lunedì 1 ottobre 2012

MACFRUT 2012

                           


Meditate sulla vignetta, meditate!!!


Dopo il MACFRUT facciamo un breve riassunto di ciò che è successo!


Dopo la prima giornata con il convegno Coldiretti possiamo dire che sono dei fuoriclasse, hanno pubblicizzato davanti al Ministro quello che ancora non esiste facendolo passare per un progetto già sulla cresta dell’onda.
un pastificio ancora fermo o quasi, una filiera ortofrutta dentro ai consorzi agrari che non esiste e un marchio FAI che nessuno conosce, vedremo in futuro ma mi sa ci sia molto fumo e un arrosto ….bruciato!!
Bene la relazione di Gianluca Bagnara che in sostanza dice:
1) abbiamo costi fissi molto alti dentro ai magazzini si è investito troppo
sui fabbricati e adesso ne paghiamo le conseguenze
2) Abbiamo una Spagna che è più attenta al mercato e a cosa chiede il
mercato ,mentre noi ci accontentiamo di vendere senza cercare di
migliorarsi, così la spagna cresce mentre noi caliamo
3) non abbiamo strategie commerciali e la voglia di fare e cioè
modernizzarsi, rendere "snelle" le strutture e migliorarsi sotto tanti
aspetti
4) non abbiamo bisogno dei ritiri di mercato ma bisognerebbe cambiare l'ocm
5) se pensiamo di fare i soldi con “il cestino” calibri B e C non abbiamo capito niente!
6) infine altro che chiedere alla politica, le cose da fare sono all’interno delle nostre strutture di commercializzazione

Seconda giornata: il convegno della cooperazione insieme a CIA e CONFAGRICOLTURA

Un Politi (presidente CIA) che ha detto alcune cose giuste, ma sempre dobbiamo fare, dobbiamo fare e…quando le facciamo???
Chiaro che con tutti i contrasti interni che ha la CIA è fatica …FARE!!!
Guidi di Confagricoltura buone idee e proposte, serve più “cattiveria”  per cercare di ottenere qualcosa!!
Ora dopo l’ennesime promesse, iniziamo a fare??
la cooperazione invece una gran delusione nessun progetto e solo e sempre a chiedere incentivi e  contributi, per far cosa se non si hanno progetti??
Il problema a mio parere è che la cooperazione chiede “euri”  da “dividersi” all’interno delle strutture per “nascondere” i veri problemi interni che ha, come è quasi sempre stata abituata a fare , ma ora basta, è ora di risolvere questi problemi, basta chiedere incentivi senza motivo, BISOGNA CAMBIARE, CAMBIARE CAMBIARE!!!
Ci vuole un vero cambiamento sostanziale della cooperazione, rinnovamento, snellire l’apparato, e che i dirigenti pensino alla base sociale e non solo come tenersi stretto la “poltrona”.
Ci vuole un rinnovo della classe dirigente e costruire la classe dirigente del futuro, mettendo sempre gli YES MAN le strutture non hanno futuro!!!
Infine ora che la cooperazione è in crisi col mercato cercano gli accordi di filiera, quando i “TRASVERSALI” sono anni che dicono questo, l’Assessore Rabboni ci ha provato più di una volta senza ricevere l’aiuto dal mondo organizzato, ci voleva un anno pietoso per certi versi come il 2012 per capirlo?????
Sempre più convinto che sta gente deve andarsi a casa, bisognerebbe “scioperare” verso le coop.ve finché non si taglia qualche testa!!

13 commenti:

  1. L'autunno scorso ci fu l'assemblea delle tre centrali cooperative...inutile dire che mentre loro riescono a pensare una cosa del genere e si preoccupano d'annunciare che andranno a Bruxelles a chiedere sia maggiori ocm che la possibilità d'andare a pescare nel calderone dei psr...

    Marco F.

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  2. Come al solito il nostro amico Gianfranco centra l'obbiettivo,cogliendo il nocciolo delle questioni.Sarebbe arrivato il momento che chi ha delle responsabilita'importanti di rappresentanza del settore decidesse di agire e smettesse di fare continue dichiarazioni di intenti sulle cose da fare.
    Serve più coraggio e, probabilmente come dice Gianfranco, servono anche forze e mentalità nuove.E queste non escono certo dai compromessi che vediamo nei recenti rinnovi cariche(a parte una unica piccola grande eccezzione).

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  3. la rappresentanza agricola, associazioni da una parte, cooperazione dall'altra ho la sensazione che "tirano a campare" o meglio, chi gestisce sta tirando a campare, ma tirando a campare ....si muore!
    mentre provare a far qualcosa forse si campa, non vedo idee, non vedo stile imprenditoriale, vedo il buio in fondo al tunnel!!!
    Anche coldiretti, durerà più a lungo forse, ma forza di produrre fumo poi l'arrosto si brucia!!!

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  4. Bene la relazione di Gianluca Bagnara che in sostanza dice:
    1) abbiamo costi fissi molto alti dentro ai magazzini si è investito troppo
    sui fabbricati e adesso ne paghiamo le conseguenze
    2) Abbiamo una Spagna che è più attenta al mercato e a cosa chiede il
    mercato ,mentre noi ci accontentiamo di vendere senza cercare di
    migliorarsi, così la spagna cresce mentre noi caliamo
    3) non abbiamo strategie commerciali e la voglia di fare e cioè
    modernizzarsi, rendere "snelle" le strutture e migliorarsi sotto tanti
    aspetti
    4) non abbiamo bisogno dei ritiri di mercato ma bisognerebbe cambiare l'ocm
    5) se pensiamo di fare i soldi con “il cestino” calibri B e C non abbiamo capito niente!
    6) infine altro che chiedere alla politica, le cose da fare sono all’interno delle nostre strutture di commercializzazione
    in PAROLE POVERE IL GRANDE BAGNARA DICE CHE ABBIAMO IL FUOCO NEL PAGLIAIO E INVECE DI CHIAMARET IL 115 CHIAMIAMO 199 HOT LINE SEX.....stiamo andando a "puttane"!!!!

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  5. Bravo Dante,tu l'hai capito.E gli altri?

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  6. I giorni scorsi alla lezione di economia dei sistemi d'impresa il prof ha detto questa frase che mi ha fatto riflettere sull'attuale situazione: "L'impresa migliore non è la più forte o la più grande, ma quella che si adatta meglio alle esigenze di mercato"
    Si parlava di grandi imprese che cercano di ridurre i costi di gestione e produzione, aumentando il più possibile la quantità prodotta... Questi sono sistemi che, come la storia insegna, sono destinati a fallire!! Forse dovrei portare con me a lezione qualche super mega direttore!!

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  7. OPS,......... le nostre strutture lavorano proprio così...... produrre, produrre, produrre, dimenticando le esigenze dl mercato, il futuro è sempre più oscuro!!!

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  8. io il futuro lo vedo proprio nero se non facciamo cadere qualcuno (vedi vignetta del post!), un anno come il 2012 con liquidazioni a 30 cent. dove vogliamo andare???
    Forza popolo fuori gli attributi!!!
    Poi ci vogliono far credere che nel mese di agosto da -25% siamo andati a pareggio o quasi, quindi nel 2012 in agosto ci sarebbe stato un più 20% rispetto al 2011, credono proprio che siamo tutti deficienti?!?!
    Spero che gli agricoltori facciano esplodere quel fermento che si sente nell'aria!!!

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  9. La realta sulle prime liquidazioni non fa che confermare quello che alcuni di noi dicevano gia da tempo , ma sempre snobbati , ma si inizia a sentire voci di privati ben allineati con le proiezioni delle op ma si puo continuare a produrre sotto i costi di produzione ?

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  10. Mi piacerebbe che la cooperazione (TUTTA)organizzasse una serata o a Faenza o a Forlì dove poter confrontarci tra soci e dirigenti sul futuro ( e sul presente) della cooperazione.
    Una serata del tipo domande e risposte non lunghi monologhi per far passare la serata, dovranno pur renderci conto di ciò che fanno e succede!!
    Ma credo che non ne abbiano il coraggio!!!

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  11. Per una serie di motivi, non possiamo competere a livello di costi di produzione con altri paesi! Lo possiamo fare solo producendo qualità e, rendendola riconoscibile ma, quando ormai un decennio fa, chiesi in assemblea che la qualità che mi era stato chiesta di produrre mi venisse remunerata adeguatamente, il presidente mi rispose che anche un calibro C poteva essere QUALITÀ!

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  12. Spagna: Le esportazioni di frutta è cresciuto dell'11% a Lleida nel 2011
    Martedì 9 ottobre 2012
    Le esportazioni di frutta è cresciuto dell'11% a Lleida nel 2011. E fu a causa della qualità del frutto Lleida. Tale fiducia è stato il ministro dell'agricoltura, dell'allevamento, della pesca, alimentare e naturale Medi, Josep Maria Pelegri, in occasione dell'apertura della Fiera di Préssec Ribagorçana tenutasi nel comune di Alfarràs (Spagna).

    "Stiamo guadagnando terreno rispetto ai concorrenti come la Francia e l'Italia, e anche se quest'anno si è registrato un calo della produzione a causa di grandinate, ha raggiunto un Llotja citazione molto bene", ha detto.

    La frutta era la star del giorno speciale, ha sottolineato il salto di qualità fatto da imprese catalane e il ritmo delle esportazioni di frutta Lleida, rendendo mondo.

    A questo proposito, il ministro ha detto che le società di frutta catalane hanno fatto un salto molto importante di produzione, trasformazione e commercializzazione, così li ha chiamati a continuare a lavorare, perché è necessario un impegno ancora di più per concentrare l'offerta. Inoltre ", ha sottolineato il lavoro nel campo della ricerca, innovazione e sviluppo del frutto del cerchio".

    Secondo Pelegrí, leader esportazioni hortofructicolas molto di Lleida e le esportazioni sono una chiave per il futuro.

    Peach, il ministro ha sottolineato la qualità di una pesca tardiva, grazie alle sue caratteristiche che hanno permesso la creazione di un mercato distinto.

    NOI IN ITALIA SIAMO DEGLI IMBECILLI!!!!

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  13. Bisogna dirlo ai nostri direttori,io non ne ho bisogno, perchè avevo capito alcuni anni fa che questi ci avrebbero fatto un ....mazzo così!

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