martedì 17 dicembre 2013

IMU 2014
Il Ministro De Girolamo ci ha letteralmente INGANNATI!!!
 
Ha detto che avrebbe fatto di tutto per non farci pagare l'IMU, invece..... nulla ha fatto!! 
E ancora peggio  ha fatto il PD che non ha fatto altro che cercare un modo per mettere dei contributi PAC (psr) e non, nelle casse di...... qualche potente associazione?!?! 

 Dopo che per anni la Coldiretti ha appoggiato Berlusconi ora il PD vuole "riportarla" tra le proprie file, cercando come abbiamo visto i giorni precedenti col "tesoretto" della FEDERCONSORZI e ora cercando di finanziare con i contributi PAC, i consorzi di Bonifica e le associazioni allevatori, le "vecchie AIA" ormai al fallimento!!!!  
E poi l'opinione pubblica dice che agli agricoltori arrivano molti contributi a fondo perduto, .....più che altro si perdono tra politica e i burocrati delle associazioni !!!
 

Notizie dalla stampa online

PAC, ANCORA NESSUNA IPOTESI SUL TAVOLO PER AGRICOLTORI. SI ASPETTA MERCOLEDI’PSR, POLITI: NO A PIANO BIODIVERSITA' E IRRIGUO. MEGLIO SU RICERCA E PROTEINE VEGETALI

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Il Mipaaf lavora sui Piani di Sviluppo rurale, il Psr, ma ancora nulla di fatto per quanto riguarda la Pac, per cui l’Italia è indietro rispetto agli altri paesi europei. Sono passati diversi mesi dalle 53 “preguntas” anticipate da Agricolae che il governo spagnolo pose alle associazioni e agli operatori agricoli al fine di mettere sul tavolo una proposta per l’applicazione della riforma che potesse “piacere” agli addetti ai lavori. Per ora in Italia si ha un appuntamento per il prossimo mercoledì 18 dicembre tra ministro e associazioni. Nessuna ipotesi sul tavolo e nessun incontro precedente. E da smentire le voci per cui ci sarebbero stati degli incontri sulla Pac tra De Girolamo e i presidenti delle organizzazioni agricole.

Per ora “nessuna ipotesi sul tavolo, aspettiamo la riunione del 18. Tutto ancora da discutere”, spiega ad AGRICOLAE Giuseppe Politi, presidente della Cia e coordinatore di Agrinsieme.

Per quanto riguarda le ipotesi messe sul tavolo sui Piani di Sviluppo rurale (i 4 piani nazionali relativi alla gestione del rischio, lo Sviluppo, l’irriguo e la biodiversità) Politi si dice “d’accordo con Guidi”: “Giudichiamo positivamente i piani sulla gestione del rischio e sullo sviluppo, ma non siamo d’accordo su quelli relativi al piano irriguo e alla biodiversità”. “Avremmo voluto – prosegue – un Piano nazionale sulla ricerca e un Piano nazionale sulle proteine vegetali, temi che veramente potrebbero dare una mano agli agricoltori”.

Notizie dalla stampa online

PSR, OLIVERIO (PD): SCONCERTATO PER DICHIARAZIONI CONTRO PIANO IRRIGUO NAZIONALE

“Apprendo con sconcerto alcune dichiarazioni rilasciate da autorevoli esponenti di Organizzazioni Professionali Agricole, che esternano contrarietà all’utilizzo di fondi PSR per il 2 ° Piano Irriguo Nazionale. Non tengono in considerazione che si tratta di fondi aggiuntivi rispetto a quelli destinati al nostro Paese nell’ambito della nuova Politica Agricola Comune e, soprattutto, evidenziano un’ingiustificata divisione nel mondo agricolo, indebolendo così il supporto alla fondamentale azione dei Consorzi di bonifica, nei quali unitariamente si riconoscono. Auspico la ricomposizione di una polemica priva di fondamento nell’interesse generale dell’agricoltura e dell’ambiente e soprattutto degli interessi generali degli italiani, ai quali bisogna far riferimento, pur nella legittima battaglia di rappresentanza politica”. Lo dichiara Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura.

La risposta da parte dei presidenti di tutte le organizzazioni agricole – tranne la Coldiretti – non tarda ad arrivare:

PSR, GUIDI: IO SCONCERTATO PER LE PAROLE DI NICODEMO OLIVERIO. LA MAGGIORANZA DEL MONDO AGRICOLO CONTRO PIANO IRRIGUO NAZIONALE

“Anche io esprimo sconcerto per le parole di Nicodemo Oliverio”, dichiara ad AGRICOLAE il presidente di Confagricoltura Mario Guidi in merito al comunicato inviato da Nicodemo Oliverio con cui esprime “sconcerto” per la contrarietá manifestata da Giuseppe Politi, Mario Guidi e Franco Verrascina nei confronti di un piano irriguo nazionale tra i 4 temi del Psr. “Quale sconcerto – prosegue Guidi – se diciamo solo che le risorse devono andare alle imprese agricole e non per mantenere le strutture dei consoryi di bonifica? E quale sconcerto – si chiede ancora il presidente degli imprenditori agricoli – se la maggioranza del mondo agricolo si e’ espressa contro questa misura?”

E poi:

PSR, GUIDI: LE RISORSE DESTINATE AD AGRICOLTORI, IN FORMA SINGOLA O ASSOCIATA

“Tutte le risorse al secondo pilastro devono essere destiante direttmente alle aziende agricole salvo assicurazioni e le misure per l’innovazione e la ricerca. finalizzate allo stesso mondo. Chi fara’ scelte diverse dovra’ spiegarlo direttamente agli agricoltori in forma singola o associata che aspettano con ansia queste risorse per miglirare la propria competitivita’”. Lo dichiara ad AGRICOLAE il presidente di Confagricoltura Mario Guidi in merito al comunicato inviato da Nicodemo Oliverio con cui esprime “sconcerto” per la contrarietá manifestata da Giuseppe Politi, Mario Guidi e Franco Verrascina nei confronti di un piano irriguo nazionale tra i 4 temi del Psr. “Occore poi promuovere anche in sede nazionale le organizzazioni dei produttori”, conclude.
Dalla coldiretti nessun segnale e nessun comunicato stampa sulla questione IMU, ....... chissà perchè!!!!!

clicca su:
 http://blogdieles.altervista.org/non-ce-nessuna-crisi-la-parabola-del-contadino-e-dello-speculatore-da-non-perdere/

25 commenti:

  1. Bravo Guidi anche se sono sempre convinto che Agrinsieme doveva forzare di più la mano!

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  2. Iniziamo ad entrare nel vivo, ora si scoprirà tra politica e sindacati, che difende gli interessi degli imprenditori e chi invece quelli delle sovrastrutture che vivono sulle nostre spalle. Non servirà più interpretare il politichese tra le righe, ora si decide dove vanno i soldi, pochi, del psr.

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  3. Lo scippo e'dietro l'angolo...

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  4. .....sovrastrutture che per la maggioranza sono in mano alla coldiretti,......quindi fanno gola ai politici,......di tutti i partiti,........infatti la coldiretti ha agganci "trasversali" in politica.....

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  5. Un bel serbatoio di voti.

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  6. Più millantato che reale

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  7. SAPPIATE CHE COLDIRETTI NON HA MINIMAMENTE COMBATTUTO PER TOGLIERE L'IMU PERCHè ASPIRAVA A PRENDERE IL "TESORETTO" FEDERCONSORZI, O I SOLDI PSR DA METTERE NEI CONSORZI DI BONIFICA E NELLE VECCHIE ASSOCIAZIONI ALLEVATORI , QUESTO CON L'AIUTO DEL PD!!!
    è COSì O NO ???
    PIACERE DI ESSERE SMENTITO!!

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  8. Studiata bene : si tolgono risorse dal PSR perche' le aziende per pagare le tasse sugli immobili prosciugano la voce investimenti dai loro bilanci...bravi!!

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  9. LA COLDIRETTI STA DICENDO AI SUOI ASSOCIATI CHE PER IL 2014 GLI IMPRENDITORI AGRICOLI PROFESSIONALI NON PAGANO L'IMU, BEH......... PURTROPPO AVEVO RAGIONE IO !!!

    Legge di Stabilità: passa il lodo Fiorio; sull’Imu agricola

    Massimo Fiorio, vicepresidente della Commissione Agricoltura alla Camera e relatore della legge di Stabilità per la parte agricola, esprime soddisfazione per il lavoro che si è concluso ieri nelle Commissioni Agricoltura e Bilancio.

    “Sono passati - indica il deputato astigiano - gli emendamenti presentati dal sottoscritto sull’ Imu agricola e il ripristino del diritto, per le imprese, di optare tra reddito catastale e reddito di bilancio. Per quanto riguarda l’Imu, a partire dal 2014 i fabbricati rurali strumentali saranno esentati dal pagamento e avranno un’aliquota Tasi fissata con un limite massimo dell’uno per mille. Sarà ridotto, poi, da 110 a 75 il moltiplicatore per i terreni agricoli di coltivatori diretti e imprenditori professionali di settore iscritti alla previdenza agricola”.

    La Legge di stabilità, che sarà approvata alla Camera domani, prevede altre misure a sostegno delle imprese agricole giovanili e per l’internazionalizzazione dell’agroalimentare italiano. “Tra questi provvedimenti - aggiunge Fiorio – voglio sottolineare la possibilità, ottenuta attraverso un mio emendamento, per le imprese di beneficiare delle garanzie offerte dalla Cassa Deposito e Prestiti per le spese di investimento”.

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  10. UARDATE CHI è CHE VUOLE LA BUROCRAZIA IN QUESTO COMUNICATO STAMPA è BEN CHIARO, PAROLA DI ONOREVOLE!!

    STABILITA’, BLITZ NOTTURNO AGGRAVIA BUROCRAZIA “A SPESE” DEGLI AGRICOLTORIBERTUZZI: "RESPONSABILE CHI NE TRAE BENEFICIO. CERCHEREMO DI FERMARLO". CIA, CONFAGRI E COPAGRI NON LO VOGLIONO
    Pubblicato il 19/12/2013 at 14:13

    Colpo di scena alla Stabilità su cui è stata posta la fiducia alla Camera. Nella notte tra il 17 e il 18 dicembre è passato un emendamento – a firma Prodani (M5S), Russo (FI), Oliverio (PD) e Franco Bordo (SEL) – volto ad annullare un precedente orientamento del governo con il quale veniva abrogato l’obbligo per i piccoli agricoltori di assolvere a un adempimento di natura fiscale, il cosidetto “Spesometro”. In pratica una misura che secondo la senatrice Maria Teresa Bertuzzi (PD) “costerebbe” complessivamente ai “piccoli” agricoltori – quelli con un reddito al di sotto dei 7mila euro – circa 40 milioni di onere burocratico a causa della necessità da parte dei coltivatori di doversi rivolgere alle strutture operative delle associazioni agricole o a professionisti. In pratica quello che gli agricoltori hanno “risparmiato” in termini di Imu, viene “recuperato” con l’aggravio burocratico.

    Per Spesometro si intende l’elenco dei clienti e dei fornitori con cui gli imprenditori hanno intrattenuto rapporti economici nel corso dell’anno. Per cui – per effetto di questo blitz – anche gli agricoltori esonerati con un volume di affari sotto ai 7mila euro dovranno provvedere all’invio di questo elenco con tutti i relativi costi.

    “Una notte in più non ha aggiunto motivazione a qusta bocciatura. Io provvederò a reintrodurre questa semplificazione in linea assoluta con quelle che sono le scelte del governo e le necessità dei tempi. Non ci sono controindicazioni dal punto di vista della tracciabilità dato che non è un elenco di clienti di fornitori dove non viene riportata la qualità”. O mi si spiega in modo espicito quali sono le motivaizoni – prosegue – o andrò avanti e porrò la questione in Commissione ai colleghi. Sono sicura che anche le organizzazioni di categoria sosterrano la mia posizione”.

    Sempre secondo la Bertuzzi si tratta di una norma “la cui inutilità è comprovata, anche perché la tracciabilità sta nei documenti d’acquisto e non nel nome che pare su un elenco. In politica – conclude Bertuzzi – mi hanno insegnato che, per capire chi è responsabile di una decisione è chi ne trae beneficio”. Cia, Confagricoltura e Copagri fanno sapere ad AGRICOLE di essere contrarie alla reintroduzione di questa misura.

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  11. SI DICE CHE LA COLDIRETTI SIA MOLTO AGITATA , PERCHè SPERAVA MOLTO NEL "TESORETTO-" PER....ESIGENZE DI "CASSA" ?!?!?!

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  12. Bene ormai è chiarissimo cosa fa coldiretti e
    con l'IMU che ritorna non resta che chiudere l'azienda....... con tanti "cari" saluti a tutti!!!

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  13. RESOCONTO LEGGE DI STABILITà IN AGRICOLTURA:
    Dal 2014 torna l'imu anche per gli agricoltori professionali (IAP E CD) che pagheranno circa il 70-75% rispetto al 2012, mentre i proprietari non IAP pagheranno come il 2012 o qualcosa in più (TASI).
    Le Associazioni Agricole come si sono comportate ??
    Coldiretti non ha fatto nulla per fa togliere l'IMU perchè ha usato le sue forze per cercare di avere il "famoso tesoretto" FEDERCONSORZI ovvero 400 milioni di euro, facendo presentare 5 volte un emendamento apposito ...fortunatamente sempre bocciato.
    Agrinsieme ha lottato per non far avere quei soldi alla coldiretti e guarda caso come si è persa la possibilità di concedere il tesoretto, ci hanno tolto la rata IMU 2013, la domanda sorge spontanea, non è che usassero i soldi della rata IMU da dare alla federconsorzi??
    però secondo me Agrinsieme doveva alzare un pò più la voce!!
    Punti a favore per l'agricoltura la scelta per le società agricole di optare per il regime IVA speciale agricolo o per la gestione normale, un pò poco anzi molto poco!!!
    Infine inserito anche per le aziende sotto i 7.000 euro l'elenco soci fornitori, che secondo un onorevole, l'ha richiesto chi ne trae beneficio, specificando che CIA; CONFAGRICOLTURA E COPAGRI NON LO VOLEVANO.....quindi!!!
    ora si "lotta" con i contributi PAC (psr) dove stanziarli e ancora è lotta coldiretti contro Agrinsieme,....bene l'operato di Guidi !! ripeto Agrinsieme è ora che alzi la voce!!!
    Con tutte queste "guerre" che beneficio potranno mai avere gli agricoltori??
    Come sempre felice di essere smentito!!

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  14. Agricoltura
    NOMISMA: A CHI GIOVA LA “GUERRA DEL MADE IN ITALY”? NON ALL’EXPORT ITALIANO"TRA I DUE LITIGANTI IL TERZO GODE": INDUSTRIA ALIMENTARE TEDESCA ESPORTA 55 MLD, QUELLA FRANCESE 42, ITALIA FERMA A 26 MLD MA SUPERA GLI ALTRI PER VALORE AGGIUNTO
    Pubblicato il 11/12/2013 at 11:59

    made in italyTra blocchi alle frontiere e scambi di accuse tra associazioni di rappresentanza, si è messo in dubbio quel legame di filiera che, considerando tutti gli operatori coinvolti (agricoltura, industria alimentare e distribuzione), rappresenta un asset strategico del nostro paese (14% del PIL), facendo perdere di vista – sottolinea Nomisma in una nota – una questione fondamentale: ma se il “made in Italy” è così famoso e richiesto nel mondo, come è possibile che il nostro export alimentare valga solo la metà di quello tedesco? Si potrebbe dire che “tra i due litiganti, il terzo gode” perché una cosa è certa: mentre in Italia impazza questa “guerra del Made in Italy” ci sono già dei vincitori e cioè i competitor esteri dei nostri prodotti agroalimentari. Quei produttori, come nel caso dei tedeschi, che non facendo leva su una distintività analoga a quella che contraddistingue il nostro “made in Italy” alimentare, hanno più di noi puntato su efficienza e competitività di sistema. E i risultati raggiunti sembrano dar loro ragione. La propensione all’export dell’industria alimentare tedesca supera il 30%, contro il 20% dell’Italia, ma nei valori assoluti il divario è abissale: 55 miliardi di euro contro 26, praticamente il doppio. Anche la Francia ci supera, con 42 miliardi di euro e la Spagna ci tallona, con 22 miliardi.

    Rispetto ai tedeschi, produciamo più valore aggiunto: 24 miliardi contro 11 e questo dato non deve essere sottovalutato, perché è dal valore aggiunto che si capisce quanto un settore sia importante per l’economia di un Paese, visto che tale indice altro non è che la somma delle remunerazioni che vanno ai lavoratori (salari e stipendi), agli imprenditori (utili), ai prestatori di capitale (interessi bancari e finanziari) nonché allo Stato (imposte dirette). E se il valore aggiunto prodotto dall’industria alimentare italiana è maggiore di quello tedesco – pur a fronte di un fatturato che invece ne rappresenta i ¾ – è anche grazie ad un più alto posizionamento di prezzo dei nostri prodotti, segnale evidente di un apprezzamento che i consumatori di tutto il mondo esprimono verso le nostre produzioni alimentari. Un confronto Italia-Germania rende meglio il paragone. Si pensi che le nostre esportazioni di formaggi, nel 2012, sono state pari a poco meno di 2 miliardi di euro, quelle tedesche hanno superato i 3,5 miliardi, ma il nostro prezzo medio all’export è risultato doppio (6,6 €/kg contro 3,1 €/kg). Oppure si guardi alla cioccolata: 1,3 miliardi di export di prodotto italiano contro i 3,6 miliardi di quello tedesco, ma con un prezzo medio di 5 €/kg contro 3,8 €/kg. Lo stesso discorso vale per i salumi, il caffè e i prodotti da forno. Solo nel caso del vino l’Italia vince su entrambi i fronti.

    .

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  15. 2° parte

    Senza entrare nel merito del confronto qualitativo, la Germania esporta di più perché è più competitiva e non soffre di gap strutturali che invece limitano la propensione all’export delle nostre imprese. Quali sono questi gap? Innanzitutto la dimensione media delle nostre aziende. Il 70% del valore dell’export alimentare italiano è fatto dalle imprese con più di 50 addetti che nel nostro paese sono meno di 900 (pari ad appena l’1,5% del totale). In Germania la stessa tipologia conta quasi 2.900 imprese, pari al 9% del totale. “Un tempo si diceva “piccolo è bello”, ma questo paradigma sembra oggi scricchiolare di fronte a due fattori travolgenti: da un lato, la crisi dei consumi interni che obbliga le nostre imprese a guardare a mercati sempre più distanti geograficamente; dall’altro, un “sistema Paese” che anziché supportare le nostre imprese in questa ricerca di competitività rischia di affossarle definitivamente, colpendo in primis quelle più piccole”- dichiara Denis Pantini (Direttore Area Agricoltura e Industria Alimentare di Nomisma). “Anche in questo caso alcuni esempi sono eclatanti. Siamo tutti contrari ai rigassificatori, ma intanto il costo medio industriale dell’energia elettrica in Italia è superiore del 70% a quello medio europeo; il costo del trasporto su gomma (sul quale viaggia il 90% delle nostre merci alimentari) è superiore del 30% a quello spagnolo e non è solo una questione legata al prezzo dei carburanti ma anche di deficit infrastrutturale che ci vede penalizzati rispetto agli altri competitor europei.

    Sono questi i veri nodi sui quali gli agricoltori, le imprese alimentari e le istituzioni italiane dovrebbero concentrare i loro sforzi, nella consapevolezza che la filiera del made in Italy alimentare non solo è un valore per il Paese ma senza di essa non potrebbe sopravvivere nessuna delle componenti che ne fanno parte. Perché senza gli allevatori italiani del suino pesante non potrebbero esistere i prosciutti Dop, ma senza l’industria pastaria non avrebbe senso coltivare grano duro in Italia” – conclude Pantini.

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  16. ......Il ragionamento di Pantini non fa una grinza ed è di buon senso,......ma va contro gli "slogan" popolar-sindacali della coldiretti.....che purtroppo trovano "sponda" in modo trasversale nei nostri politicanti da quattro soldi.....

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  17. MA GUARDA .....AVEVO RAGIONE IO SULL'IMU PAGANO ANCHE GLI IAP AL CONTRARIO DI QUELLO CHE RACCONTANO ALCUNE ASSOCIAZIONI ( UNA SOPRATUTTO) AI SUOI ASSOCIATI!!

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  18. ....gli agricoltori non sono nemmeno come San Tommaso,non credono neanche dopo che vedono.......

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  19. Per il 2013 non si paga nulla. Me lo anno assicurato ieri. Per il 2015 si vedrà ....

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  20. ....questo lo avevamo capito anche noi,....e per il 2014 chi paga,le nostre associazioni di categoria??

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  21. Ugo Childez perchè passi dal 2013 che già sapevamo al 2015 ??
    lo sai che dopo il 13 c'è il 14 ??? per il 2015 attenti che può solo peggiorare!

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  22. la Finanziaria in Agricoltura è una bella stangata venduta come rilancio dell' agricoltura...

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  23. è una stangata con l'IMU però bisogna anche guardare che hanno mantenuto il FSN per le calamità, è rimasta all1% iva terreni e hanno mantenuto le misure per esportazione, poi sapendo che coldiretti non fa niente e commercianti e artigiani dicono se paghiamo l'IMU noi la devono pagare anche loro....poteva andare peggio!!

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  24. Non e'peggiorativa tranne che per l'Imu e l'introduzione della Tasi, di rilancio pero non si vede traccia...ma le nozze coi fichi secchi si sa non si possono celebrare!

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  25. BEN DETTO !!!! Finalmente Agrinsieme sono diventati un pò più aggressivi!!!!

    STABILITÀ, AGRINSIEME: “ACCOGLIAMO LA SFIDA COLLABORATIVA LANCIATA DAL MINISTRO DE GIROLAMO”MA LA SI CHIEDA ANCHE AI POLITICI E A CHI VUOLE A TUTTI I COSTI INTERVENTI PER INTERESSI DI PARTE


    land3“Accogliamo, come abbiamo sempre fatto, la ‘sfida collaborativa’ che ci chiede il Ministro De Girolamo e l’accogliamo ovviamente nell’interesse degli associati, anzi di tutto il settore agricolo, e non certo delle nostre associazioni”. E’ questo il commento di Agrinsieme alle dichiarazioni del ministro per le Politiche agricole nell’odierna conferenza stampa sulla Legge di stabilità.

    “Riteniamo tuttavia sia sbagliato generalizzare quando si parla di collaborazione delle Organizzazioni. I temi della semplificazione sono da sempre infatti una nostra priorità: non a caso Agrinsieme è stata la prima a porre l’attenzione su alcuni emendamenti come quello della reintroduzione dell’obbligo del registro clienti e fornitori che non andavano nella direzione di favorire gli agricoltori, ma avevano lo scopo di alimentare inutili sovrastrutture”.

    “Rispetto a Federconsorzi, abbiamo apprezzato le parole del Ministro che in conferenza stampa ha affermato che la questione non era una priorità del Ministero e del governo ma che essa andrà affrontata a tempo debito e con la collaborazione di tutti . Abbiamo inoltre gradito la sottolineatura del presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati Sani secondo il quale si è trattato di un’iniziativa di singoli deputati che hanno mal posto la questione”.

    “In merito alla Legge di Stabilità – conclude il coordinamento – va riconosciuto l’impegno del Ministro De Girolamo, del governo, delle commissioni parlamentari Agricoltura e Bilancio e di tutte le forze politiche. Finalmente è stato dato il giusto risalto al comparto agroalimentare con l’introduzione nella legge di Stabilità di misure importanti che danno respiro agli agricoltori e delle quali trarrà vantaggio tutto il sistema agroindustriale, in primis le esenzioni dall’imposta Imu per i fabbricati rurali strumentali, le misure a sostegno dell’internazionalizzazione e il rifinanziamento con 5 milioni di euro del fondo per la razionalizzazione e riconversione della produzione bieticolo-saccarifera”.

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