Una Cooperazione fantasma, o meglio...cooperatori fantasma???
All'indomani di assemblea APOFRUIT!!!
LETTERA APERTA AD APOFRUIT:
Gentili presidente, direttore e cda dovete sapere che il sottoscritto
era socio della Coprad di SanMatteo Decima (BO) poi diventata Solemilia
poi Coram poi apofruit e chi più ne ha ne metta (codice 8663)...
Nel
2009 chiesi aiuto alla vostra struttura non potendo fare un banale
prestito di conduzione per sopperire alla grandinata del 30 Giugno 2008
che mi distrusse 35-40 ettari di mais (non assicurato) e dovendo far
fronte ad una fidejussione che mio padre aveva firmato per mio fratello
Mauro nel 1999 (e lasciatami da pagare) oltre a completare un piano
d'investimenti regionale avviato nel 2008 proprio con voi presso appe.
Invece tante belle chiacchere ed io ho visto seccare in campo 30 ettari
di patate e cipolle (regolarmente seminate e dichiarate presso vostro
ufficio agricolo) nonostante il vostro bello statuo (per cui ho sporto
regolare denuncia per falso ideologico in atto pubblico presso la
procura e truffa visto che poi non vi ci attenete) recita pressapoco
così:" è consentita qualunque operazione di tipi immobiliare o mobiliare
per il conseguimento degli scopi sociali della cooperativa" che
sarebbero tra le altre cose "coltivazione, produzione, aggregazione,
sviluppo dei soci etc etc" mi avete anticipato di un paio di mesi il
saldo 2011 ma sapevate benissimo essere insufficiente (le cifre erano
altre) oltre a non poter godere delle vostre convenzioni con Progeo
poichè questa era creditore dell'azienda zootecnica di mio fratello (non
mia) ed a mie richieste ha sempre negato (anche di fronte a testimoni)
di esser disposta ad essermi fornitrice per "motivi famigliari"...
La vostra cooperazione sinistorta oltre al danno del 2009 mi ha messo
nelle condizioni di non poter seminare nel 2010 (danno da mancata
chance) il piano colturale usuale inoltre mi ha piantato in campo nel
2011 altre patate che avreste dovuto ritirare in quanto vostro socio con
un gravissimo danno economico oltre al dover acquistare bins e
noleggiare spazio frigo per salvare il raccolto che ad Agosto rischiava
di marcire in campo!!
Dopo innumerevoli contatti telefonici ad
Agosto 2011 per sentir sollevate le scuse più fantasiose possibili fino
al "non abbiamo vuoti" mentre ampio dossier fotografico prova il
contrario...
Successivamente abbiamo avuto appuntamento a Gennaio
2012 a cui lei presidente Zanotti non si è presentato mentre solo a
Maggio 2012 la reincontravo (cercandola ancora una volta io) per sapere
"come eravamo messi ed a che gioco avevamo giocato" avendo io
frigoconservato le patate 2011 e poi pure dovute buttare (venni a sapere
che qualcuno andava dicendo di non acquistarle).
Dopo aver parlato
con voi è cominciata una campagna denigratoria nei miei confronti,
ultima chicca la lettera raccomandata AR di inizio 2013 di lei,
presidente Zanotti Mirco, asserente che il sottoscritto avrebbe chiesto
di recedere da socio nel corso di un incontro tra me e lei (soli)
avvenuto a Maggio 2012 !
Unica cosa vera? Un saldo fattura da addebitarmi ma se, come vi dissi, non mi ritirate il prodotto come facciamo ?
Per tale motivo ho detto al presidente Zanotti Mirco nel corso
dell'assemblea Apofruit di ieri 5 Giugno 2013 che è un bugiardo , come
lo è la sua struttura quando da ben 3 anni non mi invia più nessuna
comunicazione scritta riguardo assemblee ed incontri !
PS:fui
pure invitato ad andarmene dal personale della cooperativa nel 2010 e
chiederne motivazione alla CIA associazione sindacale a cui non sono MAI
stato associato pur conoscendone alcuni soci.
QUESTA E' LA COOPERAZIONE SBAGLIATA E DANNOSA CHE IERI SERA HANNO DIFESO COME TRASPARENTE E DEMOCRATICA !!
Marco Felicani
Mentre i soci fanno accuse alla cooperazione per "scarse remunerazioni", la cooperazione si fa pubblicità sui giornali diffondendo dati"positivi" (per loro) di bilancio e dati un pò astratti sulle liquidazioni della frutta invernale.
Questo articolo qui sotto è l'esempio apofruit ma tutte o quasi hanno fatto questo articolo pubblicità!!
Vogliamo vedere quest'anno con tutto il prodotto che manca nelle varie specie cosa sono capaci di fare questi "eroi" di direttori!!!
Come riportato da FreshPlaza il 10/06/2013, dal 4 all'8 giugno si sono svolte le assemblee di area dei soci di Apofruit Italia per l'approvazione del bilancio 2012 e la presentazione del listino di liquidazione dei prodotti invernali.
Intervistato da FreshPlaza, Ilenio Bastoni (nella foto sopra), direttore commerciale del Gruppo, così commenta: "Il
conferimento dei prodotti è sceso del 18,3%, dalle 87.534 tonnellate del 2011 alle
71.541 del 2012, ma l'importo liquidato ai produttori è salito da
22,7 a 31,3 milioni di euro, in crescita del 38%, a dimostrazione di un andamento
positivo che ha interessato tutte le specie invernali. La liquidazione media al kg, inoltre, è aumentata del 68,8%."
"Per quanto riguarda la liquidazione della frutta invernale - spiega Bastoni - dopo un 2011
decisamente negativo, i risultati per i produttori appaiono buoni. Partiamo dal kiwi.
I nostri soci hanno conferito 32.941 tonnellate e la liquidazione media
della prima categoria (70g+) oscilla tra i 60 e 62 centesimi a seconda
delle aree produttive, mentre la media di tutti i kg entrati in
cooperativa raggiunge i 55 centesimi."
"Questo è il secondo anno
del Progetto Qualità, in base al quale Apofruit liquida il kiwi
prendendo a riferimento il tenore di sostanza secca. Tale criterio
consente di riconoscere al prodotto 16/18 un differenziale di prezzo di
circa il 10% in più rispetto al prodotto standard e un ulteriore benefit
del 15% per Hayward 18+. Anche il kiwi biologico - continua il
direttore commerciale - manifesta un andamento importante: la prima
categoria è stata liquidata in media a 72 centesimi, mentre la media di
tutti i kg è pari a 65 centesimi."
"Liquidazioni interessanti e competitive, dunque, che ci inducono a investire in nuovi soci per sviluppare ulteriormente la produzione.
La politica commerciale - che già vede un 66% dei volumi prodotti
indirizzato all'estero, in particolare mercati asiatici ed Emirati Arabi
- punta diretta all'oltremare, vista anche la scarsa ricettività del
mercato europeo, condizionato dalla forte presenza greca."
"Andamento molto positivo anche per le pere
- prosegue Ilenio Bastoni - in particolare per Abate Fetel, Kaiser e
Conference. La media della prima categoria di Abate (65+) è stata
liquidata a 83 centesimi, di Kaiser a 70 centesimi e di Conference a 60.
In biologico, Abate (60+) ha spuntato 118 centesimi, Kaiser (60+) 107 centesimi e Conference (60+) 90 centesimi."
Da
segnalare anche l'importante attività sui mercati generali con il
marchio Solarelli; la principale destinazione delle pere Apofruit - nel
2012 quasi 9.657 ton - è infatti il mercato interno (82%) mentre solo il
18% viene esportato, soprattutto in Germania e Middle East.
Passando alle mele invernali di qualità, Pink Lady conferma le consuete elevate prestazioni: 76 centesimi/kg per la media della prima categoria di Rosy Glow Co (70+) e 75 centesimi per Crips Pink Co (70+). A seguire 64 centesimi/kg per la prima categoria di Fuji Co e 44 per Modì Co. Anche per le mele, il biologico si dimostra remunerativo: 107 centesimi/kg per la prima categoria di Crips Pink Co, 82 centesimi per Fuji Co e 65 centesimi per Modì Co.
"Nel
2012 abbiamo prodotto 12.313 ton di mele che per il 66% abbiamo
destinato al mercato interno - illustra Bastoni - mentre il 34% è stato
esportato, perlopiù in nord Europa, Germania, Middle East e nord
Africa."
Ilenio Bastoni si sofferma anche su patate e cipolle, sottolineando un andamento positivo: "Le patate Primura di prima categoria hanno ottenuto 29 centesimi/kg, tutte le altre varietà 25 centesimi. Ottimo risultato per lo scalogno,
con 60 centesimi/kg, quindi la cipolla rossa cui sono stati
riconosciuti 20 centesimi al kg e 18 centesimi per la cipolla bianca,
sempre riferiti alla media della prima categoria."
"All'inizio di
un'importante campagna estiva, ci sono dunque tutte le premesse per
invertire la tendenza degli ultimi anni e ottenere finalmente qualche
soddisfazione in più anche con le drupacee", conclude il direttore
commerciale di Apofruit Italia.