Chi siamo



Il G.T.A ( Gruppo Trasversale Agricoltori) nasce in Romagna sull’onda della crisi dei prezzi dell’ortofrutta del 2004.
Dopo un’annata con prezzi quasi al minimo storico, un gruppo di agricoltori  delle campagne comprese tra il forlivese ed il ravennate, trovandosi la sera al bar, decisero che era il momento di fare qualcosa, perché così non si poteva andare avanti.
E chi doveva muoversi se non gli agricoltori dalla “base” ???
Il gruppo nasce a settembre 2004 organizzando varie assemblee di agricoltori con l’intento di essere un “movimento d’opinione” e di cercare come obbiettivo primario l’UNITA’ DEL MONDO AGRICOLO!
Quindi il G.T.A non vuole essere una nuova associazione o sindacato, ma di essere da stimolo per le associazioni già esistenti.
Ogni agricoltore deve operare dentro la propria associazione o strutture commerciali cooperative per cercare di cambiare lo “STATUS QUO” esistente!
Per fare questo ci vuole un cambio di mentalità degli agricoltori, che devono uscire dal “letargo” e vigilare su chi hanno delegato a rappresentarli, intervenendo alle assemblee e smentendo di votare sempre come ci viene indicato.
Le prime assemblee del G.T.A sono molto numerose, si arriva fino ad un migliaio di agricoltori presenti, questo dovuto alla novità che rappresenta, sia per la tensione presente durante le assemblee.
Vengono invitati a partecipare presidenti di associazioni , coop.ve e consorzi a livello nazionale e anche politici.
Dopo un “caldo autunno-inverno” 2004 la crisi dei prezzi si ripete anche nel 2005, gli agricoltori che seguono il gruppo,  stanchi delle parole e dei documenti ci chiedono un passo in avanti e più forte e deciso.
Chi tira le redini del gruppo (consiglio provvisorio) non si può sottrarre alle richieste e viene indetta una manifestazione con trattori su 2 importanti strade statali della zona, un successo enorme, più di 500 trattori presenti, da quel giorno le istituzioni e la politica hanno iniziato (in parte) ad ascoltarci, mentre le associazioni quel giorno a partire da Coldiretti (assente) e CIA hanno perso un’altra occasione per dimostrare qualcosa di buono.
Questo secondo anno di crisi porta anche all’inasprirsi del rapporto tra G.T.A e Coldiretti, quasi sempre assente agli incontri con gli agricoltori e in opposizione all’unità del mondo agricolo.
Alla fine del 2005 il G.T.A nasce ufficialmente costituendosi in associazione, ma senza voler essere alla pari delle altre, (non fornirà mai servizi di contabilità e patronato), questo per dare un senso a ciò che si sta facendo, partendo anche con l’autofinanziamento da parte degli aderenti  con la piccola somma di 20 euro annui (ora 25). Questo da diritto anche a ricevere sms di informazioni sui prezzi, mercatino e varie. Questo servizio riscuote successo tra gli agricoltori e malumori tra commercianti e coop.ve a cui non piace che diamo informazioni sui prezzi.
Sempre a fine 2005 inizio 2006 al G.T.A  riesce “il colpo gobbo”, prima riesce a sfiduciare il consiglio Coldiretti di Faenza (importante sezione a livello italiana), sfruttando anche la “rottura” del rapporto tra cooperazione e Coldiretti.
E a gennaio 2006 alle nuove elezioni i “TRASVERSALI” sbancano Faenza arrivando a mettere 6 consiglieri su 10 ed in più il Presidente dei Trasversali Fabiano Mazzotti viene eletto Presidente della sezione di Faenza.
Notizia che desta scalpore e “preoccupazione” tra i rappresentanti degli agricoltori preoccupati “purtroppo” più dal movimento che c’è nella base, che cercare di risolvere i problemi.
I rapporti con Coldiretti non migliorano anzi peggiorano, tanto è vero che ad aprile 2006 iniziano le espulsioni con Gianfranco Rambelli reo di ……. dire la verità e il pericolo che anche nella Bassa Romagna arrivasse l’onda “TRASVERSALE”!!
Poi a Luglio 2007 dopo una manifestazione Coldiretti non condivisa vengono espulsi altri 3 compreso il Presidente di Faenza Mazzotti, …..alla faccia della democrazia!
In questi anni il G.T.A ha fatto colloqui di tutti i tipi incontrando: i rappresentanti degli agricoltori a livello nazionale, i ministri dell’agricoltura ( chi ci ha voluto incontrare non tutti), politici locali e nazionali, rappresentanti della GDO e anche altri gruppi di agricoltori in giro per L’Italia, ma per ora purtroppo non si è riusciti a collaborare molto, d’altronde si sa, se l’agricoltura è in questa situazione, una buona parte di colpa è proprio ……….degli agricoltori!!
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