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Saremmo curiosi di sapere chi non è d'accordo con le dichiarazioni rilasciate nelle interviste!
http://www.ravennawebtv.it/w/agricoltori-in-protesta-al-porto-di-ravenna-contro-gli-ogm-importati-dallestero/
Venerdì 21
Porto di Ravenna
Perchè se non possiamo piantare OGM li importiamo per cibo e mangimi???
Perchè nell'UE non ci sono le stesse regole per tutti sull'uso dei fitofarmaci??
Politica e certe associazioni dove sono??
Da
anni l’agricoltura italiana sta subendo attacchi dai mercati esteri, in
special modo su prodotti quali mais, soia, frumento che hanno e stanno
massacrando i coltivatori del settore. Al di là di quanto succede per
altre materie, va spiegato che è fondamentale la disparità di
trattamento che gli agricoltori italiani subiscono da decenni e per
questo vogliamo portare a conoscenza il cittadino, che per noi non è un semplice “consumatore”.
In Italia non si può produrre OGM, ma lo importiamo e quindi lo mangiamo, e paghiamo multe salate imposte dall’Unione Europea perché ne ha sancito la libertà di coltivazione. Tutti i giorni giungono sul suolo nazionale quantità enormi di OGM facendo concorrenza sleale alle nostre produzioni OGM Free. Un esempio: il 90% della farine di soia d’importazione sono OGM.
Vogliamo rendere noto alla popolazione ciò che sta avvenendo, smascherare le volontarie truffe ai danni di chi deve avere il diritto di decidere di cosa nutrirsi. Infatti la legge sull’etichettatura degli alimenti viene quotidianamente aggirata: sul prodotto finito non viene riportata la presenza o meno di OGM durante le fasi dell’alimentazione dell’animale.
Inoltre auspichiamo la parità di utilizzo dei fitofarmaci in tutta Europa, in quanto molti prodotti vietati in Italia sono di libero impiego in altri stati europei, questo penalizza il nostro lavoro e non ci rende competitivi con i nostri colleghi europei.
Per questi ed altri motivi viene indetta una manifestazione a carattere nazionale VENERDI 21 FEBBRAIO a Ravenna, il maggiore dei porti commerciali d’Italia per quanto concerne il transito di cereali.
Azione Rurale Veneto
In Italia non si può produrre OGM, ma lo importiamo e quindi lo mangiamo, e paghiamo multe salate imposte dall’Unione Europea perché ne ha sancito la libertà di coltivazione. Tutti i giorni giungono sul suolo nazionale quantità enormi di OGM facendo concorrenza sleale alle nostre produzioni OGM Free. Un esempio: il 90% della farine di soia d’importazione sono OGM.
Vogliamo rendere noto alla popolazione ciò che sta avvenendo, smascherare le volontarie truffe ai danni di chi deve avere il diritto di decidere di cosa nutrirsi. Infatti la legge sull’etichettatura degli alimenti viene quotidianamente aggirata: sul prodotto finito non viene riportata la presenza o meno di OGM durante le fasi dell’alimentazione dell’animale.
Inoltre auspichiamo la parità di utilizzo dei fitofarmaci in tutta Europa, in quanto molti prodotti vietati in Italia sono di libero impiego in altri stati europei, questo penalizza il nostro lavoro e non ci rende competitivi con i nostri colleghi europei.
Per questi ed altri motivi viene indetta una manifestazione a carattere nazionale VENERDI 21 FEBBRAIO a Ravenna, il maggiore dei porti commerciali d’Italia per quanto concerne il transito di cereali.
Azione Rurale Veneto
Il GTA a sostegno di Azione Rurale Veneto per il presidio che si terrà al porto di Ravenna il giorno 21 Febbraio.
Il GTA sostiene la manifestazione di protesta degli agricoltori veneti di Azione Rurale,che,con il loro presidio al porto di Ravenna,chiedono allo stato italiano ed alle istituzioni,di porre fine alla demagogia del "NO OGM" prodotto in Italia, ma "SI all'OGM" importato in Italia.
Il nostro paese sta sopportando uno stato di crisi economica e di paralisi politica e istituzionale senza precedenti negli ultimi anni.
Chiediamo a chi si farà carico di amministrare le sorti travagliate di questo paese,di porre fine all'ipocrisia di limitare con ogni sorta di lacci e lacciuoli burocratici e ideologici le nostre produzioni agricole,per poi importare di tutto senza limiti e, soprattutto senza regole,da tutte le parti del mondo.
I produttori agricoli italiani sono penalizzati,oltre che dalla crisi economica generale,dalla farraginosa ed asfissiante burocrazia,dalle restrittive normative e regole sull'uso dei prodotti fitosanitari,norme e regole che valgono per le nostre produzioni agroalimentari,ma non per gli stessi prodotti provenienti dai nostri concorrenti europei,ma che poi vengono venduti e consumati regolarmente nei mercati e dai consumatori italiani.
Per questo non siamo competitivi,non solo con i paesi emergenti, ma anche e soprattutto nei confronti dei partners europei ( Francia,Spagna,Belgio,Olanda,Grecia,Portogallo,ecc.).
Come dimostra la manifestazione al porto di Ravenna ,gli agricoltori non sono più disposti a farsi prendere in giro,nè dai politici,nè da pseudo-organizzazioni di categoria dedite alle statistiche ed a manifestazioni folcloristiche, e chiedono alla politica di agire immediatamente sulle leve della sburocratizzazione,della semplificazione normativa e della reciprocità delle norme e delle regole produttive in materia fitosanitaria,fiscale e burocratica,almeno con i paesi aderenti alla comunità europea.
Il Consiglio Direttivo
G.T.A
Il GTA sostiene la manifestazione di protesta degli agricoltori veneti di Azione Rurale,che,con il loro presidio al porto di Ravenna,chiedono allo stato italiano ed alle istituzioni,di porre fine alla demagogia del "NO OGM" prodotto in Italia, ma "SI all'OGM" importato in Italia.
Il nostro paese sta sopportando uno stato di crisi economica e di paralisi politica e istituzionale senza precedenti negli ultimi anni.
Chiediamo a chi si farà carico di amministrare le sorti travagliate di questo paese,di porre fine all'ipocrisia di limitare con ogni sorta di lacci e lacciuoli burocratici e ideologici le nostre produzioni agricole,per poi importare di tutto senza limiti e, soprattutto senza regole,da tutte le parti del mondo.
I produttori agricoli italiani sono penalizzati,oltre che dalla crisi economica generale,dalla farraginosa ed asfissiante burocrazia,dalle restrittive normative e regole sull'uso dei prodotti fitosanitari,norme e regole che valgono per le nostre produzioni agroalimentari,ma non per gli stessi prodotti provenienti dai nostri concorrenti europei,ma che poi vengono venduti e consumati regolarmente nei mercati e dai consumatori italiani.
Per questo non siamo competitivi,non solo con i paesi emergenti, ma anche e soprattutto nei confronti dei partners europei ( Francia,Spagna,Belgio,Olanda,Grecia,Portogallo,ecc.).
Come dimostra la manifestazione al porto di Ravenna ,gli agricoltori non sono più disposti a farsi prendere in giro,nè dai politici,nè da pseudo-organizzazioni di categoria dedite alle statistiche ed a manifestazioni folcloristiche, e chiedono alla politica di agire immediatamente sulle leve della sburocratizzazione,della semplificazione normativa e della reciprocità delle norme e delle regole produttive in materia fitosanitaria,fiscale e burocratica,almeno con i paesi aderenti alla comunità europea.
Il Consiglio Direttivo
G.T.A