tra domanda e offerta". A dichiararlo è Davide Vernocchi, (foto)  presidente del gruppo Apo Conerpo e del settore ortofrutticolo di Fedagri-Confcooperative, che commenta l'andamento, fino a questo momento, della campagna della frutta estiva.
"Per quanto concerne le albicocche, che grazie alla praticità di consumo stanno riscontrando un crescente interesse, la commercializzazione non è ancora terminata ma i risultati ottenuti fino ad oggi sono decisamente incoraggianti. Una vera boccata d’ossigeno per i produttori dopo le grandi difficoltà registrate nell’annata precedente".
"Dopo un 2011 pesantissimo, è fortunatamente partita bene anche la campagna delle pesche e nettarine", aggiunge Vernocchi. "Grazie all’ottimo standard qualitativo dei frutti ed alle alte temperature che hanno caratterizzato le ultime settimane, i consumi si mantengono su livelli soddisfacenti. I consumatori stanno premiando i produttori che hanno seguito adeguate pratiche colturali per ciò che concerne il diradamento e l’irrigazione. Nelle drupacee, infatti, la qualità costituisce l’elemento discriminante per il successo delle imprese produttrici in quanto non bisogna dimenticare che la frutticoltura è una “fabbrica a cielo aperto” con tutti i rischi che questo comporta".
"Un altro elemento positivo di questa campagna è legato alla normale scalarità di maturazione della produzione del Sud e del Nord Italia che ha consentito di evitare i problemi dell’annata precedente caratterizzata da una sovrapposizione della maturazione e quindi da una eccessiva pressione commerciale nello stesso periodo. Al fine di consentire il raggiungimento dei migliori risultati sarebbe poi indispensabile che tutti gli operatori del settore rispettassero le norme di commercializzazione vigenti evitando di immettere sul mercato prodotto che non rispetta i requisiti minimi di qualità. Tutto ciò in attesa che l’Interprofessione ottenga la funzionalità necessaria per tutelare adeguatamente il settore".
 
Articolo Dicembre 2012
 
 
e noi diciamo:
 

Per quanto riguarda il resto dell'articolo non vediamo ancora risultati concreti di cooperazione unita soprattutto per quanto la commercializzazione e per il resto Caro Pres. Gardini, i processi di aggregazione e concentrazione NON li deve fare la politica,
ma voi Rappresentanti degli agricoltori che avete il mandato di dare risultati concreti e apportare i necessari cambiamenti alla cooperazione, ma tutto questo non succede da anni ma
.....guai toccare poltrone e poltroncine!!!

sabato 8 dicembre 2012

Liquidazioni Frutta 2012


 Caro Agricoltore

   

Io credo ci siano tanti buoni motivi per iniziare a fare questo,visto le magre liquidazioni che si prenderanno dentro il "sistema organizzato" per la frutta estiva 2012 soprattutto di pesche e nettarine. 

Le prospettive parlano di medie di 30 cent. O.P e COOP.VE, commercianti privati medie di 35 cent., ricordiamoci che commercianti non hanno doveri specifici verso i produttori come hanno le coop.ve ed O.P verso gli associati. 

Mentre chi ha venduto a piccoli commercianti-produttori ha preso anche  50 cent.

Dove è il problema del sistema organizzato, scarsa "imprenditorialità" dei commerciali? ovvero si accontentano di vendere non di vendere al meglio pensando solo al bene della struttura.

Costi troppo alti delle strutture?

Strutture troppo grandi o troppo piccole.. come dice qualcuno??

mancanza di cooperazione e troppa concorrenza tra le varie strutture??

Ci sarebbe altro, pensiamo che la soluzione non sia solo una, ma se intanto gli agricoltori iniziassero a fare come nella vignetta sopra, sarebbe un buon inizio!!

E intanto sui mercati europei gli spagnoli ci stanno "schiacciando perchè più attenti alle richieste dei mercati!!

 Spagna: andamento positivo delle esportazioni di frutta e verdura fino a settembre 2012

Secondo i dati delle dogane spagnole aggiornati a settembre 2012 ed elaborati dall'associazione Fepex, nei primi tre trimestri del 2012 le esportazioni di frutta e verdura dalla Spagna sono aumentate del 10,5% in valore rispetto allo stesso periodo del 2011, per un totale di 6.733 milioni di euro, e del 7,4% in volume, raggiungendo 7,8 milioni di tonnellate.

La frutta ha registrato un incremento maggiore rispetto agli ortaggi. Le esportazioni di frutta fino a settembre 2012 sono aumentate del 12% in valore, totalizzando 4.042 milioni di euro, e del 9% in volume, per un totale di 4,8 milioni di tonnellate.

Dopo gli agrumi, i principali frutti esportati sono stati: fragole, pesche e nettarine. Le esportazioni di fragole sono aumentate del 19% in valore (513 milioni di euro), quelle di pesche del 27% (272 milioni di euro). Le esportazioni di nettarine sono state pari a 328 milioni di euro (+1%). Interessante notare la crescita di frutti considerati minori, come il lampone, le cui esportazioni hanno raggiunto un valore di 96 milioni di euro, il 22% in più.

Le esportazioni di ortaggi fino a settembre 2012 sono state pari a 2.691 milioni di euro (+8,5%), per un volume di 3 milioni di tonnellate (+5%). I pomodori e i peperoni sono stati i prodotti più esportati, per un valore rispettivamente di 668 milioni di euro (+13%) e 424 milioni di euro (+3%).

Nel solo mese di settembre 2012, le esportazioni sono aumentate del 13% in valore rispetto allo stesso mese dello scorso anno, per un totale di 362 milioni di euro, e del 7% in volume, arrivando a 458.576 tonnellate.

Andalusia, Valencia e Murcia, le principali regioni esportatrici della Spagna, hanno registrato aumenti considerevoli. Le esportazioni dell'Andalusia sono cresciute del 15%, per un totale di 2.450 milioni di euro, quelle di Valencia del 7% (1.975 milioni di euro) e quelle di Murcia del 13% (1.296 milioni di euro). Inoltre anche la Catalogna (+13%, 529 milioni di euro) e l'Estremadura (+24%, 139 milioni di euro) hanno registrato un aumento delle esportazioni.

L'Unione europea è la principale destinazione delle esportazioni spagnole di frutta e verdura, con il 92% del totale nel periodo analizzato. I principali paesi destinatari, cioè Germania, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi, hanno fatto registrare notevoli aumenti. Le esportazioni verso la Germania sono state pari a 1.549 milioni di euro (+13%), verso la Francia di 1.320 milioni di euro (+13%) e verso i Paesi Bassi di 586 milioni di euro (+18%). Le esportazioni verso il Regno Unito sono cresciute in misura minore (+2%), per un totale di 871 milioni di euro.

Le importazioni spagnole da gennaio a settembre 2012 sono state pari a 1.036 milioni di euro (-4%) e 1,7 milioni di tonnellate (+4%). Le importazioni di ortaggi hanno totalizzato 316 milioni di euro (-17%) e 808.702 tonnellate (+2%), quelle di frutta 720 milioni di euro (+4%) e 897.329 tonnellate (+6,5%).

Secondo Fepex, gli sviluppi positivi delle esportazioni ortofrutticole sono attribuibili al buon andamento dei consumi nei principali mercati di esportazione come la Germania e la Francia, sempre più sensibili al contributo di frutta e verdura per una dieta salutare.

Dati Italia
FruitImprese: ultimi dati sul commercio estero ortofrutticolo italiano

Secondo le ultime elaborazioni di FruitImprese, con i dati di agosto 2012 si registra una leggera frenata sia delle esportazioni che delle importazioni. Il saldo sfiora i 600 milioni di euro, con un incremento del 24,1% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Complessivamente, da gennaio ad agosto 2012 le imprese italiane hanno esportato 2 milioni e 657 mila tonnellate (-0,3%) per un valore di poco superiore a 2 miliardi e 400 milioni di euro (-0,6%).

Risultano in flessione i flussi di esportazione di ortaggi (-3,5%), di agrumi (-12,7%) e di frutta secca (-1,9%). Unico segno positivo viene dal comparto della frutta fresca, che mette a segno un incremento del 4%. In termini di valore, segno negativo per ortaggi e agrumi, mentre risultano in crescita frutta fresca (+1,8%) e frutta secca (+22%).




Per quanto riguarda le importazioni, l'Italia ha importato circa 2 milioni e 130 mila tonnellate di ortofrutticoli (-1,8%) per un valore di 1 miliardo e 815 mila euro (-6,7%).

Tra i singoli comparti, si segnala l'incremento in volume per gli agrumi (+20,9%) e per gli ortaggi (+1,8%); per tutti gli altri l'andamento risulta negativo: frutta fresca (-13,4%), frutta secca (-14,8%) e frutta tropicale (-6,2,%). Anche in valore, segno negativo per tutti i comparti ad eccezione degli agrumi (+22,7%) e della frutta secca (+0,2%).
Risultato, gli spagnoli vanno il triplo rispetto all'italia, quanto dureremo noi produttori a lavorare non per un reddito ma per mantenere il cosiddetto "sistema"???

  Agricoltore