mercoledì 20 maggio 2015

                                
DIVIDE ET IMPERA!!


Anche l'impero romano puntava sul "DIVIDE ET IMPERA" .....poi sappiamo la fine che ha fatto!!
Difficile pensare che possa portare benefici ai soci a mio parere,
1) siamo divisi anche questa volta
2) poche quantità da gestire
3) regole molto leggere, proprio in Italia dove si fatica a rispettare le regole anche più dure figuriamoci se verranno rispettate queste!
4) vero progetto o "farsa" ?!?!
                

Non solo PerA: cinque big lanciano progetto di aggregazione alternativo

Lo scorso 29 aprile avevano preso le distanze dal progetto Pera (cliccare qui per leggere la news) proposto da Agrintesa, Patfrut, Fruit Modena Group, con il coordinamento di Apo Conerpo chiedendo delle modifiche: adesso, cadute nel vuoto le richieste, vanno oltre e lanciano "un nuovo strumento di aggregazione aperto a tutto il sistema ortofrutticolo nazionale avente come obietto non solo la singola produzione pera, ma la generale redditività delle imprese agricole ortofrutticole penalizzate da margini insufficienti per garantire la sopravvivenza del settore".

Così recita il comunicato stampa inviato ieri pomeriggio ai media da "un gruppo di imprese storiche italiane: Apofruit, Afe/Salvi, Granfrutta Zani, Pempa Corer/Terremerse, Spreafico/OPKiwiSole".  Rispetto al gruppo che si era originariamente allontanato dal progetto Pera manca Mazzoni, che ha poi deciso di entrare a far parte dell'iniziativa "capitanata" da Luca Granata

Il dietro le quinte, le ambizioni

La nuova iniziativa, da quanto ha appreso Italiafruit News, si caratterizza proprio perché non coinvolge solo le pere ma può essere allargata a tutto il comparto della frutta, partendo dal presupposto che la pomacea non è l'unico prodotto che ha bisogno di qualcosa di innovativo; i promotori puntano a un sistema più ampio e maggiormente flessibile, più facile da gestire e che consenta di essere più efficaci rispetto a Per.A. che, stando a quanto colto da Italiafruit News, si ritiene presenti punti di debolezza soprattutto sul mercato nazionale, largamente il più importante per le pere. 

Un progetto work in progress, per il quale si stanno raccogliendo consensi e i cui dettagli operativi saranno svelati più avanti, nel giro comunque di non più di 10 giorni-due settimane. 
Svanita la possibilità di trovare un punto d'incontro sui "limiti" di Per.A. evidenziati nel comunicato di fine aprile, il gruppo di aziende ha deciso di portare avanti una riflessione. Ed è ottimista: "la compagine è destinata ad ampliarsi. Il prossimo passaggio sarà la definizione del modus operandi e dei partecipanti".

Sei obiettivi

"Il gruppo agirà nell’ottica di creare valore per gli agricoltori attraverso strategie di aggregazione della produzione", si legge nel comunicato, che cita sei obiettivi:

1. migliorare il reddito della produzione agricola associata;
2. mettere a punto un’aggregazione condivisa ed un modello che, partendo da un prodotto, sia estendibile ad altre specie;
3. organizzare un sistema a rete che valorizzi le risorse, il posizionamento di mercato e la specializzazione delle imprese socie;
4. coordinare il destoccaggio per scongiurare le possibili “perdite di valore” dovute a squilibri di mercato;
5. sviluppare nuovi mercati che richiederebbero un sforzo eccessivo se sostenuto singolarmente da ciascuna azienda;
6. creare nuovi elementi di distintività attraverso politica di qualità, comunicazione e marca.

Esempi di successo dai club di prodotto

Un’aggregazione che, sottolineano ancora i cinque promotori, intende essere aperta a tutte quelle aziende organizzate che condividano gli obiettivi e le modalità operative proposte: un modello aggregativo efficiente, integrato, che non generi costi di sistema e che prenda spunto da esempi di successo di “club di prodotto” che in questi anni si sono affermati sul mercato ed hanno permesso di valorizzare il lavoro delle aziende agricole.

37 commenti:

  1. sembra quasi ridicolo: questi rifiutano il progetto PERA che è l'essenza dell'aggregazione e presentano un nuovo "strumento di aggregazione" tra l'altro dai contorni piuttosto vaghi

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  2. Intanto che ci pigliano per i fondelli,anzi peggio ,per il culo ,e noi stiamo zitti,hanno vita facile
    SCANDALOSO

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  3. ....anche io ci credo poco......ma l'ho detto anche in consiglio.......precisando che avrei molto piacere di ricredermi..........come ho già detto con qualcuno,se tutto questo fosse servito per creare due "forti" e alternativi(con la possibilità di una sfida per l'ottimizzazione reciproca) poli della frutta,ben venga,sarebbe un'opportunità per tutti,.......ma rimango con il dubbio che questo sia servito di più a dir di no al progetto PERA.........

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  4. Mi ricorda molto i primi anni '60; cooperative bianche in contrapposizione a cooperative rosse. Dove c'era una cantina o un magazzino da frutta ne sorgeva un'altra/o per lo stesso scopo ma di diverso colore. Anche allora non era difficile chiedersi: "a chi giova?". Poi si è visto.......(non tutti hanno visto), che succedeva non per il nostro interesse. Adesso cosa facciamo? Facciamo il tifo di nuovo uno contro l'altro? All'inizio del progetto PERA qualcuno parlava di "dimissioni dalle cooperative" La pensate ancora cosi?

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  5. ....Giuseppe,io non ho problemi di coerenza,mi sono sempre dichiarato pubblicamente su tutte le questioni compresa questa.....se fossi un produttore di pere porterei il mio prodotto alla "corte" di Granata......la mia OP ti permette di farlo,cioè non condividi la scelta,le tue pere puoi portarle dall'altra parte......non so gli altri come si comportano.....se mi impediscono questo me ne andrei con tutto.....io le m

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  6. anch'io tifo per granata, questa è una bufala!

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  7. .....comunque dubito anch'io che dei pericoltori diano le dimissioni dalla propria OP che è rimasta fuori dal progetto "PERA".......come al solito siamo bravi a "parlare" un pò meno a "fare"....

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  8. A volte puo essere molto complicato cambiare OP

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  9. .....i regolamenti UE sono chiari,anche se hai avuto contributi comunitari(OCM nuovi impianti ecc.) ,purchè tu trasferisca le tue produzioni in altra struttura organizzata(OP e oramai sono tutte OP,anche il "più piccolo" privato) sei libero di trasferirti dove meglio preferisci.......poi ogni singola struttura ha emanato più o meno rigidi regolamenti interni che di fatto "disincentivano" l'uscita........ma questi regolamenti sono stati approvati dai consigli di amministrazione e dalle assemblee dei soci........e alla fine torniamo sempre lì.......punto e a capo......

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  10. prima niente ,adesso che è arrivato Granata ,vogliono fare tutto ,ahahahah ridicoli

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  11. .....anch'io ho detto la stessa cosa,adesso che da una parte ci si "organizza" ,anche dall'altra ci si "sveglia".......

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  12. Una scossa ci voleva...magari non avremo tutto subito...ma qualcisa si e' mosso

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  13. Una collaborazione tra OP negli anni degli anni senza pretendere cose eclatanti,sarebbe riuscita a recuperare quei 10 -15 cent ,VERO SPARTIACQUE tra la vita è la morte delle aziende

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  14. ....se non si "recuperano" alla svelta quei 10-15 cent ne "moriranno" presto delle altre......

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  15. ..quindi al progetto reale esecutivo operativo PERA di luca G. chi non ha avuto il coraggio di aggregarsi lancia mezzo comunicato stampa un progetto alternativo che suona tanto di peretta
    (e sappiamo dove si mette..attenti frutticoltori) una semplice generalista vuota dichiarazione di
    intenti che non è altro che un copia-incolla del documento sottoscritto alla fine della annata 2014
    dai componenti di agrinsiema romagna da tutti che si pensava conflluissero conseguentemente uniti in un progetto con luca...
    Visto che come dice luca G (chiamolo cosi perchè finalmente e arrivato qualcuno che parla la nostra lingua...) siamo noi frutticultori i primi che devono convincere i colleghi ad aggregarsi ho avuto in queste settimane diversi accesi confronti con componenti di cda di Zani e di Terremerse che per giustificarsi si arrampicano sugli specchi..non possono certo raccontare se le sanno gli inconfessabili motivi del rifiuto che potrebbero essere l'interesse privato per i privati e per la pseudo-coop zani (perarltro legittimi...) costi di struttura piu elevati per terremerse (che emergerebbero nel modello aggregativo...) o motivazioni politiche per apofruit (ma tantè che da quando hanno un ministro in legacoop si sono montati la testa...)..

    quindi Luca G. ormai ahi capito che le difficoltà per Pera rispetto a Melinda non sono dovute tanto al prodotto o alle strutture ma alle persone: in trentino avevi degli italiani che ragionavano come tedeschi...qua invece hai a che fare con emiliani, ferraresi, e sopprattutto romagnoli che ragionano e si comportano come i piu mediocri degli italiani...e non parlo dei semplici contadini (scarpe grosse e cervello fino) che il tuo progetto l'hanno capito e sposato subito ma di tutto quelli che gli stanno e gli spolpano intorno... Dr B

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  16. ......difficile dare torto a questo "anonimo"........e chiunque sia con me "accesi confronti" non ne ha avuti,perchè io "non mi arrampico sugli specchi".......e ho sempre difeso i "legittimi interessi" miei e più in generale del mondo agricolo.......già è fatica "lavorare" per me,figurati per "gli altri" che hanno altri interessi.....

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  17. ..tranquillo Fabiano non eri tu il cons di zani...con uno che pensa e la pensa come te io non discuto al massimo concordo animatamente....comunque ecco alcune delle improbabili giustificazioni fattemi:
    - Luca G è bravo ma solo a parlare...(e la realtà melinda?)
    - anche il modello melinda è in crisi (melinda ha costruito un marchio che ha un valore a prescindere e vendono le mele anche nel 2015 con il mercato inflazionato dall embargo russo...qualcuno in italia le mele le butta...)
    - se il progetto veniva proposto in maniera diversa si poteva fare....(ma piu aperto e inclusivo di così!)
    - c'è stato poco tempo (i frutticultori sono nella merda e vi serve ancora tempo...e cmq al tavolo agrinsieme romagna idea del progetto è stato comunicato ai primi di aprile..in quella sede qualcuno a deciso di non coinvolgere i rispettivi cda...e cmq il progetto peretta l' avete fatto in meno tempo anzi non lo fate....sono anch'io contento se verro smentito..)
    -se funziona aderiremo poi (scusate il risultato che otteniamo dipende dal grado di aggregazione 35%
    di pere aggregate risultato limitato se ci stavano tutti risultato sicuro..
    -l' aggregazione non basta (si arriva a negare una precisa regola del mercato se controlli e gestisci tutta l' offerta e hai creato con azioni di marketing ai consumatori la domanda le condizioni di vendita le decidi tu ...vedere Zespri con kiwi...o la Apple nei prodotti tecnologici...)
    -se luca ci promette piu 20 cent aderiamo (questo è un discorso da bar che mai vorrei sentire da un ammistratore che dovrebbe conoscere la complessità del mercato..cmq con il 100% di pere aggregate e un po di anni forse si potrebbe fare meglio di 20 cent kg..
    -adirittura giustificazioni in contraddizione tipo: manca un progetto industriale vs è gia tutto deciso dai soggetti promotori...(vi assicuro che ancora tutto da mettere a punto pensate veramente che fruit modena group alegra e naturitalia fossero integrate prima...no era uno schifo anche in apo conerpo...)
    -luca è pagato dai soggetti promotori (certo perchè inizi a lavorare al progetto è stato messo sotto
    contratto poi tutte le spese le divideremo per gli ha o per i volumi aggregati...)
    -noi facciamo un progetto anche per le pesche nettarine (ma li leggete i catasti a livello europeo non riuscite a mettervi d'accordo coi i produttori oraganizzati romagnoli e pensate di accoradarvi coi produttori polverizzati del sud...)
    comincio a pensare che questi che non ci stanno Mazzzoni, Minguzzi, Zani, Terremerse, Apofruit non solo sono in malafede ma che quasi anzi cercheranno di stacolare il progetto pera per dimostrare che la scelta di restare fuori è giusta..speriamo di no! comunque grazie luca ci hai mostrato che il re è nudo, niente sarà piu come prima..siamo comunque un po piu fuori dalla palude ma non ancora salvi..Dr B

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    1. ...di sicuro adesso il "RE E' NUDO".......

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  18. io in tanti anni di lavoro nel mondo cooperativo non ho mai visto un progetto nuovo fatto in questo modo: un grande gruppo (Apo Conerpo) assume un commerciale di fama questo propone un consorzio per la commercializzazione (Pera) poi lo lancia con una ottima campagna di divulgazione. Dopo di che seguono assemblee promosse dagli addetti ai lavori (ass.varie) dove si celebra il grande progetto e si fanno i nomi e cognomi di quelli che non ci vogliono stare. In linea con la nuova tendenza Luca si autoproclama il Capo e quelli che obbiettano sono i soliti vecchi che remano contro.E' un film che ho già visto e che non porta niente di buono.Cari amici trasversali mi avete deluso molto per la vostra adesione acritica ad un progetto che non unisce ma divide.Come è possibile che chi si è sempre dichiarato contrario ad unire i marchi sia diventato cosi unitario?Chi ha deciso che Luca e la nota ass. di produttori sono i capi e gli altri si devono adeguare? La cosa puzza di guerra sotterranea fra le diverse Coop io non mi presto ad appoggiare al buio questa iniziativa di parte.Meditate trasversali meditate!!! Lisa

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  19. Cara Lisa, mi chiedo se è un progetto di parte o tu sei di parte??
    Hai scritto molte inesattezze nel tuo commento e sono:
    1) Granata non ha mai fatto nomi e cognomi di chi non ci sta, ma solo nominnato chi ha aderito, semmai noi trasversali abbiamo fatto i nomi.
    2)Il Dott. Granata non si è mai proclamato capo, e in più non vuole chiamarlo progetto Granata, lui da bravo manager lo pubblicizza e non fa altro che fare il proprio dovere!
    3) progetto che divide, non mi sembra, a nessuno è stato vietato di entrare semmai c'è chi si è tirato fuori, forse a qualcuno fa paura la trasparenza e vuole rimanere chiuso nella sua "parrocchia" per interesse di struttura e non per interesse degli associati.
    4) tutti si dichiarano favorevoli all'aggregazione ma poi davanti ai fatti quasi tutti si tirano indietro e stavolta come capofila abbiamo LEGACOOP.
    5) nessuno ha deciso che Granata e il conerpo sono i capi, sono solo igli ideatori del progetto con delle basi che erano da definire tutti assieme, è inutile che chi rimane fuori voglia sapere e decidere tutte le regole.
    una cosa giusta l'hai detta, è guerra sotteranea tra coop , ma chiediamoci da dove è partita questa volta, .....di concreto c'è un rifiuto di parte legacoop a partecipare!!
    ....iniziativa di parte...... non mi sembra!!!
    Saluti

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  20. Caro Gianfranco
    purtroppo i tuoi ragionamenti sono dettati dal non conoscere bene le cose e sicuramente non le conosciamo nessuno fino in fondo.
    Granata è stato molto bravo a far credere che questa sia la soluzione di tutti i problemi delle pere ed è riuscito a farlo credere anche a noi produttori.
    Ma purtroppo ho paura non sia così.
    Con questo non giustifico assolutamente il comportamento di chi è rimasto fuori da Opera ed adesso vuole creare qualcosa di alternativo. E questa è una ulteriore presa per in giro a scapito di noi produttori.
    Granata ed la sua organizzazione quanto costa???? Nessuno ce lo ha detto nelle riunioni di presentazione.
    Tu lo sai quanto costa??? E perchè è "andato" via da Melinda??? Lo sai???
    E con il 25% delle pere a quanto potrà vendere in più ???
    Ora sentendo i bene informati che partecipano alle riunioni di Opera stanno venendo fuori mille problemi, tutti cercano di mantenere il proprio metodo di raccolta, di campionamento. Si riusciranno a trovare punti di incontro, oppure si faranno deroghe????
    Non vorrei che il tutto fosse finalizzato a ridurre le spese di certe strutture che altrimenti sarebbero costrette a chiudere.
    Purtroppo il tempo è poco e mettere insieme diverse realtà sarà molto difficile.
    Ma anche qui conteranno le poltrone per qualcuno o si farà l'interesse di noi agricoltori????
    Spero che queste considerazioni siano solo dubbi miei e che la realtà mi smentisca.
    Comunque chi comanderà sarà sicuramente il gruppo Apo Conerpo (Agrintesa in primis) con qualche contentino per Mazzoni/Orogel ecc.
    Speriamo bene...

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  21. Che io non conosco le cose non so come fai a dirlo caro Francesco, può essere vero ma non credo possa giudicarlo tu!
    NON è vero che Granata ha detto che questo progetto è la soluzione di tutti i problemi ha detto solo che la pera è il prodotto che si presta meglio, ma non ha detto che è la soluzione specialmente se non si riesce ad aggregare.
    che si chiami OPERA chi l'ha detto??
    Poi ti sbagli perchè si è parlato di costi e costi ulteriori di strutture non ce ne, Granata più volte ha sottolineato che abbiamo già tutto è solo da far funzionaree Granata ha anche detto che il suo costo è meno di quanto farà risparmiare, quindi......!
    Altra cosa, cosa mi interessa perchè è andato via da Melinda?
    A me interessa che faccia bene qua come ha fatto in trentino, ti ricordo che con il 15% di mele i trentini prendono 20/25-30 cent. in più che i romagnoli, quindi......!
    Non è vero che nelle riunioni del progetto pera ci sia disaccordo veramente a me hanno detto l'esatto contrario, e non ci sono poltrone!
    infine non è così scontato la supremazia di apo/conerpo, non so se parli senza conoscere o se fai finta di non conoscere , ma questo tuo screditare il progetto a prescindere come ha fatto Lisa ( ...forse vi conoscete), mi puzza un pò!!!
    Una volta che si prova a fare qualcosa di innovativo come non si è mai fatto ci sono subito dei contrari senza valide motivazioni, probabilmente gente a cui sta bene lo "status quo" !!!

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  22. la newco si chiama OPERA i soci costitutori sono 18 (piu la societa commerciale di mazzoni come socio sovventore) capitale sociale 200 euri/ha produzione prevista 2015 200 mila ton (30% della produzione italiana di pere..primo player mondiale delle pere) cda 22 membri con apoconerpo agrintesa fruit modena group con giusto 1 consigliere in piu degli altri soci gli 8 gruppi di lavoro che discutono dei vari aspetti organizzativi (produzione, commerciale, logistica, sistemi informatici rapporti personale i + importanti) sono al lavoro e formati dal personale delle struttutre aderenti (ovvio di quelle + organizzate)...questo è il progetto reale, innovativo, leggero nei costi ma incisivo per il mercato e tutti noi produttori per i nostri interessi e per il nostro futuro dovremmo sperare e lavorare perchè funzioni...chi denigra difende quelli che da 15 anni non danno piu risposte adeguate al mercato attuale..e certo i privati (minguzzi spreafico) le pseudo coop padronai (zani) le coop anti principio cooperativo di collaborare tra cooperative della Lega (Terremerse-terreperse e Apofruit) per farvi stare zitti sposteranno nel 2015 qualche cent sulle pere per sembrare all altezza del progetto... grazie al quale nel 2015 le pere saranno pagate a TUTTI produttori di PIU visto che invece di 19 venditori ne avremo solo1 ....e questo cmq a gia cambiato la situazione...mentre voi che restate fuori cosa avete fatto per le pere nel 2015...salvo vivere di rendita alla spalle di chi sta facendo...uniti si vince la porta è aperta..cosa avete da perdere voi produttori..i peri li state segando (insieme ad altre specie...)..stavolta propio non ci sono ma...B.

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  23. ....i commenti di Lisa e Francesco (ma soprattutto quello di Lisa),denotato la tendenza molto chiara fin dall'inizio,di "stroncare" sul nascere un'idea innovativa che poteva portare un pò di luce in questo lungo e buio "tunnel" in cui si è infilata da tantissimi anni la frutticoltura romagnola.......purtroppo avete capito fin da subito(anche in "casa mia") che in certi ambienti la preoccupazione principale era trovare i difetti e "costruire" critiche,per motivare la non adesione al progetto......continuare su queste posizioni con interventi di "opinionisti" anche in questo BLOG,continua a rendermi pessimista sulle reali possibilità di creare almeno due "poli alternativi", ma che funzionino......

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  24. ...son d'accordo quasi in "toto" con ciò che sostiene l'anonimo......sono solo in "disaccordo" su una cosa,le pseudo-coop padronai e le coop anti-principio cooperativo.......ricordandogli che anche in ambito Apo-conerpo non sempre si è agito in perfetta trasparenza e che con dati di fatto(uomini che conosciamo bene e che hanno avuto e hanno responsabilità in CDA) possiamo sostenere che non sempre il sistema cooperativo(anche di confcooperative) è stato leale e di supporto agli uomini che difendevano i veri interessi degli agricoltori,la questione di fondo per tutti,rimane quella che troppo spesso gli uomini dei CDA (TUTTI,NESSUNO ESCLUSO a prescindere da colori o non colori politici o pseudo-tali) non sono autonomi e liberi nelle loro decisioni rispetto ai veri e giusti interessi della base sociale........

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  25. Dire che ci sono pseudo coop o coop anti-principio è una sciocchezza ed evidenzia la solita tendenza ad etichettare chi non la pensa come tè.I problemi veri li ha elencati Francesco, nascondere la testa sotto la sabbia non serve.Rambo smetti di farti usare per delle battaglie sbagliate anche perchè cosi si finisce con l'affossare un progetto giusto.Lisa

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  26. Mah..... veramente dopo 10 anni il tempo sta dando proprio ragione a noi trasversali e tante volte ho potuto dire.... SONO 10 ANNI CHE DICO E DICIAMO QUESTE COSE!
    E poi farmi usare da chi??
    Battaglie sbagliata questa, dai già per morto il progetto??
    io dico che sarà il tempo a dire se è giusto o sbagliato appoggiare il progetto, di certo legacoop e cooperative aderenti col loro passo indietro non hanno di certo pensato agli interessi degli agricoltori!!!
    Scusami spiegami meglio l'ultima frase!!

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  27. .....farsi usare ??.......noi ci mettiamo la facci,altri "pseudonimi" o l'anonimato.....

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  28. visto che l'avete presa male vi faccio un complimento: siete degli ingenui.Lisa

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  29. ahahahah...... presa male ..... abbiamo risposto a modo e in modo concreto alle vostre ( tue e di francesco) illazioni!!!
    ingenui....non credo dopo 10 anni ho imparato a conoscere certa gente e sinceramente me la sono sempre cavata in mezzo ai marpioni del mondo agricolo.
    ma tu da giudicare ci conosci così bene??
    .

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  30. .....chi l'ha presa male sono quelli che credevano di farcela "bere" facilmente......

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  31. quest articolo fatto da un super partes sembra confermare che tutti quelli che sostengono il progetto opera in cui con tutti i problemi e le differenze per la prima volta coop e privati provano a integrarsi strada obbligata per un aggrgazione che possa incidere nel mercato...peccato che manchi una parte importante della cooperazione...vi aspettiamo presto per una volta difendono gli interessi di tutti i produttori Dr B

    http://www.italiafruit.net/DettaglioNews/30794/sopralerighe/la-pera-della-discordia-aggregazione-o-competizione

    cmq luca granata sara mi sembra il 04/06 sera alla sagra dell agricoltura di mordano assemblea di solito tranquilla in cui potete venire e fare tutte le domande...

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  32. .....articolo che guarda caso,dice le stesse cose che sosteniamo noi trasversali......quelli veri......

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  33. Caro Giancarlo
    il mio precedente intervento non aveva assolutamente l'intenzione di denigrare il progetto di Granata ma vorrei che anche tu ti ponessi certe domande e non dessi per scontato tutto quello che è stato detto nelle varie riunioni e soprattutto devi rispettare chi non la pensa proprio come te.
    Questo progetto non può essere che costi poco perchè nessuno lavora per nulla, a cominciare da Granata e da tutti quelli interessati.
    Qualcuno dovrà pur pagare chi lavora. E di spese ce ne saranno anche per adeguare e fare colloquiare a livello informatico le varie strutture. Si dovranno creare regole comuni di conferimento (tare imballi/campionature/lavorazioni ecc) uguali per tutti.
    Domani vedremo finalmente la costituzione di Opera (strano non sapevi di questo nome) e vedremo anche chi saranno i vari responsabili di settore. Ci vorrebbe del nuovo ma in realtà ai vertici ci saranno persone che forse hanno già fatto il loro tempo e nelle strutture dove sono non hanno risolto nulla visto la situazione in cui ci troviamo . Vedremo se queste sono solo preoccupazioni mie come mi auguro.
    Anche la nuova aggregazione anti "Opera" non ha senso, e te lo dico più che convinto. Se non sono entrati nel progetto Granata un qualche motivo ci sarà pure, o no??? Comunque fare qualcosa di alternnativo ti ripeto è un grosso errore.
    Purtroppo a volte Giancarlo quando uno non la pensa come te sei subito pronto a chiamarlo disfattista e se uno scrive certe cose non lo fa per screditare (come hai detto tu) ma per far riflettere tutti e soprattutto rendere più responsabili chi sta facendo il progetto.
    E questo è il vero interesse per noi produttori.
    Ma quanti produttori hanno seguito il tuo consiglio di lasciare le strutture che non aderiscono a Opera?? Non sono informato ma credo pochi. Hai notizie????
    Ah dimenticavo: Lisa non la conosco.
    A presto

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