venerdì 21 febbraio 2014


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Saremmo curiosi di sapere chi non è d'accordo con le dichiarazioni rilasciate nelle interviste!

http://www.ravennawebtv.it/w/agricoltori-in-protesta-al-porto-di-ravenna-contro-gli-ogm-importati-dallestero/


Venerdì 21
Porto di Ravenna
Perchè se non possiamo piantare OGM li importiamo per cibo e mangimi???
Perchè nell'UE non ci sono le stesse regole per tutti sull'uso dei fitofarmaci??
Politica e certe associazioni dove sono??


Da anni l’agricoltura italiana sta subendo attacchi dai mercati esteri, in special modo su prodotti quali mais, soia, frumento che hanno e stanno massacrando i coltivatori del settore. Al di là di quanto succede per altre materie, va spiegato che è fondamentale la disparità di trattamento che gli agricoltori italiani subiscono da decenni e per questo vogliamo portare a conoscenza il cittadino, che per noi non è un semplice “consumatore”.
In Italia non si può produrre OGM, ma lo importiamo e quindi lo mangiamo, e paghiamo multe salate imposte dall’Unione Europea perché ne ha sancito la libertà di coltivazione. Tutti i giorni giungono sul suolo nazionale quantità enormi di OGM facendo concorrenza sleale alle nostre produzioni OGM Free. Un esempio: il 90% della farine di soia d’importazione sono OGM.
Vogliamo rendere noto alla popolazione ciò che sta avvenendo, smascherare le volontarie truffe ai danni di chi deve avere il diritto di decidere di cosa nutrirsi. Infatti la legge sull’etichettatura degli alimenti viene quotidianamente aggirata: sul prodotto finito non viene riportata la presenza o meno di OGM durante le fasi dell’alimentazione dell’animale.
Inoltre auspichiamo la parità di utilizzo dei fitofarmaci in tutta Europa, in quanto molti prodotti vietati in Italia sono di libero impiego in altri stati europei, questo penalizza il nostro lavoro e non ci rende competitivi con i nostri colleghi europei.
Per questi ed altri motivi viene indetta una manifestazione a carattere nazionale VENERDI 21 FEBBRAIO a Ravenna, il maggiore dei porti commerciali d’Italia per quanto concerne il transito di cereali.

Azione Rurale Veneto

 Il GTA a sostegno di Azione Rurale Veneto per il presidio che si terrà al porto di Ravenna il giorno 21 Febbraio.


Il GTA sostiene la manifestazione di protesta degli agricoltori veneti di Azione Rurale,che,con il loro presidio al porto di Ravenna,chiedono allo stato italiano ed alle istituzioni,di porre fine alla demagogia del "NO OGM" prodotto in Italia, ma "SI all'OGM" importato in Italia.

Il nostro paese sta sopportando uno stato di crisi economica e di paralisi politica e istituzionale senza precedenti negli ultimi anni.

Chiediamo a chi si farà carico di amministrare le sorti travagliate di questo paese,di porre fine all'ipocrisia di limitare con ogni sorta di lacci e lacciuoli burocratici e ideologici le nostre produzioni agricole,per poi importare di tutto senza limiti e, soprattutto senza regole,da tutte le parti del mondo.

I produttori agricoli italiani sono penalizzati,oltre che dalla crisi economica generale,dalla farraginosa ed asfissiante burocrazia,dalle restrittive normative e regole sull'uso dei prodotti fitosanitari,norme e regole che valgono per le nostre produzioni agroalimentari,ma non per gli stessi prodotti provenienti dai nostri concorrenti europei,ma che poi vengono venduti e consumati regolarmente nei mercati e dai consumatori italiani.

Per questo non siamo competitivi,non solo con i paesi emergenti, ma anche e soprattutto nei confronti dei partners europei ( Francia,Spagna,Belgio,Olanda,Grecia,Portogallo,ecc.).

Come dimostra la manifestazione al porto di Ravenna ,gli agricoltori non sono più disposti a farsi prendere in giro,nè dai politici,nè da pseudo-organizzazioni di categoria dedite alle statistiche ed a manifestazioni folcloristiche, e chiedono alla politica di agire immediatamente sulle leve della sburocratizzazione,della semplificazione normativa e della reciprocità delle norme e delle regole produttive in materia fitosanitaria,fiscale e burocratica,almeno con i paesi aderenti alla comunità europea.

Il Consiglio Direttivo

G.T.A

 Dire no all'Ogm prodotto in Italia e sì a quello importato è pura demagogia!!!



7 commenti:

  1. COLDIRETTI CHE DICE NO AGLI OGM E POI VENDE QUELLI IMPORTATI NEI MANGIMI DEI CONSORZI AGRARI!

    CHE COSA è SE NON DEMAGOGIA!!

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  2. E' VERO CHE TRE MULTINAZIONALI SPERIMENTANO OGM , MA CON GLI OGM SI USEREBBERO MENO FITOFARMACI, PERCHè NON FARE RICERCA ANCHE IN ITALIA??
    NON SARà CHE ALTRE MULTINAZIONALI COME BAYER, BASF E ALTRE VOGLIONO CONTINUARE A VENDERE FITOFARMACI??
    PONETEVI QUESTO DUBBIO!!

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  3. CONFAGRICOLTURA

    COMUNICATO STAMPA

    PRESIDIO OGGI AL PORTO DI RAVENNA A TUTELA DEL MADE IN ITALY E DELLA SICUREZZA ALIMENTARE, GARAGNANI: “CONFAGRICOLTURA EMILIA ROMAGNA SOSTIENE CON FORZA L'AZIONE DEL GRUPPO TRASVERSALE AGRICOLTORI IN CORSO AL PORTO DI RAVENNA: BASTA DEMAGOGIA E DISINFORMAZIONE, E' ORA CHE I CITTADINI SAPPIANO COSA IN REALTA' MANGIANO”

    Bologna, 21 febbraio 2014 – “Confagricoltura Emilia Romagna sostiene con forza l'azione del Gruppo Trasversale Agricoltori in corso oggi al Porto di Ravenna, a tutela dei prodotti “made in Italy” e della sicurezza alimentare: basta demagogia e disinformazione, e' ora che i cittadini sappiano cosa in realtà mangiano”. Sono le parole del presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani, intervenuto a margine della manifestazione che si sta svolgendo in queste ore a Ravenna, proprio nel più importante porto commerciale d'Italia per transito di cereali.
    ”Dalle regole sull'uso dei fitofarmaci (alcuni vietati in Italia ma liberamente impiegati in altri paesi europei) ad alcuni ingiustificati vincoli ambientali che di fatto limitano l'agricoltore nell'assolvere il proprio compito fino all'incredibile scelta di vietare la coltivazione di OGM in Italia ma consentirne liberamente l'importazione, la commercializzazione e il consumo su territorio nazionale – lamenta Garagnani - sono solo alcune delle tante politiche, condotte spesso sotto l'egida di associazioni ambientaliste o pseudo agricole, volte a danneggiare in primis l'agricoltore, spiazzato dai competitors stranieri e inevitabilmente costretto a perdere così la “battaglia dei prezzi” sui mercati europei” ma certamente, e di conseguenza, anche il consumatore italiano, ignaro acquirente di un qualcosa che neanche conosce, convinto che a fare da garante del suo cibo sia un agricoltore italiano che invece non ce la fa più.
    “Alla vigilia di un nuovo governo – conclude il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna - auspichiamo più coraggio da parte della classe politica; più chiarezza nella tracciabilità e nell'etichettatura dei prodotti agroalimentari; meno burocrazia inutile e meno controlli inefficaci che finiscono col gravare solo sulle aziende agricole produttrici, indebolendole sul piano della competitività. Fermiamo l'approvvigionamento incondizionato di materie prime non italiane, però libere di entrare legalmente attraverso tutti i porti della penisola. Adottiamo la migliore delle politiche che vada in questa direzione e forniamo ai nostri agricoltori tutti quegli strumenti normativi che li possano rendere più forti e più competitivi sui mercati internazionali. Solo così potremo davvero difendere il made in Italy agroalimentare, sano e di qualità”

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  4. ....bravo Garagnani,questo è parlare chiaro, ed è vera e concreta presa di posizione a difesa e tutela dei propri associati....

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  5. le solite contraddizioni all'italiana e chi tace è ...... COMPLICE!!!

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  6. Il video spiega molto bene il senso della manifestazione!

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  7. Argomenti dove sono così palesi le contraddizioni, mah....che dire possibile che gli agricoltori non si sveglino???

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