Ma cosa ce ne facciamo dell'associazionismo in Agricoltura, se perdono
la battaglia dell'IMU senza combattere??
Se la Coldiretti pensa al tesoretto della
Federconsorzi:
Alfonso Pascale
Il PD
Sposetti, ex tesoriere dei Ds, è venuto in soccorso della Coldiretti
presentando in Commissione Bilancio del Senato un emendamento al disegno
di legge di Stabilità. Egli propone di riconoscere alla Federconsorzi
(fallita nel 1992) i crediti spettanti ai consorzi agrari per gli
ammassi svolti per conto dello Stato al fine di sottrarli alle pretese
di terzi.Il senatore ha così giustificato la sua iniziativa: “Non si tratta di resuscitare la Federconsorzi, ma ci sono delle cose che nella vita vanno chiuse”. Ma non erano già chiuse da tempo? I consorzi agrari non dovevano diventare cooperative normali?
Si tratta di 400-500 milioni di euro che i contribuenti dovrebbero versare alla Coldiretti mentre potrebbero più utilmente essere impiegati a vantaggio degli agricoltori.
Se la cooperazione pensa come portarsi a casa
i contributi PAC per le assicurazioni:
G
Da parte del presidente di Fedagri arriva anche un richiamo forte al mondo sindacale e di governo, ricordando che "sono la cooperazione e i suoi produttori ad avere in mano i grandi marchi dell’agroalimentare" e auspicando che "i finanziamenti importanti per il settore agroalimentare devono essere attivati direttamente dal ministero delle Politiche agricole piuttosto che dal ministero dell'Industria". Tra le risorse che potrebbero essere canalizzate in modo più opportuno, quelle finalizzate alla costituzione di fondi mutualistici e quelle relative ai Programmi di sviluppo rurale nell'ambito della futura PAC.
Da parte del presidente di Fedagri arriva anche un richiamo forte al mondo sindacale e di governo, ricordando che "sono la cooperazione e i suoi produttori ad avere in mano i grandi marchi dell’agroalimentare" e auspicando che "i finanziamenti importanti per il settore agroalimentare devono essere attivati direttamente dal ministero delle Politiche agricole piuttosto che dal ministero dell'Industria". Tra le risorse che potrebbero essere canalizzate in modo più opportuno, quelle finalizzate alla costituzione di fondi mutualistici e quelle relative ai Programmi di sviluppo rurale nell'ambito della futura PAC.
Quindi
Se la Coldiretti pensa al tesoretto della
Federconsorzi e
la cooperazione pensa come portarsi a casa
i contributi PAC per le assicurazioni e PSR
quindi lottano per la loro soppravvivenza
L'AGRICOLTORE "MUORE" ORFANO
e con l'IMU da pagare!!
Manovra, pronto decreto azzera-Imu. Resta imposta su beni agricoli
La seconda rata dell’Imu sulle prime case, quella che scade il 16
dicembre, non si pagherà. Il governo ha messo a punto il decreto legge
per cancellare definitivamente il balzello. Il provvedimento sarà messo
all’ordine del giorno del consiglio dei ministri di questa settimana e
che potrebbe tenersi già domani o mercoledì. Il provvedimento del
governo dovrebbe stanziare circa 2 miliardi di euro. Una somma
sufficiente ad azzerare il pagamento della rata dell’Imu su tutte le
abitazioni principali escluse quelle di lusso. Resteranno fuori invece, i
terreni agricoli ed i fabbricati rurali che dunque dovranno versare il
balzello di dicembre.
Cancellare l’Imu anche per queste categorie, sarebbe costato al governo altri 400 milioni di euro circa. Soldi difficili da trovare a poche settimane dalla fine dell’anno. Il governo dovrebbe trasferire questi due miliardi ai Comuni in tempo per la predisposizione dei bilanci (la scadenza è il 30 novembre). Ma per i sindaci si profila una brutta notizia. I Municipi che hanno già aumentato l’aliquota dell’Imu (come per esempio Milano e Napoli che l’hanno portata al massimo) si vedranno retrocedere un gettito ad aliquota standard. Anche in questo caso la scelta del governo serve a far risparmiare alle casse pubbliche circa 500 milioni di euro.
LE COPERTURE
Per finanziare i 2 miliardi di euro necessari all’abolizione della seconda rata, il governo aumenterà gli acconti fiscali per le banche e le assicurazioni, che dovrebbero salire fino al 116%.
In cambio dello sforzo fiscale, tuttavia, nel decreto sarà inserita una norma che permetterà agli istituti di credito di contabilizzare già nei bilanci del 2013 gli effetti della rivalutazione delle quote della Banca d’Italia. A fronte della rivalutazione, le banche pagheranno un’imposta del 16%. Considerando che il valore delle quote, secondo il parere tecnico dei saggi di Bankitalia, oscilla tra 5 e 7,5 miliardi, l’incasso per lo Stato dovrebbe al massimo superare di poco il miliardo.
Nel decreto dovrebbe essere anche inserito un tetto alla partecipazione azionaria nel capitale della banca centrale. Non solo. Secondo fonti vicine al dossier gli istituti di credito sarebbero anche avvantaggiati dalla normativa sul rientro dei capitali dall’estero, quelli che dovrebbero emergere grazie alle norme a cui sta lavorando il Tesoro per favorire il ritorno in patria soprattutto dei soldi nascosti nei forzieri delle banche svizzere. Tutta l’operazione, infatti, verrà gestita tramite gli istituti di credito italiani. Al dossier sta lavorando Vieri Ceriani, ex sottosegretario di Stato nel governo Monti e adesso nello staff del ministro Fabrizio Saccomanni che il 28 novembre incontrerà una delegazione elvetica.
Nel decreto legge, infine, potrebbe essere inserito il rifinanziamento per 330 milioni di euro della Cassa integrazione in deroga relativa al 2013, oltre alle norme necessarie a coprire il mancato gettito legato alla sanatoria delle slot machine usata per abolire la prima rata dell’Imu.
Cancellare l’Imu anche per queste categorie, sarebbe costato al governo altri 400 milioni di euro circa. Soldi difficili da trovare a poche settimane dalla fine dell’anno. Il governo dovrebbe trasferire questi due miliardi ai Comuni in tempo per la predisposizione dei bilanci (la scadenza è il 30 novembre). Ma per i sindaci si profila una brutta notizia. I Municipi che hanno già aumentato l’aliquota dell’Imu (come per esempio Milano e Napoli che l’hanno portata al massimo) si vedranno retrocedere un gettito ad aliquota standard. Anche in questo caso la scelta del governo serve a far risparmiare alle casse pubbliche circa 500 milioni di euro.
LE COPERTURE
Per finanziare i 2 miliardi di euro necessari all’abolizione della seconda rata, il governo aumenterà gli acconti fiscali per le banche e le assicurazioni, che dovrebbero salire fino al 116%.
In cambio dello sforzo fiscale, tuttavia, nel decreto sarà inserita una norma che permetterà agli istituti di credito di contabilizzare già nei bilanci del 2013 gli effetti della rivalutazione delle quote della Banca d’Italia. A fronte della rivalutazione, le banche pagheranno un’imposta del 16%. Considerando che il valore delle quote, secondo il parere tecnico dei saggi di Bankitalia, oscilla tra 5 e 7,5 miliardi, l’incasso per lo Stato dovrebbe al massimo superare di poco il miliardo.
Nel decreto dovrebbe essere anche inserito un tetto alla partecipazione azionaria nel capitale della banca centrale. Non solo. Secondo fonti vicine al dossier gli istituti di credito sarebbero anche avvantaggiati dalla normativa sul rientro dei capitali dall’estero, quelli che dovrebbero emergere grazie alle norme a cui sta lavorando il Tesoro per favorire il ritorno in patria soprattutto dei soldi nascosti nei forzieri delle banche svizzere. Tutta l’operazione, infatti, verrà gestita tramite gli istituti di credito italiani. Al dossier sta lavorando Vieri Ceriani, ex sottosegretario di Stato nel governo Monti e adesso nello staff del ministro Fabrizio Saccomanni che il 28 novembre incontrerà una delegazione elvetica.
Nel decreto legge, infine, potrebbe essere inserito il rifinanziamento per 330 milioni di euro della Cassa integrazione in deroga relativa al 2013, oltre alle norme necessarie a coprire il mancato gettito legato alla sanatoria delle slot machine usata per abolire la prima rata dell’Imu.
Certo che come vedo da quello che è scritto che il PD tiene di più ad accontentare la Coldiretti, che gli agricoltori, la dice lunga sulla politica italiana, ancora una volta il PD è contro alla vera agricoltura. Mi chiedo cosa ci faccia De Castro in quel partito!!
RispondiElimina....sentire il Pres.Guidi di Confangricoltura in una intervista dire che si sente "tradito",per poi non fare altro che alzare "bandiera bianca",significa che a nessuno interessa (o meglio ha il coraggio) di difendere l'agricoltura italiana e,soprattutto,i suoi agricoltori.......altro che "Agrinsieme" Gianfranco.....
RispondiEliminaIn riferimento al tesoretto della FEDERCONSORZI e in aggiunta scritto qui sotto:
RispondiEliminaUna bolletta stimata di 600 milioni
Ma quanto cara si preannuncia la bolletta? Secondo gli ultimi conti elaborati dalla Confagricoltura il gettito stimato dell'Imu per il 2012 era risultato pari a 528 milioni, di cui 406 milioni per i terreni e 121,5 milioni per i fabbricati strumentali. Ma in cassa erano stati effettivamente versati 694 milioni (630 per i terreni, 550 al netto delle manovre comunali, e 64,2 milioni per i fabbricati). C'era stato dunque un gettito aggiuntivo, rispetto alle stime del governo, di quasi 200 milioni. In base a un «patto» stipulato con l'esecutivo Monti l'extragettito doveva essere restituito. Ma il decreto non è mai arrivato. Da qui la priorità Imu posta dal mondo agricolo al nuovo governo Letta.
Capito perchè ci fanno pagare l'IMU nonostante dovesse essere ad invarianza di spesa per gli agricoltori e invece siamo a "credito virtuale "di ben 200 milioni ?
200mln nel 2012 e 200mln nel 2013 ed abbiam fatto il malloppo
E l'associazionismo agricolo non lotta, IMU in più saremmo a credito e poi arriverà la TASI !! ma il silenzio continua, come AGRINSIEME perchè non chiudere le cooperative lasciare a casa i dipendenti e gli agricoltori davanti ai cancelli, questo sarebbe un modo proficuo per farsi sentire dalla politica, noi del GTA l'abbiamo proposto tante volte, ma si sono sempre tappati le orecchie associazioni e cooperative!!
RispondiEliminaSe non tiriamo fuori i forconi i nostri sindacati non aprono bocca...la prima casa ce l'hanno quasi tutti la terra per camparci solo i peones..
RispondiElimina(ASCA) - Roma, 19 nov - ''Se venisse confermata la reintroduzione della seconda rata dell'Imu agricola sarebbe gravissimo, a maggior ragione dopo le solenne smentite del Ministro Nunzia De Girolamo che anche in Commissione Agricoltura assicuro' che non sarebbe stata piu' reintrodotta''. Lo dichiarano Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura della Camera, Massimo Fiorio, Vicepresidente della Commissione, e Michele Anzaldi, deputato del Pd. ''Non e' pensabile penalizzare in questo modo un settore, come quello agricolo, che a fatica e a prezzo di tantissimi sacrifici cerca di restare in piedi. Sarebbe davvero un colpo durissimo. L'agricoltura italiana cerca di competere, confrontandosi con la concorrenza internazionale, ma queste notizie non aiutano, cosi' come non aiuta una deregulation selvaggia e gli effetti congiunti di maltempo e dissesto idrogeologico. Ci aspettiamo che il Governo intanto restituisca al settore il sovra gettito preannunciato e smentisca al piu' presto questa ipotesi. Il Ministro De Girolamo tenga fede alla parola data'',
RispondiEliminaE INTANTO IL PD CONTINUA A FAR LO SCARICABARILE SULL'IMU, MA NON SONO AL GOVERNO, NON HANNO LA MAGGIORANZA ALLA CAMERA, TROPPO FACILE SCARICARE TUTTO SUL MINISTRO, SEMPRE RIMANENDO IL FATTO CHE L'ASSOCIAZIONISMO STA DORMENDO, IL PD CERCA DI DI SCARICARSI LE COLPE!!
RispondiElimina"Imu sui terreni agricoli, il governo non faccia marcia indietro"
Agricoltura - Lo chiede Coldiretti, per bocca del neopresidente Roberto Moncalvo: "Abbiamo bisogno di stabilità e riaprire la discussione su una decisione già assunta mette a rischio la credibilità delle istituzioni". Sulla stessa linea Confeuro: "Sarebbe l'ennesimo duro colpo"
agricoltura-campi-morguefile-kconnors.jpg Le organizzazioni contro il ritorno dell'Imu sui terreni agricoli
"Siamo certi che il Parlamento ed il Governo non faranno marcia indietro di fronte agli impegni assunti per l’abolizione definitiva dell’imposta Imu sui terreni e i fabbricati strumentali all’attività agricola, che rappresenta un volano determinante per l’affermazione del made in italy nel mondo".
E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “abbiamo bisogno di stabilità e riaprire la discussione su una decisione già assunta mette a rischio la credibilità delle istituzioni nei confronti delle imprese costrette ad affrontare un difficile momento di crisi sul mercato. Si tratta – conclude Moncalvo - di non mettere a rischio un intero sistema produttivo con una tassa profondamente ingiusta che andrebbe a colpire direttamente i fattori di produzione delle imprese agricole."
Rincara la dose Confeuro. "In un momento storico per il comparto agroalimentare particolarmente difficile, gravato recentemente anche dall'aumento dell'Iva – dichiara in una nota il presidente nazionale, Rocco Tiso – l'ulteriore vessazione del settore attraverso il pagamento della seconda rata dell'Imu sui terreni agricoli sarebbe l'ennesimo duro colpo, non solo per il suo valore economico, ma anche per l'incidenza che questo avrebbe su tutto il sistema paese.
Il nostro auspicio è che il governo dia seguito agli impegni presi con il mondo agricolo e scongiuri questo rischio. E magari – conclude Tiso – che cominci a lavorare finalmente ad un piano nazionale per il rilancio dell'agricoltura nostrana".
MA SE ANCHE LA COLDIRETTI è SULLO STESSO PIANO DELLE ALTRE ASSOCIAZIONI E PER GIUNTA ANCHE CONFEURO (SINDACATO DEI LAVORATORI) COSA CI VUOLE PER METTERSI D'ACCORDO E CHIUDERE LE COOPERATIVE 2 GIORNI E LASCIARE A CASA I DIPENDENTI COSì FERMIAMO L'INDOTTO???
Rimanendo il fatto che la politica è tutta colpevole se rimane l'IMU in agricoltura, il PD non deve fare il "furbetto" scaricandosi le colpe, hanno la maggioranza alla camera e la possibilità di sfiduciare il governo al Senato, quindi..... che agiscano invece di blaterare!!
RispondiEliminaIl PD se continua di questo passo continuerà a perdere dei voti da parte degli agricoltori,anche se candida Renzi.....
Elimina...ho letto che a Politi e Guidi non interessa il "tesoretto" della federconsorzi,bene,...anzi Guidi ha detto chiaramente che l'intesa sulla questione non si raggiungerà mai,.....anzi tutti e due i presidenti hanno affermato di usare quelle risorse per "evitare" l'imu per il settore agricolo...molto bene,prendiamoli in parola,staremo a vedere......comunque il PD Sposetti si dovrebbe solo vergognare della sua iniziativa,.....ma si sa questi hanno la faccia come il c.......davvero,ma come fa De Castro a stare con questa gente....
RispondiEliminaSe stanziano i soldi per "il tesoretto federconsorzi" e ci fanno pagare l'IMU ci vuole la rivoluzione "contadina" preparate trattori, forconi, badili, ecc. ecc. e rivoluzione dee essere!!!!
RispondiEliminaFINANZIARIA, LA RIESUMAZIONE DELLA FEDERCONSORZI COSTA AGLI ITALIANI 400 MILIONI DI EURO.
RispondiEliminaAppello delle organizzazioni agricole e cooperative riunite in Agrinsieme al governo, al Ministro delle politiche agricole De Girolamo e a tutte le forze parlamentari affinché non vengano trasferite in poche mani risorse che potrebbero dare linfa vitale all’intero comparto agroalimentare
Roma, 21 novembre 2013 – “Si sta provando a riesumare il cadavere di Federconsorzi, quando l’unica cosa da fare sarebbe mettere una pietra tombale sulla vicenda”. A chiederlo sono le cinque organizzazioni agricole riunite in Agrinsieme, all’indomani di alcune indiscrezioni trapelate secondo le quali si starebbe lavorando ad un emendamento governativo alla legge di Stabilità finalizzato a recuperare i crediti di Federconsorzi.
“Troviamo scandaloso – commenta Agrinsieme – l’ennesimo tentativo, questa volta per mano governativa, di ridar vita a Federconsorzi, uno dei più grandi scandali finanziari del Paese, costretto a chiudere i battenti nel 1991 dopo un crack da 6.000 miliardi di lire che oggi varrebbero quasi 4 miliardi di euro. Piuttosto che trasferire questi vecchi crediti dell’agricoltura all’erede di un soggetto dalla storia alquanto torbida, ci chiediamo se non sia invece più ragionevole in un momento di congiuntura economica difficile, ‘liberare’ queste risorse, che ammonterebbero a circa 400 milioni di euro per dare subito respiro alle aziende agricole, sospendendo ad esempio la seconda rata dell’Imu sui terreni agricoli, o finanziando misure di sostegno al credito o di riduzione del costo della manodopera”.
Agrinsieme ricorda ancora che c’è stato già un primo tentativo nei giorni scorsi attraverso un emendamento, poi respinto, presentato dal senatore PD Sposetti, ex tesoriere del PCI e componente, a suo tempo della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla Federconsorzi. “Facciamo ora appello al governo, al Ministro delle politiche agricole De Girolamo e a tutte le forze parlamentari affinché risorse finanziarie così importanti, che potrebbero dare linfa vitale all’intero comparto agroalimentare, non vengano di colpo trasferite in poche mani”.
***
VA BENE QUESTO COMUNICATO DI AGRINSIEME, COME GIà AVEVANO FATTO GUIDI E POLITI I GIORNI SCORSI, MA SE NON BASTA BISOGNA ALZARE LA VOCE, FERMARE L'INDOTTO CHIUDERE LE STRUTTURE (AD OLTRANZA) LASCIANDO A CASA GLI OPERAI E FAR CAPIRE QUANTO è IMPORTANTE L'AGRICOLTURA PER CENTINAIA DI MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO!
aLTRIMENTI CI PENSERANNO GLI AGRICOLTORI A FARLO!!
L'imu interessa tutti gli agricoltori, è un problema di tutti, perchè non proviamo a fare una grande manifestazione di agricoltori con o senza le professionali!
RispondiEliminasulle quote latte allevatori ingannati da associazioni e politica, con l'imu sta succedendo uguale, dobbiamo fare la rivoluzione è ora che ci svegliamo!!!
RispondiEliminaAgricoltura, Fima: gli stranieri ci invadono e i sindacati pensano ai tesoretti
RispondiEliminaMentre gli invasori stranieri, con l’ aiuto delle loro banche, vanno all’ assalto delle aziende agricole italiane, le nostre organizzazioni sindacali si preoccupano di come spartire il bottino che rimane della bancarotta dell’ agricoltura italiana. Così Saverio De Bonis, coordinatore della Fima, federazione italiana movimenti agricoli.
I dati riferiscono che nel settore agricolo durante gli anni della crisi c’è stato un aumento dell’11% delle aziende agricole passate in mani estere, i terreni agricoli della penisola sono praticamente diventati la “banca della terra” svizzera che con il 16% del totale delle proprietà agricole è la nazionalità più rappresentata tra gli imprenditori agricoli stranieri presenti in Italia. A seguire ci sono i tedeschi (15%), i francesi (8%), i rumeni (5%), i britannici (4%) e i belgi (3%).
“Oggi – aggiunge – oltre 17 mila imprenditori agricoli stranieri operano in Italia, in prevalenza nel centro-sud. La maggioranza delle aziende agricole acquisite dagli stranieri, si trova infatti in Toscana, in Sicilia, nel Lazio, in Campania, in Puglia e Basilicata. Aree del Paese, dove, caso strano, sono maggiormente concentrate le vendite all’ asta, alle quali non sono mai state applicate le norme antiriciclaggio”.
“E’ evidente – fa notare – che le storture del credito e l’ assenza di norme antiriciclaggio, in una Europa incompiuta, hanno facilitato questa operazione non proprio leale sul piano della concorrenza. Se si reca in banca, anche in una banca straniera, un imprenditore italiano del centro-sud, che è pur sempre un imprenditore europeo, non gli danno un centesimo neppure con le garanzie patrimoniali o pubbliche, invece, se l’ imprenditore europeo non è italiano, ottiene i finanziamenti con facilità”.
“E’ un po’ strano – spiega De Bonis – che la nostra agricoltura sia l’unico settore in grado di attirare più stranieri. Cosa si nasconde dietro questa controtendenza rispetto all’andamento generale che vede le imprese fuggire dall’ Italia? Secondo le classifiche europee siamo il paese dove è più difficile creare business insieme alla Grecia e uno dei più ostici al mondo”.
Sorprende che gli investimenti esteri in Italia, a fronte dei noti rischi-paese ed una stagnazione della domanda interna, si dirigano proprio verso le aziende agricole italiane, nonostante le previsioni poco rosee della stessa Commissione Ue sui redditi agricoli futuri. Un investimento è una scommessa a lungo termine su un sistema Paese, e questa scommessa la può fare chi ha capitali (il)leciti a disposizione ed ha competenze per valutare delle alternative. Le condizioni di reddito (pessime) dell’ agricoltura non sono mutate, sono identiche, quel che cambia è evidentemente la prospettiva di un territorio che fa gola…anche a capitali di dubbia provenienza!
2° parte
RispondiElimina“Un indagine parlamentare – aggiunge – nazionale ed europea, dovrebbe approfondire se si tratta di investimenti autentici e come mai le banche italiane hanno chiuso i rubinetti (credit-crunch) nel centro-sud, proprio dove c’è più invasione di stranieri, mentre quelle europee hanno utilizzato la leva del credito per conquistare il Belpaese, nonostante i redditi in agricoltura siano negativi. Ed ancora – evidenzia il coordinatore – sono tutti capitali leciti quelli che affluiscono in agricoltura sotto forma di operatori stranieri o siamo di fronte a delle operazioni finalizzate a mascherare altre operazioni? Siamo proprio sicuri che tutti quegli imprenditori non siano dei prestanome?”
Mentre si assiste a questo triste primato che mette fuori gioco i nostri agricoltori, le organizzazioni sindacali domestiche, che non hanno speso una parola su un credito discriminante, si preoccupano di mettere le mani avanti a quel che rimane dei tesoretti dell’ agricoltura italiana. “In questo momento, infatti, – riferisce il rappresentante della Fima – loro sono distratti dalla bancarotta fraudolenta di Federconsorzi. Il disastro finanziario di un colosso dell’ agrocommerciale italiano e il maggiore scandalo fallimentare della storia italiana, dovuto all’inconsulta moltiplicazione di spese correnti, consulenze e munifiche regalie, che ha sottratto all’ agricoltura italiana magazzini, silos, officine e aziende del valore di oltre seimila miliardi di vecchie lire”.
“Oggi, nonostante la Federconsorzi sia stata sciolta, di quel tesoretto sono rimasti circa 400 milioni di euro e un parlamentare del Pd, Sposetti, – aggiunge – ha presentato un emendamento in commissione Bilancio del Senato volto a recuperare queste risorse per dirottarle verso altri soggetti non meglio definiti, che non sono di certo i consorzi agrari”.
“La reazione dei sindacati non si è fatta attendere – fa notare De Bonis – loro vorrebbero un “riferimento condiviso sull’ utilizzazione di queste risorse”: no a progetti di parte, si a progetti comuni”.
Sembra di essere nel gioco degli Anutrof, dove questi personaggi sono Cacciatori incalliti di tesori! La prima cosa che fa un Anutrof quando incontra un altro avventuriero è squadrarlo.
“Sorge un dubbio sull’ emendamento – conclude – non è che siamo di fronte all’ ennesima marchetta a favore di cacciatori di tesori? Con buona pace dell’ agricoltura italiana!”
Federconsorzi: Fima, giù le mani dal tesoretto. Più ossigeno all’ agricoltura
RispondiElimina“Al Governo servono 347 milioni per abolire l’ Imu sui terreni agricoli e capannoni, servono risorse per finanziare misure di sostegno al credito per migliaia di aziende non più in bonis, servono risorse per ridurre le accise e l’ Iva in agricoltura, serve ridare reddito alle aziende agricole, ma le risorse non si trovano perché la coperta è troppo corta. Anzi, sull’ agricoltura rischia di abbattersi una scure del governo”. Lo ha dichiarato Saverio De Bonis, coordinatore Fima, federazione italiana movimenti agricoli.
“A fronte di queste emergenze - aggiunge - il ministro Saccomanni ha affermato che, per non alzare le tasse, servirebbero 2,4 miliardi di euro. E allora che cosa dobbiamo aspettare per vendere il patrimonio confiscato alla mafia, il cui valore si aggira intorno a 80 miliardi? Perché la De Girolamo non suggerisce di utilizzare i 2 miliardi in titoli di Stato confiscati alla mafia per aiutare le aziende agricole, al fine di evitare che i forconi blocchino il Paese?”
Invece, come se non bastasse, dobbiamo assistere al balletto degli emendamenti tra uomini della finanza, che fanno finta di occuparsi di agricoltura, abusando della pazienza degli agricoltori.
Dopo il ritiro dell’ emendamento del senatore del Pd Sposetti (ex tesoriere Pci e conoscitore della vicenda Federconsorzi), teso a recuperare i crediti di Federconsorzi, è arrivato in soccorso un emendamento governativo da parte del senatore del Pdl D’Alì (il banchiere processato per non aver aiutato la mafia). Diversa la forma dei due emendamenti, ma identica la sostanza: trasferire di colpo in poche mani un tesoretto di 400 milioni di euro!
“Gli agricoltori - conclude - dicono basta al singolare ping pong tra tesorieri e banchieri, a cui stiamo assistendo in questi giorni mentre il paese soffre, e si appellano al governo, al Ministro Saccomanni, al Ministro delle politiche agricole De Girolamo e a tutte le forze parlamentari affinché risorse finanziarie così importanti, comprese quelle confiscate alla mafia, siano utilizzate per dare ossigeno all’intero comparto agricolo, che ne ha disperato bisogno per agganciare la ripresa”.
Ufficio Stampa Fima
Ricordo che anche il G.T.A fa parte della F.I.M.A !!!
RispondiEliminaMa non sarebbe il caso che la Fima provasse a contattare più gruppi autonomi di agricoltori possibile e cercare di mettere una grande manifestazione di Agricoltori da nord a sud con o senza associazioni bloccando strade e autostrade??
RispondiEliminale istituzioni ci stanno "uccidendo" dobbiamo muoverci!!
Hanno già "ucciso" molti allevamenti e molte aziende agricole di vario genere, non possiamo morire in silenzio!!
Se il tesoretto federconsorzi dovesse finire in mano alla coldiretti o alle associazioni in genere ci vorrebbe la rivoluzione "armata"!!
RispondiEliminasarebbe una cosa inamissibile!
Scaldate i motori...non si sa mai!!!
RispondiEliminaLEGGE STABILITÀ: AGRINSIEME DENUNCIA L'ENNESIMO TENTATIVO DI FAR RIVIVERE FEDERCONSORZI
RispondiEliminaLe sigle riunite in Agrinsieme esprimono ancora una volta tutta la loro “contrarietà ed indignazione che si accompagna allo stupore di fronte al silenzio del Ministro dell’Agricoltura”
Roma, 24 novembre 2013- "Contro il parere della maggioranza dell’agricoltura italiana, nonostante vi sia stato un dibattito sostenuto circa la gravità di un tale provvedimento e contro ogni logica economica, in una nazione in sofferenza in molti settori produttivi e in un contesto di difficoltà per tutta la popolazione italiana, c’è ancora una parte della politica italiana che pensa di far rivivere la Federconsorzi regalandogli 400 milioni di euro”.
Questo il commento di Agrinsieme (Cia, Confagricoltura e Alleanza Cooperative Agroalimentari) in merito alla presentazione poco fa di un sub emendamento che porta la firma di Marinello, senatore del Nuovo Centro Destra.
“Esprimiamo ancora una volta tutta la nostra contrarietà ed indignazione - conclude la nota - che si accompagna allo stupore di fronte al silenzio del Ministro dell’Agricoltura”.
COMUNICATI, COMUNICATI QUI CI VUOLE LA RIVOLUZIONE, è INAMISSIBILE DIANO QUEI SOLDI PER LA FEDERCONSORZI A CERTE ASSOCIAZIONI.
DOVREMMO BLOCCARE STRADE E AUTOSTRADE!!
Più che bloccare strade , potremmo bloccare le strutture commerciali chiudere l'indotto, far capire che non si possono "regalare" 400 milioni a certe associazioni e nemmeno si può far pagare l'IMU!!
RispondiEliminaPrima Brunetta l'ha messa alla berlina su Twitter ricordando che l'Imu sui terreni agricoli non è stata abolita. Adesso però il ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo (nella foto) non ci sta a farsi mettere nel tritacarne e ieri ha minacciato le dimissioni di fronte a Enrico Letta e Fabrizio Saccomanni, secondo quanto scrive Repubblica.
RispondiEliminaLa querelle appunto sull'Imu da pagare per i proprietari di terreni agricoli. De Girolamo, nel vertice che ha preceduto la riunione di governo, ha puntato i piedi minacciando di andarsene: "Io - ha alzato la voce con Letta - ci perdo la faccia. Se tu e Saccomanni non trovate le coperture per esentare dall'Imu anche i terreni agricoli che resto a fare al governo? È una promessa che abbiamo fatto e la dobbiamo mantenere". Ma la "promessa" ha un costo superiore ai 300 milioni di euro e Letta - sostenuto non solo da Saccomanni ma anche dai ministri Pd - non è convinto che si possa fare. Da qui il rinvio a martedì del decreto per approfondire la questione: E tuttavia il pressing del Nuovo centrodestra è stato molto forte. Dal premier sono andati anche Angelino Alfano e Maurizio Lupi per convincerlo a prestare ascolto a De Girolamo.
Fonte: Corriere ortofrutticolo
leggendo l'articolo dice che da fonte "repubblica.it" chi non vuole cancellare l'IMU è prevalentemente il PD!!
quindi se rimane IMU sappiamo chi "ringraziare" ( e non votare) prima di tutti!!
Sulla vicenda dell’emendamento alla legge di stabilità relativo ai crediti della Federconsorzi (più di 400 milioni di euro) non siamo solo davanti ad un colpo di mano, ma anche in presenza di offese gratuite verso gran parte del mondo agricolo etichettato come una minoranza non qualificata a parlare. Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane -riunite in Agrinsieme rappresentano il 52 per cento dell'intera produzione agricola nazionale e 1.200.000 associati- non possono assolutamente accettare questa presa di posizione, di cui, però, prendono atto e che verrà resa nota agli agricoltori del nostro Paese”. Ad affermarlo è il coordinatore di Agrinsieme Giuseppe Politi, fortemente risentito per le affermazioni rilasciate alla stampa dal sen. Giuseppe Marinello, che ha presentato un sub-emendamento.
RispondiElimina“Non è tollerabile che -aggiunge Politi- la vicenda Federconsorzi venga liquidata con una battuta, oltretutto di cattivo gusto. Il sen. Marinello se ne assumerà personalmente la responsabilità. Non può dire che l’emendamento è giusto perché piace alla Coldiretti in quanto -riporto le sue testuali parole- ‘rappresenta la parte più qualificata dell’agricoltura italiana’. Sono dichiarazioni inaccettabili nei confronti di tutto il mondo della rappresentanza agricola. Siamo ormai all’assurdo. Per far passare una misura incredibile e grave, che va contro ogni logica economica, si usa qualsiasi metodo. Agrinsieme conferma tutta la sua indignazione”.
“In un momento molto difficile per il Paese, per il sistema economico nazionale e per l’agricoltura, è inammissibile -sottolinea il coordinatore di Agrinsieme- che si resusciti lo spettro della Federconsorzi, uno degli scandali più grandi della storia repubblicana, e, per di più, con l’erogazione di un regalo da 400 milioni di euro. Questo probabilmente il sen. Marinello deve spiegarlo ai tanti cittadini che non riescono a giungere a fine mese e soprattutto agli agricoltori che stanno operando tra mille ostacoli, con la questione Imu tutt’altro che risolta e che dei soldi della Federconsorzi non vedranno nemmeno un centesimo".
"Altro che parte qualificata dell’agricoltura italiana -conclude Politi-. Qui si sta perpetrando un vero ‘scippo’ contro il quale ci batteremo con tutta la nostra forza e con l’appoggio dei produttori agricoli”.
AGRINSIEME...ORA FUORI LE PALLE!!!
E INTANTO ANCHE IL PDL (PORZA ITALIA+ NUOVO CENTRO DESTRA) NON è DA VOTARE, VISTO CHE RITIENE LA COLDIRETTI L'UNICA RAPPRESENTANZA AGRICOLA!!
Pare che l'emendamento venga cassato,....sarà meglio!!!
RispondiElimina...se vuole essere credibile Agrinsieme(nel frattempo vanno bene le "esternazioni" di Politi e Poletti ),nel caso passi "l'abbuono" dell'affair Federconsorzi e il pagamento dell'IMU all'agricoltura, deve organizzare la più grande manifestazione agricola di protesta che la storia ricordi.....
RispondiEliminaA QUANTO PARE HANNO ABOLITO LA RATA DI DICEMBRE SU TERRENI E FABBRICATI AGRICOLI, ORA BISOGNA LOTTARE PER IL 2014.
RispondiEliminaDA QUESTO ESTRAPOLATO QUI SOTTO, LA PROVA CHE FINO ALL'ULTIMO IL CENTRO-SINISTRA VOLEVA FARCI PAGARE L'IMU, RICORDATELO PER QUANDO CI SARà LA CAMPAGNA ELETTORALE, GLI VA RINFACCIATO!!
Tratto da: WebMasterPoint.org
Il destino della seconda rata dell'IMU 2013 si conoscerà a breve. Si è infatti in attesa della riunione del Consiglio del ministri chiamato a varare l'apposito decreto. Sono due le questioni da sbrogliare. Da una parte la conferma della cancellazione anche di questa nuova tranche di pagamento per gli intestatari di prima casa. Dall'altra non è chiaro il destino di terreni agricoli e fabbricati rurali. Seconda la componente di centrodestra del governo, occorre abolire l'IMU anche per loro, ma per la parte di centrosinistra, una decisione di questo tipo comporterebbe la necessità di andare a trovare i fondi da qualche parte.
Se hanno tolto la rata di Dicembre quindi sappiamo che non è merito del centro-sinistra e nemmeno della Coldiretti!!
RispondiEliminaATTENTI ALL'INGANNO!!!
RispondiEliminala seconda rata imu sugli immobili strumentali rurali non verra' pagata, mentre per i terreni agricoli si e' deciso l'azzeramento del coefficiente di rivalutazione per gli imprenditori agricoli professionali, ha detto il ministro dell'economia fabrizio saccomanni.
1) C'è CHI DICE FABBRICATI STRUMENTALI, E CHI FABBRICATI RURALI E NON è LA STESSA COSA.
2) BISOGNA CAPIRE IL SIGNIFICATO DI : azzeramento del coefficiente di rivalutazione per gli imprenditori agricoli professionali
LA MENTE "GENIALE" DELLA COLDIRETTI HA COLPITO ANCORA, NEGLI ULTIMI ANNI HA ASSOCIATO PARECCHI AGRICOLTORI PART-TIME E VIP ( PERCHè HANNO SOLDI) E ORA GLI FA PAGARE L'IMU COSì GLI FA LA PRATICA E INCASSA.
RispondiEliminaPOI SI VANTA NEI COMUNICATI STAMPA DI AVER VINTO LA BATTAGLIA PERCHè CHE SOLO GLI IAP NON PAGANO COSì SI VA A RISALTARE IL RUOLO DELL'AGRICOLTORE CHE LORO CHIAMANO ATTIVO, SENZA PERò RICORDARE CHE, CHI HA TERRENI IN AFFITTO SI VEDRà CRESCERE GLI AFFITTI. E POI RITENGO CHE CHI FA AGRICOLTORE DI SECONDO LAVORO E QUINDI HA TERRENO ED INVESTE DEBBA ESSERE CONSIDERATO AGRICOLTORE ATTIVO, MENTRE QUESTI LO PRENDONO IN QUEL POSTO !!!
INFINE PENSO CHE AGRINSIEME, GLI AGRICOLTORI E L'AGRICOLTURA VERA IN PARTE ABBIAMO PERSO QUESTA BATTAGLIA, SONO CONVINTO CHE BISOGNAVA ALZARE LA VOCE, ALZARE IL TONO DELLA PROTESTA.
COLPA ANCHE DI UNA PESSIMA CLASSE POLITICA (PD IN QUESTO CASO) TUTTA COLPEVOLE CHE NON CONOSCE LE REALTà DELL'ITALIA E DANNO SEMPRE RAGIONE O QUASI ALLA MENTE "DIABOLICA" DI COLDIRETTI E COSì CONTINUA LO SFACELO DELL'AGRICOLTURA ITALIANA!!
E' TUTTO CALCOLATO SONO 2 ANNI CHE SI FANNO SOLO CONVEGNI SULLA PAC, VI SPIEGO IL PERCHè !!
RispondiElimina1/6 SE NE VA IN BUROCRAZIA TRA P.A E PRATICHE IN ASSOCIAZIONI SINDACALI
2/6 SE NE VA NELLE ASSICURAZIONI E QUINDI ALLE COMPAGNIE ASSICURATRICI E FORSE UNA PARTE NELLE COOP.VE O ASSOCIAZIONI CHE VOGLIONO GESTIRE QUESTA PARTE DEI SOLDI
2/6 COI PSR CHE PER FARLI TI INDEBITI CON LE BANCHE
1/6 TI DANNO UN TANTO A ETTARO CHE SE NE VA PER PAGARE L'IMU
TUTTO CALCOLATO!!
CAMBIATE LE PARTI SE VOLETE, MA IL CONCETTO è QUESTO!!!
IL "SISTEMA" LAVORA E SI MANTIENE !!!
COSA RESTA ALL'AGRICOLTORE OLTRE CHE FARE DA TRAMITE ????
NUOVI DEBITI E NIENTE DI PIù!!