ESSERE O NON ESSERE QUESTO è IL PROBLEMA!!!
Essere non essere o avere o non avere non lo so, quale sia il giusto, ma una domanda sorge spontanea:
Ma tra i dirigenti CIA ad incominciare dal vicepresidente Nazionale, nonchè Presidente Emilia-Romagna CIA Antonio Dosi, sono d'accordo sulle parole del loro Presidente Scanavino, in quell' OTTIMO passaggio dove parla della rappresentanza e di Coldiretti??
Ma tra i dirigenti CIA ad incominciare dal vicepresidente Nazionale, nonchè Presidente Emilia-Romagna CIA Antonio Dosi, sono d'accordo sulle parole del loro Presidente Scanavino, in quell' OTTIMO passaggio dove parla della rappresentanza e di Coldiretti??
Visto che Dosi pare essere "affezionato" al suo collega
" Tonello".... "principe giallo" dell'Emilia Romagna agricola.
" Tonello".... "principe giallo" dell'Emilia Romagna agricola.
Buone dichiarazioni nel suo complesso!!
DINO SCANAVINO: “NON SIAMO RIVENDICATORI PURI, MA PROPOSITORI VERI”STIAMO PER SOTTOSCRIVERE CONTRATTO CON EXPO. MA LEGATI DA AGRINSIEME COME PROTAGONISTI, NON COME SPETTATORI
Una politica all’insegna della continuità. quella annunciata ad AGRICOLAE dal presidente della Cia Dino Scanavino. Dato che “non c’è necessità di interrompree le linee approvate finora”. Molte le priorità sul tavolo della Confederazione agricoltori italiani: “prima di tutte quella della contingenza”, spiega.”Abbiamo scritto al ministro, la questione dei fascicoli bloccati sta portando le aziende in sofferenza”. Poi quelle strutturali, più a largo respiro: “abbiamo scritto anche al ministro del Lavoro Poletti chiedendo che il lavoro a tempo determinato in agricoltura, superando un certo numero di giornate, possa accedere agli sgravi contributivi previsti già per le altre attività”. E poi naturalmente la Pac: “abbiamo avuto contatti a livello ministeriale e i nostri tecnici sono al lavoro. Abbiamo bisogno di un Psr e di una Pac che stavolta davvero rafforzino le imprese sostenendo la presenza delle famiglie coltivatrici nelle aree rurali. E dato che il supporto che queste possono dare per la tutela del paesaggio e la lotta al rischio idrogeologico è grande – precisa – l’Unione europea deve farsene carico”.
Scanavino ha le idee chiare sull’approccio da avere in ambito politico e agricolo: “Non siamo dei rivendicatori puri – spiega – ma dei propositori veri”. “Un altro tema importante per noi è quello della semplificazione e dell’alleggerimento dello Stato che Renzi ha promesso di fare. Siamo pronti a sostenerlo. Una burocrazia deve aiutare e deve sostenere, non deve complicare. Occorre fare in modo che tutti abbiano gli stessi diritti. Oggi gli imprenditori sono frenati dai costi e dal blocco psicologico che comporta la burocrazia italiana. Una cosa drammatica in un momento in cui abbiamo invece bisogno di imprenditorialità”.
E questo è uno dei cavalli di battaglia del coordinamento di Agrinsieme: quello di sviluppare l’impresa per renderla competitiva sul mercato. Anche abbattendo la burocrazia e trovando compromessi tra i vari attori della filiera. “Con Agrinsieme abbiamo messo in piedi uno strumento che sta funzionando molto bene”, prosegue il presidente della Cia. “Le nostre proposte vengono fuori dopo un dibattito interno. Trovando accordi anche su quesitoni importanti”, come quella del vino. E i rapporti con le altre organizzazioni? “Con Copagri dialoghiamo serenamente”, precisa. “Con la Coldiretti noi dialogheremo quando la Coldiretti si convincerà che non può rappresentare l’agricoltura da sola, perché pur essendo grande non ne ha il titolo. E si siederà con l’altra parte della rappresentanza, che è maggioritaria”.
Altro punto importante delle linee guida di Scanavino quello dell’Expo: “Stiamo per sottoscrivere un contratto con Expo per una nostra partecipazione. Mancano solo dei dettagli di carattere tecnico”, dice. “Avremo uno spazio sia come Confagricoltura e Cia che come mondo della cooperazione. Ma tutti legati da un filo comune che si chiama Agrinsieme”. “Crediamo che sia importante e siamo preoccupati per quanto sta accadendo. L’esposizione mondiale è strategica e di grande importanza. L’agroalimentare è il motore di Expo 2015 ed è giusto che ci siamo tutti come protagonisti – conclude . e non come spettatori”.
In emilia romagna c'è il cuore della cooperazione, abbiamo rappresentanti come Tonello, Gardini, Vernocchi, Guidi, Dosi, ecc. ecc. ma pur avendoli tutti in Emilia romagna, più che andar d'accordo sono come i galli in un pollaio.
RispondiEliminaSe solo gli agricoltori fossero un pò imprenditori, questi non sono galli ma "capponi" ...quasi tutti!!!
RispondiEliminal'unico gallo era ...anzi è il Cav. Bruni, lui si che è un numero 1.
Ditemi cosa ha risolto la cooperazione a toglierlo, che ora è tutto allo sfascio, e sopratutto non c'è cooperazione tra le cooperative.
Tolti Il Cav. e Guidi il resto non se ne salva uno!
Caro anonimo , evidentemente , tutti quei signori importanti che hai citato e chiamati in causa li considero molto , molto intelligenti , con capacita , ed intelligenza finissima , purtroppo nn sono al servizio della COOPERAZIONE, degli AGRICOLTORI ( che fra l altro gli pagano lo stipendio ) ma sono in uno stato di delerio di onnipotenza e i fatti nn possono che dimostrare cio , quando leggono i bilanci agli associati sanno benissimo che in pochi hanno la capacita di capirli i piu ascoltiamo una infinita serie di numeri e se chiedi un chiarimento su un punto in particolare con un sorriso ti dicono che ti spiegheranno meglio a fine assemblea . Concludo x ora con un vecchio detto FACILE FARE I LUPI CON UN GREGGE DI PECORE ma attenzione che se le pecore le sbranate tutte come state facendo morirete prima o poi di fame !!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaio penso sempre che questi personaggi non sono dei geni, anzi ....ma sono forti perchè siamo deboli noi agricoltori, col G.T.A si poteva fare molto di più se gli agricoltori avessero avuto un minino di consggio.
RispondiEliminacoraggio
RispondiEliminaGardini e Tonello, ben "felici" di aver tolto il cav. dal mezzo perchè li oscurava, cosa stanno facendo ..... non mi sembra che le cose sia migliorate!!!
RispondiEliminaE' la politica della gialla di togliere di mezzo chi li puo offuscare: Vogliono solo comandare e non iinteressa loro come vanno a finire i produttori.
RispondiEliminaBasta vedere cosa hanno fatto alla Cepal di Lugo, con l'avvallo di un presidente inutile e un consiglio di pecoroni capitanati dal vicepresidente giallo.
....qual miglior esempio di CEPAL, sul nostro territorio,per capire quanto importa dei produttori alle associazioni e,soprattutto, alla "gialla".......
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